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      Parte prima ' * nelle fornaci doue li lauora de Metalli/
      La Scamonea è il fugo che ftilla da una piata chiamata da Greci Scamonio.Di que ila li loda quella che è trafparente, rada, ec leggieri,di colore limile alla colla di Toro, fugofa,& minutaméce fpugnofa. Alcuni ui aggiungono che toccata con la lingua.di-uenti biaca,ma fecódo Diofc. non bifognai fidarli in quello fegno , perche fuol fare il medefìmo ancora la fai fata con il Tithymalo Ma quello altro fegno è piti ficuro, cioè,che al gufto non incenda la lingua, co me fuol fare il Tithymalo . Adulterafi col latte del Tithymalo, & có la farina deli'Q-robo, & fi cognofce à i fegni prederei.
      Lo Scordio,herba limile alla Querciuola ;(cioè Camedrio ò calamadrina ) hoggi co jiofciuta,fi debbe ufare per quello che chi» miamo Scordeon,& no gli Agli faluatichi» La feorza dell'Incelo, è la corteccia dell'albero che produce IT n cèfo ; eleggefi quel la che è grafia, odorata,frefca,lifcia, grolla, Si no cartilaginofa . Adulterafi có la corteo eia del Prno,ò có i gufei del fuo frutto.Co-gnofeefi ardendola al fuoco, perche lauera ardeà poco à poco,facendo un fumo molto odorato,ma la falfata no mantiene la fiamma^ cófumafi tutta in fumo , fenza odore.
      Il Serapino, chiamato da Greci Sagape « no , è un liquore d'una Ferula cofi detta. E-Jeggefi quello che è chiaro , di colore rof-figtio di fuori,& dentro bianco,di colore in sicjo infra l'Alfa, & il Galbano, acuto £ alHosledby G00gk


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Ricettario utilissimo et molto necessario
di
Vincenzo Valgrisi Venezia
1560 pagine 164

   

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