Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
DANUBIANI PRINCIPATI - DANUBIO
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suo dipingendolo qnale ultra-rivoluzionario, questi trovava il modo di farlo morire quasi settatore dei Girondini e moderato. Accusato pertanto da Saint-Just, egli veniva arrestato al 31 marzo del 171)4, e tradotto dinanzi al tribunale rivoluzionario, per la cui istituzione disse allora di chiedere perdono a Dio e agli uomini. Alle interrogazioni fattegli dal presidente sul suo nome e sulla sua dimora, rispondeva: « La mia dimora sarà ben presto il nulla; ma il mio nome, bastantemente conosciuto nella rivoluzione, vivrà nel Panteon della storia ». Udita la sentenza di morte, esclamava: « Io strascino meco Robespierre: Robespierre mi seguita.....
egli non godrà lungamente della sua vittoria ». Danton fu condotto al supplizio il dì 5 di aprile con parecchi altri deputati alla Convenzione, e la sua costanza gli venne meno per un solo momento. Giunto ai piedi del patibolo, la memoria della moglie lo intenerì e gli strappò una dolorosa esclamazione, ma tosto si rinfrancò, e disse al carnefice: c Tu mostrerai la mia testa al popolo: certo essa merita di essere mostrata ». Così moriva all'età di trentacinque anni, lasciando una memoria famosa per scelleraggini e per crudeltà, benché desse prove d'ingegno e di coraggio, e talvolta anche di non essere affatto straniero a' sentimenti magnanimi. Robespierre, spettatore della morte del suo rivale, se ne tornava a casa fregandosi con feroce gioja le mani, e cominciava quel regno di sangue che durò quattro mesi, dopo i quali la sua te^ta cadde sotto la stessa mannaja e nel luogo stesso in cui era caduta quella di Danton.
Vedi: Roederer, CEuvres inédites, pubblicate da suo figlio Barante, Histoire de la Convention nationale.
DANUBIANI PRINCIPATI. V. Moldavia e Valacchia.
DANUBIO (lat. Danubius, Danuvius, ed anche Mister, lster, lstrus, gr. Aa^io? ed "larpoc) (gcoyr. e stor.). — I Tedeschi lo chiamano Donau, gli Ungheresi Duna, ed è un fiume di prim'ordine, che tra gli europei è inferiore soltanto al Volga. D suo corso è calcolato di circa 2774 chilometri, e la supeificie di cui raccoglie le acque coi molti suoi tributarii eccede probabilmente 774,280 chilometri quadrati.
Nel suo lungo corso da occidente ad oriente at-traveisa più di 22° di long, (dai 5° 45' ai 28° 10' di long. E.).; la parte più settentrionale del suo bacino arriva quasi al 50° di lat. N., e la più meridionale non giunge al 42°. Tuttavia, quantunque le contrade in esso comprese non si estendano ad otto gradi di latitudine, differiscono grandemente fra di loro nel clima e nei prodotti, a cagione della differente elevazione delle tre grandi pianure che sono da questo fiume attraversate. La pianura più occidentale, che è quella della Baviera, è da 330 a 360 metri al di sopra del livello del mare ; la centrale, che è quella dell'Ungheria, è all'altezza di circa 90 metri, e la più bassa, cioè quella della Valacchia, è probabilmente meno alta di 30.1 geografi hanno diviso il corso di questo fiume in tre parti. Il corso superiore è nel paese montuoso che ne attornia le sorgenti e attraverso alla pianura della Baviera eie montagne che dividono questa pianura da quella dell'Ungheria, e termina a pochi chilometri a le-
Nuova Encicl. Ital. Voi.
vante da Vienna; il corso di mezzo stendesi da Vienna al Demir Kapi che divide la pianura ungherese dalla valacca, e l'inferiore attraversa questa ultima pianura.
Nasce il Danubio sul pendìo orientale della Selva Nera a 37 chilom. circa dalle sponde del Reno, nel 4Co 6' di lat. N. e 5° 45' di long. E., ad un'elevazione di circa 682 metri al di sopra del mare. Quivi è un torrente di montagna che chiamasi Breghe; presso Donauescbingen gli si congiunge un'altra corrente, e da questo punto riceve il nome di Donau o Danubio. Il suo corso generale è da principio volto a levante; ma volgesi poscia al nord-est, nella quale direzione va sino a Ratisbona. Di quivi fino ad Effe rding, alcuni chilometri a ponente di Linz, corre all'est-sud-est, e da Efferding segue generalmente la direzione di levante. Ad Ulma, dove gli si congiunge riller, diventa navigabile per piccole barche, e quivi è all'altezza di 3P0 metri al di sopra del livello del mare. Prima d'entrare nella pianura della Baviera fa gran parte di corso lungo la falda meridionale dell'arido e sterile pianoro detto l'Alpe di Rauhe, da cui riceve soltanto alcuni ruscelli. Da mezzodì molte diramazioni delle Alpi si avvicinano al fiume formando colline di mediocre elevazione e di facili pendìi, le quali rinchiudono bellissime e fertilissime valli. Gli affluenti che da queste scendono al Danubio sono numerosi, e tra essi sono particolarmente da menzionarsi l'Iller e il Lech. Attraversando la pianura bavarese riceve i fiumi Isar, lini, AitniUhi, Naab e Regen. La terza parte del corso superiore è tra Passau e Vienna, e quivi riceve la Traun, l'Ens e il Marosh. Il corso medio attraversa primamente la pianura ungherese minore, dove riceve le acque della Leitha e della Raab da mezzodì, e il Waag e il Gran da settentrione. Fra Gran e Waitzen il fiume corre tra due giogaje di montagne, poi muta il corso orientale in meridionale. Lungo la pianura ungherese riceve il Sarvitz, la Drava, la Sava, la Theiss e il Temesh. Corre poscia nella valle del Demir Kapi (porta di ferro), che a settentrione si forma della giogaja del Banat, diramazione dei Carpazii transilvani, e a mezzodì della giogaja laterale del monte Balkan. Entrando in questa stretta valle la rapidità del fiume va gradatamente crescendo, e in più luoghi produce gorghi pericolosi. Allorché l'acqua non è bassa, lo possono discendere le navi che non pescano più di 76 centimetri; ma è impossibile il risalirlo, e così questo tratto della corrente, che non occupa più di 2000 metri di lunghezza, interrompe una comunicazione regolare per acqua tra l'Ungheria e la Turchia. Credesi però che quest'ostacolo si potrebbe togliere senza grande spesa. Al Demir Kapi il Danubio lascia i dominii austriaci ed entra nella Turchia, e a pochi chilometri più sotto uscendo dalla valle, il suo corso diviene lento e tranquillo. Sui monti che fiancheggiano la valle del Demir Kapi sono molti avanzi di antichità romane, di cui trovasi un ragguaglio nell'opera del conte Marsigli intitolata Danubius pan-nonico-mysicus, insieme con molte iscrizioni. Il Marsigli descrive pure gli avanzi di un ponte costrutto da Trajano sopra il Danubio a poca distanza sotto il passo del Demir Kapi. Nel suo corso inferiore il Danubio riceve l'Aiuta, il Sereth, il Pr
uth e laVII. 8
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