Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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DARMSTADT — DARNLEY (DI) ARRIGO STUARDOfoglie del tè. Questa favola è attestata da monumenti che ne tramandarono memoria per tutta la Cina e nel Giappone. Darma viene rappresentato senza palpebre e con ai piedi una canna miracolosa che gli serviva a passare i fiumi ed i mari.
DARMSTADT {geogr.). — Città di Germania, capitale del granducato di Assia, sul fiume Darm, quindici miglia a mezzodì di Francoforte sul Meno. Comprende la vecchia e la nuova città, entrambe murate. Le strade della prima sono anguste e luride ; quelle della seconda presentano parecchi sontuosi edifizii. La popolazione è di 30,584 abitanti, e, con la vicina Bessungen, di 44,107.
Il granducato è retto a monarchia costituzionale ereditaria, sotto la costituzione del 17 dicembre 1820. Ha due Camere, la prima (per legge del 6 settembre 1856) comprende i principi del sangue maggiorenni, i capi delle famiglie mediatizzate, il decano della famiglia dei baroni di Riedesel, il vescovo cattolico, un prelato protestante, il cancelliere dell'Università, due membri eletti dal patriziato territoriale, e 12 membri eletti dal granduca. La seconda Camera si compone (per legge del 14 luglio 1862) di 10 deputati delle otto più grandi città, e di 40 deputati delle più piccole e dei comuni rurali.
La superficie totale del granducato è di 7678,02 chilometri quadrati; la popolazione, di 884,218 abitanti, di cui 602,850 evangelici, 251,172 cattolici, 25,652 israeliti (1876).
Il granducato è diviso in tre Provincie: Assia superiore, Starkenborgo ed Assia Renana.
Le truppe dell'Assia formano la 25a divisione dell'esercito di Germania, appartenente all'xi corpo.
11 granducato cominciò ad essere uno Stato a parte nel 1567 sotto Giorgio I, che ricevette Darmstadt insieme con un'ottava parte dei dominii paterni. Alla morte di Giorgio, i suoi Stati furouo spartiti fra i suoi tre figliuoli. Lodovico o Luigi V gli succedette nella linea principale ; Filippo ottenne Butzbach, che alla morte di lui tornò alla linea primogenita; e Federigo, il più giovane, fu ceppo della linea di Assia-Homburg. Tranne gli effetti rovinosi della guerra dei Trent'anni, i principi di Assia-Darmstadt ebbero regni prosperevoli e vennero ampliando i loro territorii. Lodovico IX, il quale regnò dal 1768 al 1790, fu amico della pace, e protettore delle arti e delle scienze; e avendo trovato il paese gravato da un debito ragguardevole, lo estinse, e lasciò al figliuolo Lodovico X un territorio migliorato. con 300,000 abitanti. Questo principe, durante il suo lungo regno di quarantanni, fu, quasi più d'ogni altro sovrano tedesco, vantaggiato dalle conseguenze della rivoluzione francese, accréscendo di molto la estensione dei suoi dominii e il numero de' suoi sudditi. Accontatosi a Napoleone, nel 1806 fece parte della Confederazione del Reno, acquistando la dignità di granduca e prendendo il nome di Lodovico o Luigi I. Nuovi territorii gli furono poi assegnati alla pace del 1809, dopoché ebbe parteggiato pei Francesi contro l'Austria ; ma nel 1813, dopo la battaglia di Lipsia, passava dalla parte degli alleati, stipulando prima che sarebbe confermato nel possesso delle provincie recentemente acquistate. Nel 1815
entrò nella Confederazione germanica, e sebbene per decisione del Congresso di Vienna avesse a fare cessioni considerevoli sulla destra sponda del Reno, con 185,000 abitanti, a fine di adattarsi alle convenienze della Prussia e di altri Stati, ottenne tuttavia sulla sponda sinistra una parte dell'ex-dipartimento francese di Mont-Tonnerre, in un con Bingen, Magonza e altre città contenenti 203,854 abitanti, sicché nel cambio ebbe un aumento di oltre 1*,000 sudditi. Il suo figliuolo e successore Luigi II si è implicato in continue dispute cogli Stati, e più volte ne seguirono tumulti, non senza spargimento di sangue. Molti cambiamenti fatti dal granduca nell'amministrazione interna furono riprovati dagli Stati ; e quantunque nel 1832 riconoscessero esservi in complesso un miglioramento progressivo, si stabilì tuttavia nella seconda Camera una gagliarda opposizione. Si osserva che l'emigrazione da questo Stato all'America è divenuta da alcuni anni ragguardevole, e che non è raro di vedervi famiglie agiate abbandonare la patria per cercare una stanza più tranquilla e più libera al di là dell'Atlantico.
DARNETAL {geogr.). — Città di Francia, nel dipartimento della Senna Inferiore, con 5636 abitanti.
DARNIDE (zool.). — Genere d'insetti emitteri della famiglia dei cercopidi, le cui specie hanno la parte posteriore del protorace allungata fino a coprire quasi tutta la parte superiore dell'addome e delle ali, in forma di triangolo arcuato.
DARNLEY (di) Arrigo Stuardo (biogr.). — Figliuolo del conte di Lennox, toccava appena i diciannove anni quando al 29 di luglio 1565 sua cugina Maria Stuarda, vedova del re di Francia Francesco II e regina di Scozia, gli diede la mano di sposa, per opera, come si crede, del musico piemontese Davide Rizzio. Darnley era bellissimo della persona, ma era sprovveduto di sagacità, di prudenza e di energia, e quantunque assai violento nelle sue passioni, non mostrava di essere dotato di molto coraggio. Egli non cessava d'importunare la regina per ottenere ciò che nella Scozia si chiamava corona ma-irimoniale, vale a dire una divisione eguale della regia autorità, giacché, senza questa prerogativa, non era re, ma soltanto marito della regina. Ricusava Maria di aderire alla sua domanda senza il consenso del Parlamento, ed egli, persuaso che Rizzio gli fosse avverso e dissuadesse la regina, sparsa voce che ne fosse segreto amante, cospirando con alcuni nobili irritati dall'orgoglio del favorito, lo fece uccidere nella camera stessa e sotto gli occhi di lei. A questo fatto succedette una breve riconciliazione fra gli sposi, ma ben presto novelle e più violente dissensioni si manifestarono.
Bothwell, che esercitava un gran dominio sulla mente di Maria, avendo tentato inutilmente d'in-durla a far pronunziare il suo divorzio con Darnley, dal quale ella aveva un figlio, che fu poi Giacomo VI di Scozia e I d'Inghilterra, ordì una cospirazione per liberarla dal marito. La regina abitava allora a Edimburgo, e Darnley era caduto ammalato a Glasgovia. Ella si recò presso di lui, e tornarono insieme alla capitale apparentemente in buona armonia, benché abitassero poi case separate ed a qualche distanza l'una dall'altra ; anzi si osservò
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