Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DANIMARCA
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      procedevano verso 2 nord-est nell'intento di girare il Danevirke a destra. È da avvertire che il suolo di Danimarca è tutto frastagliato da stretti golfi, appellati fjords, de* quali il più profondo e stretto è la Slei o Schlee, che stendesi fino a Slesvig, ed in più luoghi ha l'ampiezza ordinaria d'un fiume. Il freddo straordinario di 20° ne agevolava il passaggio, e le artiglierie e i carriaggi, che sarebbersi impantanati in condizione ordinaria, travalicavano mercè il ghiaccio. Il 6 febbrajo 1864, mentre gli Austrìaci minacciavano Friderickstadt e tutti i corsi della Trene fino all'ala destra del Danevirke, i Prussiani, formanti l'ala destra dell'esercito, attaccavano l'ala sinistra danese, passavano la Schlee a Missund e giungevano alla riva settentrionale del fiord tra Brodersby e Riseby. Inferiore per numero e per materiale, il generale Meza annunciò che avrebbe potuto resistere ancora un sei o sette giorni ; ma i capi che formavano il consiglio militare furono di contrario avviso, e si ripiegò. La novella della ritirata fa accolta a Copenhagen con indignazione : e Meza surrogato dal generale Ger-lach. Il Danevirke o Dannewerck, diga formidabile sulla frontiera meridionale del Jutland, costrutta già da antico a difesa del paese, pel tratto di forse 25 chilometri, godeva di popolare prestigio, che ora lamentavano svanito per colpa del supremo duce. Il 7 febbrajo, fii evacuato; ma un mirabile fatto d'arme copri di gloria la stessa ritirata dei Danesi, fra i quali un reggimento d'infanteria di 1200 combattenti, sacrificando se stesso, con valore inaudito, protesse la ritirata, e l'Europa ammira tuttora il combattimento d'Oversee, in cui perirono 27 ufficiali e 629 soldati austriaci per mano di un pugno di eroi decisi a morire purché salvassero l'esercito, e lo salvarono.
      Il duca d'Augustenborgo è frattanto proclamato sovrano da parecchie città, ed un proclama del Wrangel annuncia agli abitanti dello Slesvig la nomina dei commissarii civili austro-prussi, i quali il giorno seguente (8 febbrajo) a loro volta annunciarono la decadenza del re di Danimarca nel paese occupato. Il 10, l'avanguardia prussiana si avanzava a Gravenstein, spingendo una ricognizione sui bastioni di Duppel ed un'altra sulla via d'Apenrad, mentre la cavalleria danese da Koeningsaw rifug-givasi nel Jutland. Gli Austriaci marciavano verso il nord, ed occuparono Kolding, nel tempo che i Prussiani preparavansi all'assedio di Duppel. Fatti d'arme avvennero il 14 per terra, secondati dalle cannoniere per acqua; le quali però, non avendo corazza, bersagliate dai cannoni prussiani, tosto presero il largo. Il 16 febbrajo, il principe Federico Carlo prese la direzione dell'assedio: la brigata Boeder guadagnava le cime di Buffel-Koppel, e la prima parallela era tracciata. Poi collocavansi formidabili artiglierie da 24 sulle altezze di Broacker, i cui progettili, traversando il Venningbund, folgoravano i bastioni della sinistra danese, e cadevano nell'isola d'Alsen. Le bombe distruttrici, alle quali la vecchia artiglieria danese non poteva rispondere, ridussero la piccola città di Sonderborg un cumulo di ruine ; il 22, al far del giorno, i Prussiani diedero l'assalto e rincularono gli assediati fino al villaggio di Duppel; ma furono ripigliate le abbandonateposizioni. In questo mezzo l'Inghilterra spedì le prime proposte di conferenze ai belligeranti ; ed il re riceveva al tempo stesso indirizzi del popolo danese che confortavanlo alla guerra. Il giorno 8 marzo, Kolding cadde in potere degli alleati, e i Prussiani, sotto il Wrangel ed il principe re al e j procedevano verso Sonderkoogl ; i Danesi, sloggiati da ogni parte, si ricoverarono dietro le fortificazioni di Fredericia ; per lo che, gli alleati, sentendosi liberi dal lato del Jutland, raddoppiarono gli sforzi sovra Duppel ; e l'I l marzo 42,000 Prussiani e una divisione austriaca stringevano l'assedio; e
      10 stato degli assediati, per la pessima qualità delle armi e delle opere fortificatorie, diveniva ogni dì sempre peggiore, abbenchè il coraggio ed il sacrifizio delle truppe non venissero meno per qualunque dura prova.
      A Fredericia, il generale Lunding, stretto a rendersi, avea rifiutato ; di che la città fu bombardata con gravissimo danno, nè rispose d'un colpo; che le miserabili artiglierie danesi non giungevano gli alleati collocatisi fuori tiro. Frattanto la marina danese, col blocco dei porti, arrecava non lievi incomodi al commercio dell'Allemagna ; e quando (18 marzo) due corvette prussiane tentarono di far levare il blocco dal porto di Rugen, la fregata danese Seeland, di 40 cannoni, faceva a meraviglia
      11 dover suo, ed il blocco continuò. Il 17, i Prussiani diedero l'assalto a Duppel ; ma furono respinti con perdita di un centinajo di uomini. Nuove proposte di armistizio sorvennero allora dall'Inghilterra, ma senza frutto. Fu replicato l'assalto il 28 marzo, con incredibile vigorìa da ambe le parti; la vittoria fu pei Danesi. Il 22 erasi chiusa la sessione del Rigsdag, ed il messaggio reale, letto dal ministro dell'interno, ' esponeva le dure condizioni del reame ; eppure chiu-devasi colle parole: Coraggio e perseveranza. Continuavano intanto le proposte di conferenza, che Inghilterra avrebbe voluto senza armistizio, e Danimarca accettava alla sola condizione che il trattato del 1852 servisse di base ai negoziati.
      Se il fatto del 28 marzo sollevava alquanto la speranza del Governo danese, la presa di Duppel non poteva mancare; e, nonostante la pertinacia de'difensori, i lavori progredivano senza posa. Il 18 aprile, dopo aver bombardato per più ore con 118 bocche di fuoco Duppel, i Prussiani presero di assalto le fortificazioni e la testa di ponte di Son-derburg. Prodigii di valore fecero i Danesi, ch'ebbero a fronte venti battaglioni prussiani, essi che non giungevano a sedici : perirono 16 ufficiali e 213. uomini ; fùrono feriti 54 ufficiali e 864 uomini, oltre a 39 dispersi. I Danesi perderono 106 ufficiali è 5500 soldati, di cui 3790 prigioni. Un battaglione' di fanti sostenne la ritirata e difese strenuamente la testa di ponte che unisce l'isola d'Alsen alla terraferma. Continuava però l'invasione del Jutland ; il 4 maggio, i Danesi sgomberarono Fredericia, e la penisola cadde tutta in potere degli alleati. Il 10 maggio, si apri a Londra la conferenza co'rap- 1 presentanti di Russia, Svezia, Francia, Confederazione germanica, Inghilterra e le parti contendenti. Si convenne di sospensione di armi fino al 26 giugno', e la marina danese interruppe il blocco dei porti tedeschi. L'ultimo giorno di ostilità fu rallegrato
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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