Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
DALLEJOCHINA — DALMAZIA
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allo studio delle antichità artistiche e topografiche, e pubblicò successivamente : Anecdotes of the arts tu Entjland, or comparative remarks on Archi-teeture, Painting and Scutpture (Londra 1800); Observalions on English Arehitecture (Londra 1806), e Statuary and sculpture among the ancients (Londra 1816). Inoltre ei pubblicò, nel 1826, un'edizione degli Aneedotes of Painting di Walpole e le Letters and other Works of lady Mary Wortlnj Montagne fromher originai manuscripts, with Memoirs ofher lif'e (Londra 1806,5 voi.). Ma l'opera che più lo rese illustre e che servirà di ba<-e ai lavori dei futuri storici di Sussex è la sua History of Western S/ts-sex. Dallaway fu membro della Società degli anti-quarii e collaboratore del suo giornale Archeologìa, del Gentleman's Magatine, della Retrospective Review, ecc.
MLLSJGGHIIfA (chim. e tecn.). — Prodotto della scomposizione della chinina per opera del cloro: polvere verde, granulosa, solubile nell'alcoole, non nell'etere, amara, senza odore. Può servire alla tintura della seta, della lana e del cotone.
DALLES (geogr.). — Nome delle pericolose e romantiche rapide del Columbia od Oregon nell'America del Nord.
DALLIN6 E BULWER Guglielmo Enrico Lytton (barone) (biogr.). — Più conosciuto sotto il nome di sir Enrico Bulwer, nato a Londra il 13 febbr. 18'11, morto a Napoli il 23 maggio 1872. Una perfetta edncazione «cientifica e letteraria lo preparò ad una splendida carriera, ch'egli incominciò con una singolare avventura. Nel 1824, emissario del Comitato per l'insurrezione della Grecia, parti per la Morea, portando seco ben 80,000 sterline, consegnandole al principe Maurocordato. Reduce in Inghilterra, pubblicò nel 1826 un ricordo di quella romantica escursione, col titolo An Autunni in Greece. Entrò nell'esercito, che abbandonò nel 1829. Fu eletto deputato; f\i segretario di legazione, e diede alla luce un'opera intitolata France, hterary, social and politicai, seguita bentosto da un'altra, Thè Momrchp of tire middle classes. Ebbe molti incarichi diplomatici in Europa e fuori ; ma le grandi faccende di Stato non valsero mai a distrarlo interamente dai lavori letterarii, come provano i varii libri che lord Bulwer diede di tempo in tempo alle stampe : The Life of lord Byron ; The Lordi, the Government, and the Country; Historical Charac-trn; Lif'e of viscount Palmerston.
DÀLLOZ Desiderato (bùgr.). — Rinomato giurista, nato a Septmoncel (Jura) il 12 agosto 1795; mori a Parigi nel gennajo del 1869. Fin dal 1816 esordì con gran voga nel fòro parigino, poscia alla Corte di cassazione piati per cau. e celebri. Nel 1838 entrò nella Camera de' deputati fra i moderati : la rivoluzione del 1848 fecelo rientrare nella vita privata. Il suo nome congiungesi con varie grandi opere di giurisprudenza, grandissima quella titolata Juris-pntdence, oh Répertoire métodique et alphabétique de jurisprudence générale (Parigi 1815, 2n edizione, 40 voi. in-4°), opera enciclopedica in cui rifuse il Journal des audiences ed il Recueil de jttrispru-dence générale du royaume, del quale dal 1819 era divenuto possessore. Hannosi di lui a stampa varie Arringhe, Memorie e Relazioni (1824-39) ; un Tratto
de pérewption d'instance en matière civile in compagnia al Reynaud, e moltissimi articoli inseriti in più periodici legali. All'uso francese, era decorato di più ordini cavallereschi.
De' suoi figliuoli, Edoardo, del pari avvocato e deputato al Corpo legi lativo, pubblicò varii scritti ; Pietro Armando, anch'esso avvocato, molto operoso benché morisse giovane nel novembre del 1857: compose il Dìctionnaire général et raisonné de ju-risprudence, collaborò nelle opere del padre ed annotò varie edizioni pel Bourguignon.
Vedi Vapereau, Dictionnaire des contimporains.
DALMAS10 Filippo o Llppo (biogr.). — Pittore bo-logne. e, più conosciuto sotto il nome di Lippo dalle Madonne (V.).
DALMATICA (archeol). — Specie di tunica a lunghe maniche, il cui uso, secondo Isidoro (Origines), venne dalla Dalmazia, e che Capitolino, parlando delle suppellettili e delle vesti dell'imperatore Commodo, indica jcon le parole ehiridotee o chirodota Dalmntarum. Lampridio dice che Commodo ed Elio-gabalo comparendo in pubblico con simili vesti si disonoravano agli occhi dei Romani, perchè questo popolo, seguendo l'esempio dei Greci, considerava effeminati gli uomini che nascondevano le braccia nellg. lunghe maniche della loro tunica. Le maniche deljj3 dalmatiche scendevano sino alla mano, come spiega l'è pressione greca yetpt$wcoì xtfó7m<; (tunica maìiicutce) latinizzata in chiridotee. Alcuino per altra parte distingue questa veste dai colobium, altra specie di tunica le cui maniche erano corte, o che veramente non ne aveva, giusta la sua definizione : colobium est vestis sine manici8 (V. Colobio).
Chiamasi a' di nostri dalmatica quell'orba mento di chiesa che portano i diaconi e suddiaconi quando assistono il sacerdote all'altare o nelle procesj ioni. Secondo Alcuino, papa Silvestro fu colui che impose ai diaconi di abbandonare il colobio e indossare la dalmatica, perchè biasimava l'uto di portare le braccia nude (cuni ergo nuditns bruchiorum culpa-retur a beato Sylvestro, dalmaticarum ripertus est ttsus). Gli artisti sono soliti a rappresentare santo Stefano vestito di dalmatica; ma questo è un anacronismo, perchè quel santo, primo diacono della Chieda, dovette portare il colobio a maniche corte.
DALMAflN Giorgio (biogr.). — Teologo ed orientalista slavo, visse nella seconda metà del sec. xvi e tradusse, nel 1568, nella lingua del suo paese la Bibbia tedesca di Lutero. La stampa di questa traduzione, ordinata dagli Stati, stava per essere affidata a Giovanni Manlius, che fondò pel primo una stamperia a Laybach, quando l'arciduca d'Austria vi si oppose. D'altra parte gli Stati della Stiria, della Carniola e della Carinzia favoreggiavano questa pubblicazione, la quale, incominciata mediante il loro appoggio a Wittenberg, fu compiuta nel 1584. Dopo esser i trasferito a Dresda per ringraziare l'elettor di Sassonia per aver permesso la stampa della sua traduzione, Dalmatin recossi ad esercitare le funzioni pastorali a San Khaziam nel 1585. Esiliato nel 1598 dai cattolici, che lo chiamavano per di'prezzo Giorgio Cavale, trovò asilo appo il barone d'An pei g. - Vedi Bayle, Dictionn.
DALMAZIA (g ogr.). — Regione appartenente all'Impero Austro-Ungarico, stendentesi lungo la costa
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