Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DALBERGIA — DALECAMPIA
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      quale rimase anche fedele ne' suoi rovesci ; fa perciò spogliato di tutte le sue dignità dagli alleati, che gli lasciarono soltanto la sede di Ratisbona, dove mori l'anno 1817.
      Come scrittore egli dev'essere annoverato fra gli nomini più illustri de' suoi tempi, e rimangono di lui varie opere, le quali fanno fede del suo sapere nella filosofia, nell'arte critica e nell'antiquaria.
      Smerico Giuseppe, nipote del precedente e figlio del barone Volfgango E liberto, nacque a Magonza l'anno 1773. Entrò dapprima al servizio del granduca di Baden, di cui fu ministro per gli affari esteri l'anno 1809; ma poi seguitò la fortuna di Napoleone, dal quale fu naturalizzato francese, e creato duca per la parte che ebbe nelle trattative del suo matrimonio con Maria Lu'gia. Affermano autori francesi che il duca di Dalberg, a malgrado dei molti favori ricevuti da Napoleone, e in ispecie di una dotazione di quattro milioni, non mostrasse più che indifferenza e freddezza verso di lui, e contribuisse, d'accordo con Talleyrand, al ristabi limento dei Borboni, la qual cosa gli valse, l'anno 1814, di essere uno dei cinque membri del Governo provvisorio in Parigi. Accompagnò Talleyrand al congresso di Vienna, e sali poi in gran favore appresso Luigi XVni, che lo mandò suo ambasciatore a Torino, donde fu richiamato verso il 1820, cessando allora dal partecipare agli avvenimenti politici. Ritiratosi infine nel proprio castello di Herns-heim, quivi morì addì 27 aprile dell'anno 1833.
      Si crede che il duca di Dalberg abbia contribuito alla composizione della Storia della Ristorazione del Capefigue.
      Vedi: Zapf, Karl, Grossherzog von Frankfurt, in einer Vorlesung gesehildert (Francoforte 1810) — Kraemer, Karl Th. Reichsfreiherr v. Dalberg, gewesener Fiirst- Primas von Deutschland undErebischof von Regensburg (Gota 1817) — E.....
      (C'ari Th. v.), Dalberg oder letzte Lebenstage und Be-trachtungen eines deutschen Bischofs (Carlsr. 1846).
      DALBERGIA (ftof.). — Genere di piante della famiglia delle papilionacee, tipo della tribù delle dalbergie, comprendente arboscelli dei paesi tropicali, il cui legno è molto usato in ebanisteria. Da una sua specie si trae il palissandro.
      DÀLB0RG0 Flaminio (biogr.). — Giureconsulto e storico nato a Pisa nel 1706, morto nel 1768, apparteneva ad una famiglia celebre negli annali di Pisa, e, dopo studiato legge in questa città, recossi a Roma ad integrare le sue cognizioni giuristiche. Rimpatriatosi, fu chiamato a professar legge all'Università, non senza coltivare in pari tempo le lettere e le discipline storiche. Abbiamo di lui un'edizione illustrata ed annotata delle Notizie della città di Valtena di Lorenzo Aulo Cecina (Pisa 1758, ecc.); Dissertazione sull'istoria dei codici pisani delle Pandette di Giustiniano (Lucca 1764) ; Raccolta di scelti diplomi pisani (Pisa 1765) ; Elogio dell'imperatore Francesco I (ivi 1765) ; Disseriazione sopra l'Istoria pisana (ivi 176K). Di tutte queste opere le più prezzate sono le Dissertazioni sull'istoria di Pisa e la Raccolta dei diplomi in appoggio. 11 suo patriottismo trasmoda per vero a volta : ad esempio, quando tenta giustificare la condotta dei Pisani verso Ugolino e i suoi figli.
      DALEA (Dalea) (bot.). — Genere di piante dedicato a Dalo, botanico inglese, da Linneo, il quale riunì poi questo genere al psoralea. Jussieu ristabilì il genere dalea, al quale altri botanici incorporarono il genere petalbstemon, che ne venne di nuovo separato da De Candolle.
      Il genere dalea appartiene alla diadelfia decan-dria del sistema linneano, alla famiglia delle leguminose, tribù delle lotee, e distinguesi per i caratteri seguenti : calice quinquefido o quinquedentato, talvolta ghiandoloso; ale e carina saldate col tubo dei filamenti; vessillo breve, libero; dieci stami monadelfi ; legume ovato monospermo, più breve del calice.
      De Candolle annovera trentatre specie di questo genere, le quali sono erbe o suffrutici nativi dell'America, spesso muniti di punti ghiandolosi sui loro fusti, foglie e calici; stipole aderenti alla base del picciuolo ; foglie pennate con dispari, la foglio-lina ultima essendo sessile; fiori disposti a spighe opposte alle foglie. Le seguenti specie meritano di essere coltivate come piante d'ornamento.
      Dalea a foglie dorate (Dalea aurea Nutt., psoralea aurea Poir.). — Erba perenne coperta di peli sericei; fusto eretto; foglie composte di quattro paja di foglioline ob-ovali, pelose inferiormente ; spighe dense, cilindriche ; brattee romboidali-ovate, lunghe quanto il calice ; calice lanuginoso, a lacinie lesi-niformi.
      Questa specie nasce nella Luigiana superiore ; i fiori sono di colore giallo assai carico.
      Dalea coda di volpe (Dalea alopecuroides Nutt., psoralea dalea L., dalea Linncei Michx., D. alopecuroides et D. Cliffortiana Willd., petalostemon alopecuroideum Pursh.,psoralea alopecuroidesPoir.).
      — Glabra, eretta; dieci a quattordici paja di foglioline lineari-ellittiche retuse: spighe ovate o cilindriche peduncolate, sericeo-villose ; brattee lunghe quanto il calice.
      Questa specie è un'erba annua che nasce nella Giorgia, nella Florida, nella Luigiana; è osservàbile pel suo vessillo di colore bianco, mentre le ale e la carina sono di colore violetto pallido.
      Dalea aromatica (Dalea citriodora Willd., psoralea citriodora Cav., psoralea folìosa Ait.). — Eretta, glabra, ramosa ; fusto coperto di tubercoli radi ; nove a undici paja di foglioline ob-ovate, prive di ghiandole ; spighe ovate, peduncolate : calice villoso, munito di dieci nervi; brattee ovate, mucronate, un po' più lunghe del calice, decidue. Erba annua, indigena del Messico, a fiori violacei.
      Dalea a fiori mutabili (Dalea mutabilis Willd. sp., dalea bicolor Willd. h. b., psoralea mutabilis Cav.).
      — Eretta, ramosa, glabra; cinque a dieci paja di foglioline ob-ovate od ob-cordate ; spighe cilindriche ; peduncoli ispidi alla sommità; calici glabri, striati da dieci nervi neri; brattee ovate, setifere, più brevi del calice. Erba perenne nativa del Messico e dell'isola di Cuba. Le corolle passano dal colore bianco al violetto.
      DALECAMPIA (bot.). — Genere di piante della famiglia delle euforbiacee, originaria dell'America intertropicale, contenente arboscelli rampicanti con foglie alterne, fornite di stipole, fiori ad ombrello, separati in ogni sesso. Coltivasi nei nostri tepidari!
     
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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