Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DEBURE GUGLIELMO FRANCESCO
      — DECA E DECADElavori letterarii. Nel 1758 fu sostituito al marchese di Caumont nell'Accademia delle belle lettere. Alcuni causidici gli avevano inimicato Voltaire, il quale adoperò con ogni sua possa per allontanarlo dall'Accademia francese, a cui parecchie volte si presentò. Il presidente De Brosse morì in un viaggio che fece a Parigi il dì 7 maggio 1777. Seco portò il rammarico di tutti quei che lo conobbero; sì gradito era nella società per la giocondità e vivacità del suo spirito, come distinto tra i dotti per la varietà ed estensione del suo sapere. Il suo elogio, recitato nell'Accademia di Digione dal dott. Maret, si trova nel Necrologo del 1778. Oltre le opere di cui abbiamo parlato, esistono altresì di De Brosse parecchie memorie e dissertazioni inserite nella raccolta dell'Accademia delle iscrizioni ed in quella dell'Accademia di Digione. Fece un gran numero d'articoli del Dizionario enciclopedico intorno alla grammatica generale, all'arte etimologica, alla musica teorica, ecc,; lasciò molti manoscritti, perduti durante la rivoluzione; il più considerabile era intitolato Saggio sulla storia dei tempi incerti e favolosi, sino alla presa di Babilonia, fatta da Dar ah, figlio di Ghustasp; quest'opera doveva formare 2 volumi in-4°. Vennero pubblicate a Parigi nell'anno vili alcune Lettere storiche e critiche, scritte dal presidente De Brosse nel corso del suo viaggio in Italia (3 voi. in-8°). La sua famiglia reclamò contro la pubblicazione di un carteggio che non era destinato pel pubblico.
      DEBURE Guglielmo Francesco (biogr.). — Bibliografo, nato a Parigi nel 1731, morto il 15gennajo 1782, esercitò degnamente la professione di librajo trasmessagli da suo padre e dal nonno, e rese, segnalati servizii alla scienza de' libri, compilando per primo un catalogo ragionato delle opere rare e delle edizioni preziose. All'età di ventiquattro anni pubblicò un libriccino intitolato Museum typo-gruphicum, e nel 1763 il primo volume della sua BiOliogruphie instructive, ou Traité de la connais-sancr drs livresrares et singuliers, di cui il settimo ed ultimo volume vide la luce nel 1768. Quest'opera è naturalmente antiquata oggigiorno che la bibliografia ha fatto si grandi progressi : ma al tempo in cui venne in luce essa era affatto nuova, sommamente utile, e puossi consultare tuttavia con profitto. Debure fu incaricato della vendita delle più ricche biblioteche poste all'incanto in Parigi durante il secolo xviii, e nel 1769 pubblicò il Catalogne des livres de Gaignat, in 2 volumi, che servono di complemento alla Bibliographie instructive, e contengono l'inventario d'una ricca raccolta di libri preziosi. Merita anche menzione il Catalogne des hvres de M. Girardot de Préfond (Parigi 1757).
      DEBURE (11 maggiore) Guglielmo (biogr.). — Morto nel 1*20, cugino germano e socio del precedente, pubblicò, nel 1783, il Catalogne des livres du due de La Vallière (parte la, 3 voi.), la raccolta più vasta che sia mai stata fatta. La vendita raddusse 465,000 franchi, e in forza del rincarimento che provarono opere siffatte, questa biblioteca, venduta al dì d'oggi, produrrebbe milioni. Guglielmo Debure aveva sposato una sorella d'Ambrogio Didot il maggiore, ed ebbe per socii, indi per successoridue figli, che mantennero la sua riputazione onorevole. Durante i primi venticinque anni del secolo le vendite principali de' libri prez'osi furono loro affidate, e i cataloghi che compilarono testimoniano della loro perfetta conoscenza della bibliografia. I signori Debure segnalaronsi inoltre come editori, e pubblicarono opere importanti, monumenti durevoli dell'erudizione francese, fra' quali basti citare i lavori di Silvestro di Sacy sulla lingua araba e il Catalogne des livres sur velin, in 7 volumi, compilato da Van Praet, conservatore di quell'immensa Biblioteca nazionale, di cui i Debure erano librai titolari. Nel 1834 ritiraronsi dagli affari, vendendo il loro fondo considerevole. J. J. Debure seniore morì il 15 gennajo 1853 in età di 88 anni, lasciando un'eletta raccolta di libri preziosi, di cui la vendita, fatta nel dicembre 1853, produsse l'egregia somma di 140,700 franchi. Debure aveva inoltre fatto una raccolta di sessantacinque mila ritratti, la quale fu comperata per intiero per conto del gabinetto delle stampe della Biblioteca nazionale.
      Vedi l'articolo di J. de Sacy nel Journal des Débats (novembre 1853), ristampato nel BuUetin du bibliophile — Moniteur universel (1820) — No-tice, in capo al catalogo della vendita della biblioteca di Debure (Parigi 1853).
      DE BUS Cesare (biogr.). — Istitutore francese, nato a Cavaillon il 3 febbrajo 1544, morto in Avignone il 15 aprile 1607, dopo una gioventù scioperata, vestì a trent'anni l'abito ecclesiastico, e consecrossi intieramente all'istruzione dei fanciulli e del popolo. Nel 1592 ei fondò nella piccola città De l'Isle, nella contea di Venaissin, la Congregazione della dottrina cristiana, approvata da Clemente Vili, e, quantunque colpito di cecità nell'ultimo anno della sua vita, non cessò di dirigere il suo istituto fino alla morte. E popolo lo ebbe per santo. Egli istituì altresì, sotto il nome di Fi Ile 8 de la doctrtne chré-tienne, una congregazione femminile, che durò sino alla rivoluzione. Abbiamo di lui Instructions (Parigi 1666, 5 voi.).
      Vedi Beauvais, Hi st. de la vie de César de Bus (Parigi 1645).
      DECA (bot.). — Voce greca (Stxot) adoperata per esprimere che le parti indicate colla parola ad essa unita sono in numero di dieci. Cosi decapetalus, decnphyllus, decaspermus significano a dieci petali, a dieci foglie, a dieci semi, ecc.
      DECA e DECADE (poligr.). — Questo vocabolo greco è da alcuni scrittori impiegato in senso generale pel numero dieci, e per un'enumerazione di dieci in dieci ; ma è più specialmente usato parlando della Storia romana di Tito Livio, ogni divisione della quale consiste di dieci libri, ossia decadi, o, come più comunemente scrivesi dagl'Italiani, deche.
      Diedesi anche il nome di decadi alle tre parti, di dieci giorni ciascuna, in cui fu diviso il mese nel calendario della rivoluzione francese per tener luogo di settimana (V. Calendario).
      Nel Sistema metrico decimale (V.) di pesi e misure deca accresce di dieci il valore delle designazioni ; quindi decagramma vale dieci grammi, decalitro dieci litri, decametro dieci metri, ecc.
      Trovasi pure dato il nome di deca ad una stanza
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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