Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

Pagina (79/532)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      DANIMARCA -79
      genio delle lingue scandinave. La letteratura di quest'età si compone adunque d'imitazioni, di canti popolari e di proverbii.
      11 letargo in cui giaceva la Danimarca fu scosso dalle dispirazioni teologiche, dal fermento delle idee e dallo scisma cagionato dalla riforma religiosa sorta in Germania. Hans Tansen, scrittore ingegnoso, diventò il legislatore del suo idioma, dandogli, in luogo delle perdute forme sintetiche dell'antica lingua scandinava, le forme analitiche delle l'ngue romanze. Seguirono le versioni del Nuovo Testamento di Hans Mikkelsen, dei S'iìmi di Frans Yonnersen : ina colui che maggiormente lavorò a ripulire la lingua danese fu Cristiano Pe-dersen, consigliere e istoriografo di Cristiano II, detto il Lutero della Danimarca. Oltre le sue versioni bibliche e le edizioni di antichi testi, fu il primo che compilò un dizionario latino pei Danesi, pubblicatosi in Parigi col titolo Vocabutarium in usttm Danorum, 1510, e YHoritilus synonymorum od usunt Danorum.
      Fermate le basi dell'idioma danese, e venuto quel regno in più felici condizioni, la lingua e gli studii salirono in gran favore. Si aprirono molti ginnasii, lTniversità di Copenhagen diventò fiorente. Mentre Ticone Brahe e Simone Pauli ampliavano la «fera delle cognizioni fisiche, Sorrensen Vedel ed Arrebo ingentilivano le prose ed i versi. La filolog a ebbe il celebre Pontoppidano, autore della prima Gravi-M'ihca danica (Copenhagen 1668) e della dissertazione intitolata Phosphori philoloyici dunicam hn-gunm illustrai/ni autarygma. Pietro Syv, di lui contemporaneo, stampò il primo la grammatica danese in idioma nazionale, e le sue belle Considerazioni sulla lingua ebraica (Betaenkninger over dei cimbriske spvoy), e Gemer illustrò la storia della lingua danese nell'erudita opera Epitome phi-lologia danica (Copenhagen 1690). Tennero dietro a costoro Hans Ravn, Lavrits Kok, Stefano Spods-bjerg ed Hans Povelsen Resen, l'egregio traduttore della Bibbia, che compilò un Lexicon efymologicum lingua danica.
      La letteratura propriamente detta non sorse in Danimarca se non nel secolo xvm ; ma in breve periodo di tempo si alzò a così alto volo da produrre mo lelli che leggono al paragone con quelli che formano il vanto delle lettere delle lingue romanze e germaniche. A capo di questi noi porremo Luigi Holberg (1084-!7>4), filosofo, storico, poeta satirico e drammatico. Fu esso creatore della commedia danese, e in una trentina di componimenti pieni di forza comica flagellò i vizii e i difetti della sua nazione. L'Holberg scrisse pure un poema eroicomico, Peder Paars, il cui eroe è un droghiere della piccola città di Kallundborg; il Viaggio sotterraneo di Niels Klim, scritto in latino, che è una specie di romanzo satirico ; una Storia della Danimarca e della Norvegia; una Storia della Chiesa, dissertazioni filosofiche, favole, metamorfosi, satire, epigrammi, ecc. Esercitò questo autore un'influenza immensa sulla vita intellettuale dei Danesi come moralista e filosofo, ma nelle sue opere trascurò lo stile.
      La lingua danese ricevè maggior perfezione dai I>oeti, fra cui citeremo Cristiano Braumann Tullin (nato a Cristiania nel 1728, morto a Copenhagen nel
      1765), uno dei creatori della poesia lirica danese e autore di poemi descrittivi, tra i quali si distinguono la Navigazione e la Bellezza della creazione.
      Giovanni Ewald (1743-81) fu il primo danese che riuscì nella tragedia ; Rolf-Krage, tolta dalla storia antica della Danimarca, e la Morte di Balder, ricavata dalla mitologia scandinava, sono riputate tra le più belle del teatro danese. Rinomati sono pure Giovanni Ermanno Wessel (1742-81), autore di molti racconti in versi, Ove Guldberg, Tommaso Thaarup, Bruun, Pram, Zetlitz, morti sul principio di questo secolo, ed autori di poesie in varii generi, che sono riguardate come modelli.
      Intanto comparivano nell'arringo alcuni prosatori che si studiarono di dare una maggior armonia anche alla prosa, e di purgarla dagli elementi stranieri che inutilmente l'ingombravano. Uno dei più celebri fra questi è Pietro Federico Suhm (1728-98), autore di molte opere storiche di grande importanza. fra le quali citeremo solamente le seguenti : Introduzione alla storia della Danimarca (Copenhagen 1769); Saggio sull'origine dei popoli del Settentrione (ivi 1770); Odino, o la Mitologia e il culto del Siiteufrione pagano (1771); Storia dei popoli usciti dal Settentrione (1772-73); Storia critica della Danimarca (1774-81); Storia della Danimarca, di cui s' pubblicarono soltanto 7 volumi. Il Suhm ha uno stile puro, ma non elegante, essendosi proposto d'imitare la concisione di Tacito. Fra gli altri prosatori vanno annoverati Gerardo Schoening (1722-a?8o), autore di una delle migliori storie della Nor vog a ; Giovanni Clemente Tode (1736-1806). i dotto medico che arricchì la letteratura patria di molti opuscoli notevoli per la loro pratica utilità ; Knud Lyne Rahbek (1760-1*26), il quale si rese benemerito della critica letteraria pubblicando parecchi giornali (la Minerva del Settentrione, il Corriere, lo Spettatore danese), in cui passò in rivista tutte le opere che comparivano alla luce ; Cristiano Bastholm (1740-1819), che diede alla luce eccellenti sermoni ed altre opere religiose: Ove Mailing (1747-1823), uno degli scrittori danesi più eleganti, la cui Raccolta di tratti memorabili di Danesi e Nor-vegi ecc. fu tradotta in tedesco, in francese, in inglese ed in svedese. In fine del secolo scorso levò molto grido di sè Emmanuele Beggesen (V.). Finalmente nel nostro, Adamo Oehlenschlaeger, nato nel 1779 presso Copenhagen, ottenne una meritata rinomanza per i suoi poemi e le molte sue tragedie, che l'autore stesso voltò in tedesco. Esso è il fondatore della scuola romantica in Danimarca, a cui tien dietro in prima fila come lirico Adolfo Guglielmo Schak Staffeldt, nato nel 1770, morto nel 1826. Nell'anno 1811 cominciò a segnalarsi nella lirica Bernardo Severino Ingemann, il (piale consecrossi dipoi al dramma, e da ultimo al romanzo storico nazionale. Libere ed ardite aspirazioni poetiche mani-festaronsi dal principio in G. L. Heiberg, cui la commedia danese, ed in ispecie il vaudeville, vanno grandemente debitori, ed il quale coltivò da prima le scienze e la filosofia come seguace di Hegel. Dopo di lui meritano special menzione T. Overskon, Enrico Bògh, P. Chieritz, Hostrup e Rosenhof. Come canzonieri si resero specialmente illustri Hertz, Heiberg, Andersen,Sten Stensen Blicher, H. P.Hòlst
      t^iOOQLe


