Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
DAL VERO — DAMA
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vista delle cause, una classificazione delle collisioni avvenute dal 1859 al 186G. Le sue ricerche si estesero a 2408 collisioni.
La trascuranza e la inettitudine degli equipaggi, oppure gli accidenti che sarebbe stato impossibile prevenire od evitare, ascendono alla cifra di 1562
Errore del pilota o del capitano.....215
Trascuranza od inesatta interpretazione delleregole di via ...........537
Cause indeterminate......... . 94
I tre ultimi capi comprendono quindi insieme renorme cifra di..........846
Ora chi può dire quanti affetti di daltonismo saranno stati causa involontaria ed inconsciente di così terribili disastri?
L'assoggettare i marinai all'esame dei colori è quindi indispensabile; questo esame deve farsi al porto d'imbarco per cura delle autorità del porto istesso, ed il permesso di partenza non deve essere accordato che in seguito ad un certificato, il quale attesti che la visita fu fatta.
La nozione esatta dei colori è ugualmente indispensabile per il servizio militare.
I segnali colorati furono in parecchie circostanze di giorno e di notte usati nella guerra, e ciò indipendentemente dalla necessità di riconoscere, in caso di battaglia, e bandiere ed uniformi.
Preoccupato dagli inconvenienti d'una infermità così strana e così comune, il signor Favre si è dedicato allo studio d'un metodo di cura facile a seguirsi e pronto nei risultati.
Le osservazioni raccolte in base ai suoi consigli in un gran numero di città, principalmente a Lione, nelle scuole dei signori Heilmann e Turquier, hanno dimostrato che molti fanciulli non possedevano la cognizione dei colori elementari. La proporzione è del 20 al 30 per 100, proporzione che diminuisce a misura che l'attenzione è richiamata sopra oggetti colorati. Dei fiori, dei nastri, delle carte colorate, delle matasse di lana tinta sono eccellenti mezzi di esercizio. La vista dei fanciulli è abitualmente corretta in cinque o sei lezioni; negli adulti la cosa è alquanto più difficile. Pare tuttavia che tre volte su quattro il daltonismo non sia in realtà che un difetto di conoscenza dei colori ; in tal caso è una lacuna nell'educazione, lacuna assai facile a colmarsi. Sembra anzi che in Francia gli esercizii sui colori sieno per essere introdotti in tutti gli istituti dell'istruzione primaria.
Questa facilità nel curare il daltonismo dovrebbe eccitare i Consigli sanitarii degli eserciti a prescrivere gli esercizii sui colori nelle scuole reggimentali. Le medesime precauzioni dovrebbero essere prese a bordo dei bastimenti e nelle scuole speciali della marina. La cura è cosi comoda ed i vantaggi possono essere sì grandi in certe circostanze, da rendere inutile qualsiasi ulteriore dimostrazione.
La Svezia ha già prescritto l'esame dei colori e gli esercizii relativi per la sua marina militare (V. Colori, D<on e Discromatopsia).
DAL VERO ( B. A.). — Dicesi studiare o ritrarre dal vero qualche oggetto, allorquando l'artista, presa a modello una persona od una cosa che nonsia opera d'arte, la ritrae in guisa tale dà ripro-* durne tutti i tratti caratteristici ed individuali. Quasi sinonima a questa è l'espressione dal naturale, la quale tuttavia meglio e più frequentemente si dice a proposito delle cose, che non delle persone; mentre dal vero si applica bellamente ad entrambe. Nè si usérebbe rettamente o l'una o l'altra maniera trattandosi o d'un edificio o d'altra qualunque siasi opera fatta dall'uomo, ma sibbene (li tutti gli oggetti naturali, quali la natura ce li appresenta; così, a cagione d'esempio, paese ricavato dal vero, o dal naturale ; ritratto studiato dal vero ; e via dicendo.
I lavori dal vero escludono Videale delle forme, e preparano l'occhio e la mano del giovane artista ad impadronirsi di quell'impronta di realtà, a cui appena può l'arte accostarsi. L'arte stessa nel suo nascere comincia dal ritrarre più che può fedelmente il vero, e se è secondata dal genio e non impedita da esteriori cause che la tengano avvinta in una stretta sfera, per mezzo del vero passa all'ideale e si eleva alla sua massima grandezza.
Siffatto studio presso alcuni popoli è mal inteso* e l'arte loro è stazionaria. Appo i Cinesi, per esempio, con una straordinaria minutezza il pittore ritrattista esprime i singoli tratti più sottili e quasi inosservabili, e trascura intanto le ombre . del volto, non conosce gli scorci, non dà aria alla composizione, e sacrifica onninamente la prospettiva ; e così egli dipinge ora come dipingevano i suoi avi mille anni fa.
Lo studio dal vero ajutò i Greci antichi a sollevarsi a quella nobile perfezione delle forme, a cui niun'altra nazione ha potuto dopo di loro levarsi.
Delle scuole che nacquero dopo il risorgimento dell'arte, l'olandese è quella che più da vicino si-attenne al vero ; e perchè vi si attenne troppo, generalmente parlando, le vien fatto rimprovero di-trivialità e bassezza; mentre le scuole italiane, e sovrattutto la romana e la fiorentina, preso il vero per base, miravano alla più alta dignità del concetto, e toccarono allo scopo dell'arte. La scuola veneziana tenne dell'evidenza degli Olandesi e della 1 nobiltà dei Romani e dei Fiorentini.
Studiare il vero non solo è cosa indispensabile ; nella prima educazione artistica, ma è come la . pietra di paragone a cui ogni artista deve provar l'oro delle sue composizioni ; e perciò veggiamo che anche i più provetti e distinti, prima di mettersi all'esecuzione delle opere loro, studiano, od in creta o nei cartoni, la natura ed il vero, sopra persone di bellezza adattata al soggetto che trattano, e si sforzano di quindi ricavare quell' espressione di realtà e di naturalezza che difficilmente od impossibilmente senza di ciò potrebbero ottenere ; onde il bisogno che hanno gli "artisti di Modello (V.), poiché, trascurato il vero, si dà nel fantastico o nel manierato.
DAMA (etich.). — Titolo onorifico delle donne nobili, proveniente dal latino domina, da cui derivano anche i vocaboli domnus è domna, domnulus e dom-nula, domicellus e domiceUa della bassa latinità; dom e dons dell'antico provenzale ; dam e dom del basso bretone; donna dell'italiano; don e dona dello spagnuolo, e finalmente damoisel o damoiseat^^.ooQle
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