Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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DAMAGETO — DAMASCHINAdamerei, damoùelle e demoisette del francese. Il padre Papebroeck pretende però che dama è una parola franca o francese d'origine, mentre Guichard e Chorier tengono provenga dal greco 8*f«ip, che significa una donna maritata. Finalmente Borei deriva l'origine di dama dal verbo ebraico daman, equivalente alle espressioni di far silenzio, tacersi, « perchè, dic'egli, la gravità delle dame richiede ch'elleno parlino poco ».
È nota l'importanza delle dama nei tempi cavallereschi. Dopo Dio, il cavaliere onorava e serviva la sua dama, sempre pronto a difenderne la riputazione e la bellezza anche a pericolo della propria vita, come avvenne ad Enrico II, il quale rilevò in onore della regina sua dama il colpo nell'occhio che fu causa della sua morte.
Il nome di dama era ed è tuttogiomo un titolo ufficiale appo le regine, le imperatrici e le principesse di sangue regale. Chiamasi dama d'onore la prima dama della lor casa e del loro corteggio, e dame d'atonr quella specialmente incaricata del loro abbigliamento. Quanto alle dame di palazzo, titolo generico di tutte quelle che vivono appo le principesse e che hanno per ufficio accompagnarle, secondo l'ordine, la natura e il tempo del loro servizio, la loro origine risale a Francesco I di Francia. Fino a questo re galante e cavalleresco non ci erano state dame alla Corte. Caterina de' Medici, per raffinatezza politica, erasi, per prima, cir-condata di damigelle d'onore appartenenti alle più nobili famiglie, men per tenerle compagnia che per adoperarle come strumento de' suoi disegni, a ricreare i grandi e a spillare i loro segreti. Ma nel 1673 l'avventura scandalosa d'una damigella d'onore della regina madre (Anna d'Austria) diede origine alle dame di palazzo. « I pericoli inseparabili dalla condizione di zitella in una Corte galante e voluttuosa, dice Voltaire nel Siècle de Louis XIV, fecero si che alle dodici damigelle d'onore che illegiadrivano la Corte della regina venissero surrogate dodici dame di palazzo, le quali composero quind'innanzi il corteggio cotidiano delle regine di Francia ».
DAMAGETO {biogr.). — Re di Jaliso in Rodi, contemporaneo d'Ardis re di Lidia e di Fraorte re di Media, sposò, per obbedire all'oracolo delfico, la figlia d'Aristomene di Messene, e da questo maritaggio originò la famiglia dei Diagoridi, celebri per le loro vittorie ad Olimpia.
Vedi: Pind., Olimp. — Clinton, Fast. Hell. (i, pp. 254, ecc.).
DAMALICO ACIDO (cAim.). — Corpo che si estrae dall'urina umana e da quella della vacca.
DAMALDRICO ACIDO (cAm».). — Scoperto da Stae-deler nell'urina della vacca e dell'uomo ; volat le ; forma sali colla barite.
DA MAN (geogr.). — Porzione del Pengiab, sulla riva destra od occidentale dell'Indo, detta anche Damaun (V.).
DAMAN (zool.). V. Irace.
DAMAR (geogr.). — Città dell'Yemen in Arabia, con circa 5000 case.
DAMARAS (etnogr.). —Numerosa famiglia di tribù africane al nord dei Namaqnas (V.), altra razza africana. Poco è noto di essi, tranne che dallaloro fisica struttura e carnagione pare si approssimino ai negri di Congo sulla costa occidentale. Eglino costruiscono le loro abitazioni rizzando pali e coprendoli di pelli, come i wigwams dei selvaggi americani.
DAMAS (barone) Angelo iacinto Mimaste {biogr.).
— Generale ed antico ministro francese, nato a Parigi il 30.settembre 1785, morto nel 1862, apparteneva ad un'antica famiglia oriunda della Borgogna. Costretto ad . emigrare co'suoi genitori, fu educato alla Scuola diartiglieria di Pietroborgo, ottenne nel 1803 un brevetto di luogotenente nella guardia imperiale russa, assistè alla battaglia d'Austerlitz e prese parte alla campagna del 1812. Ferito alla Moskowa, fu nominato colonnello del reggimento dei granatieri d'Astracan, ottenne dopo alcuni mesi il grado di maggior generale, e si segnalò a Lipsia, a Brienne e sotto le mura di Parigi. In ricompensa de' suoi servigi, l'imperatore Alessandro gli donò una spada d'onore guernita di diamanti. Confermato, nel 1814, nel grado di maresciallo di campo francese, il barone di Damas non tardò ad essere inalzato a quello di luogotenente generale nel 1815, e accompagnò il duca d'Angouléme nel mezzogiorno durante i Cento giorni. Dal 1816 al 1822 comandò l'ottava divisione (Marsiglia), prese parte all'intervento francese in Ispagna e fu chiamato a surrogare, nel 1823, il duca di Belluno al ministero della guerra. Se non che dissentendo su certi punti dalla Corte, passò, il 4 gennajo 1824, al ministero degli esteri, di dove era stato licenziato Chateaubriand. Vi rimase fino al 4 gennajo 1828, ma in una posizione cosi subalterna, che non gli si può addossare la responsabilità degli atti d'un gabinetto, di cui era capo reale Villèle. Alla morte del duca de Rivière, Damas, che era molto addentro nelle grazie del re, divenne governatore del giovane duca di Bordeaux, e lo accompagnò, dopo gli avvenimenti del 1830, in esilio, finché, compiuta l'educazione del duca di Chambord, rimpatriò e visse fino alla morte nella ritiratezza. Egli era grande uffizi ale della Legion d'onore.
DAMASCENO Nlcol&o (biogr.). — Filosofo e storico del secolo di Augusto, e amico di Erode il Grande, tetrarca della Giudea, mentovato da Gioseffo, Ateneo, Eusebio ed altri. Scrisse varie opere in greco, e tra le altre una Storia universale in 144 libri, di cui rimangono alcuni frammenti stampati col titolo di N. Damasceni historiarum excerpta et fragmenta qua supersunt (Lipsia 1804, in-8°) ; e nuovamente a Parigi, 1805, per cura di D. Coray.
DAMASCENO (san) Giovanni (biogr.). V. Giovanni (san) Damasceno.
DAMASCHINA (art. mil. e tetn.). — Cosi chiamasi una sciabola di lama rinomata per qualità di tempra e di materia. Il modo con cui si fabbricano dai Turchi è tuttavia un secreto che gii Europei non sono ancora riusciti ad indovinare. Ci vengono queste sciabole oggidì dalla Persia ; ma le più stimate sono quelle di Damasco nella Siria, che diede loro il nome. I fratelli Coulaux, cui appartiene la manifattura di Klingenthal, sono giunti a fabbricarne di somiglianti all'intuito alle antiche rabescate ed elastiche. Ecco il loro metodo.
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