Ricettario Domestico di I. Ghersi - A. Castoldi
- 821 -
Vio-VipVioletta.
4244 — Coltivazione. Dandole un appoggio e fissandovela con un po' di lana, si può dare alla viola mammola la forma che si vuole, trasformandola da pianta strisciante, in pianta rampicante.
Occorre levare i fiori appassiti per non esaurire la pianta con la produzione dei semi.
Vipera.
4245 — Caratteri distintivi. La vipera comune (coluber asjns) (fig. 59) è lunga non più di 60-70 cm. Ha testa quasi triangolare, ricoperta di scaglie, nelle quali due striscie nere si riuniscono per le estremità formando un V. Questo è il carattere principale che può servire a farla distinguere dalle comuni serpi innocue.
4246 — Morsicature. Il morso della vipera, come tutte le ferite avvelenate, esige delle cure immediate, giacché importa sopratntto di neutralizzare il veleno innanzi che sia penetrato nel torrente circolatorio.
Tre indicazioni si presentano quindi siu da principio: inter-"ompere la comunicazione tra la parte ferita e la circolazione generale — far sortire il veleno dalla ferita — distruggere il veleno sul posto.
La prima cosa da farsi quindi, allorché si è morsicati, è di in-.erporre una legatura fra il cuore e la ferita, 5-10 centimetri al lisopra di quest'ultima. Ci si può servire di una cravatta, di un 'azzoletto o di qualunque altro legaccio.
Le legatura deve essere così stretta da far rigonfiare le vene, !ome si pratica per il salasso. Questo mezzo però non è che tem-joraneo e non deve essere prolungato più di tre quarti d'ora od m'ora. Allorché la parte ferita, per esempio, la testa, il collo >d il tronco, non permette l'applicazione di una legatura, dovrà (sercitarsi con le due mani, una compressione intorno ad essa lino a che non si ricorra ad altri mezzi di trattamento.
Per adempiere alla seconda indicazione, dovrà favorirsi la fuoruscita del sangue e quindi del veleno, con un'incisione che alargherà i fori prodotti dai denti della vipera o con la compressone delle parti vicine.
Il succhiamento è altresì un mezzo eccellente per far sortire ina buona parte del veleno, sia che si eserciti con la bocca, sia
| |
|