Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DATURINA - DAUBENTON LUIGI GIAMMARIADatura fastuosa o pomo spinoso d'Egitto (datura fastuosa L., stramonium fastuosum Maench). — Fusto eretto, dicotomo, alto da 3 a 18 decim., ordinariamente di colore violaceo; foglie ovali acute, lunghe da 7 a 15 centim., glabre, sottili, di color verde carico, intierissime, o disugualmente sinuato-dentate, cuneiformi alla base ; corolle grandissime,
      Fig. 2027. — Datura fastuosa.
      in numero di due o tre, l'una dentro l'altra, di colore violetto, talora bianche per variazione ; calice assai più corto della corolla, a denti triangolari, acuti, disuguali; cassula grossa quanto una noce, sub-globosa, tubercolosa, muricata. Questa specie, originaria delle Indie, viene spesso coltivata per ornamento; vuole la terra leggiera e ricca.
      DATURINA (chim.). — Quest'alcaloide è stato ottenuto da Geiger ed Hesse, e trovasi nei semi dello stramonio (datura stramonium) (V. Datura [hot. e mat. med.]) ; credesi che esista ancora in altre specie di datura. Per ottenere la daturina, o, come altri dicono, il dalurino, si polverizzano finamente i semi di stramonio, si pongono in un recipiente di vetro, e vi si fanno bollire durante un'ora con nove volte il loro peso di alcool e diluito ; poi si feltra il liquore mentre è caldo, si aggiunge una piccola quantità di magnesia pura in ragione di una mezza oncia per ogni libbra di semi impiegati, e vi si lascia per ventiquattrore, agitando di quando in quando il miscuglio; in capo a questo tempo si separali precipitato, che si tratta coll'alcoolebollente; si scolora jl liquore col carbone animale, e dopo di averlo feltrato si evapora fino a tanto che sia ridotto alla metà', questo, abbandonato all'evapoiazione spontanea in un recipiente di porcellana, depone la daturina cristallizzata, che si purifica con ripetute cristallizzazioni nell'alcoole.
      La daturina cristallizza dalla sua soluzione nell'alcoole acquoso nella forma di prismi incolori, brillanti, aggruppati in fascetti. È inodora quando è pura; il suo sapore è alquanto amaro e successivamente acre come quello del tabacco; la sua azione è talmente venefica, che basta un ottavo di gì ano per uccidere un passero nello spazio di tre ore.
      La daturina è molto solubile nell'alcoole, meno nell'etere, poco nell'acqua. Si discioglie in 280 parti d'acqua fredda ed in 72 d'acqua bollente; la soluzione nell'acqua calda s'intorbida col raffreddamento ed abbandona la daturina allo stato di una massa untuosa che non cristallizza se non qualche tempodopo di essersi deposta. L'acqua aggiunta alla soluzione alcoolica depone la daturina allo stato cristallizzato.
      Sottoposta all'azione del fuoco, la daturina si fonde alla temperatura dell'acqua bollente, e si volatilizza quasi compiutamente ad una temperatura più elevata. Gli alcali acquosi la decompongono a caldo.
      Essa si unisce direttamente cogli acidi diluiti,con produzione di sali che cristallizzano facilmente e sono amari, acri, velenosi, molto solubili nell'acqua e nell'alcoole.
      La composizione della daturina non è ancora conosciuta.
      Trommsdorff ha trovato nella datura stramonium un altro principio, al quale ha dato il nome di Stra-monina (V.).
      DAOB Carlo (biogr.).— Rappresentante della nuova teologia speculativa tedesca, nato il 20 marzo 1765 a Cassel da poveri genitori, diè prova di buon'ora della sua inclinazione alle scienze, e le opere di Platone eccitarono in lui, nel Ginnasio della sua patria, un vivo bisogno di studii filosofici. Compiuti gli studii a Marburg, egli accettò la cattedra di filosofia nella scuola superiore di Hanau, cui scambiò nell'istesso anno con una cattedra ordinaria di teologia in Ei-delberga, nella quale durò fino alla morte, seguita il 22 novembre 1836. Le opere di Daub sono importanti per le attinenze fra la filosofia e la teologia, perchè riflettesi in esse l'influenza esercitata sulla teologia dal cambiamento dei nuovi sistemi filosofici dopo Kant. I suoi scritti primitivi, come il Lehrbuch der Kutechetik (Eideiberga 1801), sono ancora informati dal criticismo kantiano. Ma a breve andare ei fu signoreggiato dalla filosofia dell'identità di Schelling, e sotto la sua influenza ebbe origine la esposizione della dogmatica sotto il titolo di Theolo-gumena (Eidelb. 1806), in un con le Vorlesungen Bpiegative negli Hcidelberger Studien (1808). L'elemento mistico mauifestossi fortemente nella sua opera Judas Ischarioth oder Betrachtungen iiber das Uòse in Verhdltnisse tsum Guien (Eidelb. 1816) ; ma dopoché Hegel fu chiamato ad Eidelberga, la dialettica hegeliana respinse quest'elemento mistico, e Daub divenne un rappresentante influente della scuola hegeliana, allora non ancora alle rotte con la teologia. La sua opera principale in questo dominio fu : Die dogmatisclie Thtologie jctziger Zett oder die Selbstsucht in der Wissenschaft des Glaubens (ivi 1833). Dopo la morte di Daub, Marheineke e Dit-tenberger pubblicai ono una raccolta delle sue Theo-loffisehen und philosophischen Vorlesungen (Berlino 1838-44, in 7 voi.).
      Vedi Rosenkranz, Erinnerungen an Karl Daub (Berlino 1837) e la bella e vivente caratteristica di Daub nelle KaraJcteristi/cen und Kritxken di Strauts (Lipsia 1839).
      DAUBENTON Luigi Giammaria (biogr.). — Naturalista e anatomico, o piuttosto zootomico francese, nato a Montbar nella Borgogna nel 1716. Prese la laurea in medicina a Reims e si diede ad esercitarl a in patria; ma Buffon, suo compatriota ed antico compagno, nominato intendente del giardino del re, nel 1742 lo volle seco come collaboratore per le ricerche anatomiche di cui abbisognavano i suoi studii, e che per debolezza di vista non poteva fare * glit^ooQie


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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