Ricettario galante del principio del di Olindo Guerrini
IXmente ai giovani raffinati, i semplici costumi de' padri che andavano cinti di cuoio e d'osso. I moralisti e gli ascetici abbondano di simili riprensioni partendo dal coucetto del medio evo che la soverchia cura della persona offenda Iddio. Già le ruvide lane e la voluta sozzura di San Francesco avevano significato una reazione religiosa contro le delicatezze crescenti: ma l'arte de* cosmetici non si fermava e si avviava anzi a grandi passi verso l'esagerazione cui giunse tra il XV e il XVI secolo. I vecchi ricettari si rinnovavano e la cerussa e il solimato ritornavano a sciupare i volti delle donne.
I cosmetici ebbero allora Trattati. Chi lo vuole può confrontare questo col-1' Anùria di Carlo Alberti , dal Bellucci erroneamente attribuita al grande Leon Battista. Le ricette dell' Amiria sono meno complicate e non sono esposte con sistema officinale, vale a dire colla esposizione del metodo di prepararle. Hanno però tnttavia troppa somiglianza colle nostre perchè non siano additate come termine di confronto.
Venezia , dove maggiori erano le
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