Ricettario Domestico di I. Ghersi - A. Castoldi

Pagina (813/854)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      - 813 -
      Vio-VipPer mettere il vino in bottiglie bisogna scegliere una giornata fresca, serena, asciutta. Le bottiglie e i turaccioli richiedono attenzioni speciali. (Vedi Bottiglie n. 453 ; Turaccioli, n. 4013).
      •1200 — Saggio. Colore. Un mezzo semplice per riconoscere se il vino è colorato artificialmente è il seguente.
      In una piccola quantità di vino si mette un pezzetto di potassa. Se non si forma deposito e se il vino prende una tinta verdastra, è genuino ; ma se appare un deposito violetto furono usate more o acini di sambuco; se il deposito è rosso si usò la barbabietola ; se violetto-rosso, del legno di campeccio ; se az-zurro-chiaro, del tornasole.
      4210 — Si versano in una boccetta di vetro alcuni grammi del vino da esaminare, si aggiungono alcune gocce d'ammoniaca e si scuote. La mistura prenderà un colore verdastro. Vi si immerge un filo di lana bianca e quando sarà bene inzuppato si toglie, si tiene verticale e vi si lascia cader sopra una goccia d'aceto forte. Se il vino è genuino il filo, man mano che la goccia scende lungo di esso prenderà una tinta bianco-tnrehina ; se colorito colla fucsina prenderà invece una tinta rosa.
      4211 — luzuppata un po'di mollica di pane od un pezzo di spugna nel vino sospetto, la si inette quindi sopra un piatto di porcellana bianca nel quale vi siano alcune goccie d'acqua. Se il vino è legittimo tarderà alcuni minuti prima d'immedesimarsi con l'acqua, mentre invece la mescolanza si ha quasi istantaneamente se vi è colorazione artificiale. Inoltre il vino colorato tenuto per una diecina di giorni all'azione dei raggi solari "estivi, non tarderà a dare un forte precipitato. Questi saggi sono un po' empirici ma possono, se non altro, servire per mettere in guardia il consumatore (1).
      4212 — Per i colori di origine vegetale e animale si può operare cosi : si prende un pezzo di calce viva, si rompe e la superficie netta si raschia con una lama di coltello allo scopo di renderla liscia. Sopra questa superficie si versano allora, una sopra l'altra, da due a quattro gocce del vino sospetto ; dopo trascorsi due minuti circa si osserva la macchia prodotta sopra la superficie bianca :
      Colorazione paglierina sporca: filolacca.
      „ verdastra : malvone. „ „ campeggio.
      „ ardesia con sfumature rosa; Ugno del lirasile.
      „ azzurra : cocciniglia.
      (1) Consigliamo, per maggiori dettagli, il manuale di questa collezione di adulterazione del vino e dell'aceto del Prof. A. Aloi >h. 2,50;.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Ricettario Domestico
di I. Ghersi - A. Castoldi
Ulrico Hoepli
1906 pagine 854

   

Pagina (813/854)






Vedi Bottiglie Turaccioli Ugno Consigliamo Prof Aloi