Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DANIMARCA
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      fatta alla Germania, ed incaricarono di subito una Commissione scelta dal loro grembo a proporre le misure più opportune ed efficaci per assestare la questione danese. Il rapporto fu presentato dai commissarii nella tornata della Dieta del 13 e 14 agosto 1858, e fu approvato a grande maggioranza, tranne dai soli rappresentanti dell'Annover, di 01-denburgo, di Sassonia-Meiningen e delle città libere. Eccone il contenuto: i membri della Commissione suppongono che il Gabinetto danese voglia mettere fuori di vigore per i ducati tanto la Costituzione generale del 2 ottobre 1855, quanto le patenti reali del 16 ottobre anno stesso per l'istituzione di un Ministero comune a tutti gli affari della monarchia; suppongono inoltre che vengano ritirate le regie patenti del 23 giugno 1856 intorno ad alcune disposizioni particolari al ducato di Holstein e si sopprimano gli articoli 1 e 6 dell'ordinanza reale 11 giugno
      1854 sulla costituzione del ducato di Holstein, in modo che lo stato legale anteriore al 20 ottobre
      1855 venga provvisoriamente ristabilito nei ducati medesimi ; suppongono infine che il risultato delle pratiche per determinare i diritti e la posizione costituzionale dei ducati di Holstein e Lauenburg sulla base della patente reale 28 gennajo 1855 e della risoluzione federale 29 luglio 1858 sarà sottoposta all'Assemblea degli Stati danesi, e quindi propongono che si possano intavolare le negoziazioni tra un incaricato d'affari del regno di Danimarca ed uno dei membri della Dieta della Confederazione germanica. Ma la questione mal sopita non tardò a risorgere più violenta che mai. Nel 1859 furono gli Stati dell'Holstein che respinsero ogni maniera di accordi, sendosi fatto bordone dell'Al-lemagna. Nel 1860 fu la Dieta dello Slesvig che primeggiò per violenta opposizione, e, al tramonto dell'anno stesso, la Confederazione germanica si apprestava a procedere senza riguardi alla esecuzione federale di che era minacciata la Danimarca da più che due anni. Caduto era il Ministero Hall e sorto nell'infrattanto il più liberale Rottwitt e Blixen FinecJce, il quale però non aveva formulato alcun programma; ma l'influenza, vera o supposta, che l'opinione pubblica attribuiva sovra uno de' suoi membri alla contessa Danner, moglie morganatica del re, aveva cagionato viva commozione, che, progredendo tutti i giorni per circa un mese, erasi cangiata in tumulti cotidiani a Copenhagen ; finalmente la morte improvvisa del ministro Rottwitt fu cagione del ritiro del Gabinetto e della formazione di un nuovo, il 24 febbrajo 1860, presieduto dall'Hall, e composto presso a poco delle stesse persone che erano state nell'amministrazione precedente a quella del Rottwitt. La politica di questo Gabinetto era nota al paese : essa tendeva a rannodare con una costituzione comune i diversi paesi dipendenti dalla corona danese; e nella difficile questione dello Slesvig, che vivamente agitava il paese al sorgere del novello Ministero, esso serbavasi pienamente d'accordo colla precedente amministrazione.
      Gli Stati dello Slesvig, che non eransi adunati da alcuni anni, sedettero a Flensborgo il 2 gennajo, nel qual paese vigorosi sono i partiti e ardenti, come al tempo che cominciò nel ducato l'insurrezione alternami a. Conteridevansi il predominio lanazionalità allemanna e la danese, nè era agevole a prevedere quale sarebbe delle due la preferta, se le popolazioni potessero esser mai liberamente consultate. n ducato contava, nel 1855, abitanti 395,860, di cui pressoché la metà parla danese, il rimanente basso allemanno e frisone. Negli Stati la parte allemanna primeggiava, e ciò spiegasi mercè la composizione di detta assemblea. Per la legge del 1854, gli Stati comprendono quarantatre membri, di cui cinque di nomina del clero protestante, quattro dell'aristocrazia, cinque dai maggiori proprietarii dieci dalle città, diecisette dai proprietarii non imposti e due dai distretti elettorali misti. Ora, la seconda e terza classe, che sono minime fra le popolazioni, costituiscono il più saldo sostegno del partito tedesco: i privilegi di cui godono e l'alta autorità che lo Stato quasi feudale loro procaccia sovra i contadini, spiegano sufficientemente la preponderanza dell'elemento germanico nell'assemblea degli Stati, e rendono ragione ai Danesi, i quali dissentono dal riconoscere in siffatta Dieta la vera rappresentanza del paese. Queste le istituzioni del ducato prima del 1848. Sei anni appresso, il re di Danimarca accordò allo Slesvig una separata costituzione, a cagione delle promesse fatte nel 1852 alle Potenze tedesche, per por fine all'insurrezione dell'Holstein; per lo che divennegli impossibile di applicare al ducato i principii di libertà e di eguaglianza che fanno la base delle istituzioni danesi, senza l'approvazione degli Stati privilegiati, composti dei suoi più sfidati awersarii. L'incorporazione dello Slesvig alla Danimarca era il voto più ardente dei patriotti danesi, e le disuguaglianze sarebbono sparite; ma si opponevano le promesse date all'Al-lemagna. Ondecchè, per far qualcosa di utile al reame, i Danesi fecero ogni sforzo per danissare il ducato, e in ciò usarono mezzi iniqui e violenti, che nè la morale nè i loro diritti possono menomamente giustificare non che approvare. La sessione riuscì infruttuosa: i ventisei membri dell'opposizione tedesca deposero un disegno d'indirizzo al re, in cui esponevansi tutti i torti del partito germanico controia Danimarca. Del pari che l'Holstein, i Tedeschi dello Slesvig desideravano più larga autonomia pel ducato, e l'abolizione della costituzione comune agli Stati danesi, già cassa nell'Holstein. Dipoi recitavano le lagnanze sulla lingua: il paese, dicevano, diviso in tre parti, la parte settentrionale parla danese, la meriggiana il basso tedesco, la mediana le due lingue commiste ; perchè la si obbliga quest'ultima alla lingua danese nell'insegnamento, negli atti e simili? E parimente accusavano gli ordini liberticidi con cui il Governo studiavasi rompere ogni legame fra i due ducati; perchè sopprimere nei due paesi le società commerciali e le letterarie, che nulla hanno a fare colla politica? Queste ed altre molte, che per brevità trapassiamo, le lagnanze contenute nell'indirizzo. Depositato il 3 febbrajo, dopo quindici giorni, il presidente dichiarò che non poteva essere discusso, mentre il regio commissario notificava che detto indirizzo, destinato unicamente all'Assemblea, era stato clandestinamente stampato, per lo che il Governo severamente avrebbe proceduto contro gli autori. Ed 'era verissimo: poiché a Kiel fu chiusa una libreria
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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