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

Pagina (79/532)






Danimarca Germania Tansen Nuovo Testamento Hans Mikkelsen Frans Yonnersen Cristiano Pe-dersen Cristiano II Lutero Danimarca Danesi Parigi Vocabutarium Danorum YHoritilus Danorum Tniversità Copenhagen Ticone Brahe Simone Pauli Sorrensen Vedel Arrebo Pontoppidano Gravi-M Copenhagen Phosphori Syv Considerazioni Betaenkninger Gemer Epitome Copenhagen Hans Ravn Lavrits Kok Stefano Spods-bjerg Hans Povelsen Resen Bibbia Lexicon Danimarca Luigi Holberg Holberg Peder Paars Kallundborg Viaggio Niels Klim Storia Danimarca Norvegia Storia Chiesa Danesi Cristiano Braumann Tullin Cristiania Copenhagen Navigazione Bellezza Ewald Rolf-Krage Danimarca Morte Balder Giovanni Ermanno Wessel Ove Guldberg Tommaso Thaarup Bruun Pram Zetlitz Pietro Federico Suhm Introduzione Danimarca Copenhagen Saggio Settentrione Odino Mitologia Siiteufrione Storia Settentrione Storia Danimarca Storia Danimarca Suhm Tacito Gerardo Schoening Nor Giovanni Clemente Tode Knud Lyne Rahbek Minerva Settentrione Corriere Spettatore Cristiano Bastholm Ove Mailing Raccolta Danesi Nor-vegi Emmanuele Beggesen Adamo Oehlenschlaeger Copenhagen Danimarca Adolfo Guglielmo Schak Staffeldt Bernardo Severino Ingemann Heiberg Hegel Overskon Enrico Bògh Chieritz Hostrup Rosenhof Hertz Heiberg Andersen Sten Stensen Blicher Hòlst Pietro Fra