Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
DECORAZIONE
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del suo edifizio in modo che naturalmente corrispondano alla decorazione con cui lo vuole abbellire, e la decorazione non apparisca oziosa, ma necessaria, e come uno degli elementi della fabbrica, formante con essa un tutto omogeneo e spirante in ogni parte accordo ed armonia. Quantunque ordinariamente si creda che tutta l'architettura consista negli ordini greci, e questi siano nelle accademie i primi studii di chi vuol divenire architetto, tuttavia si debbono considerare come mezzi di decorazione ; e sono veramente le più belle decorazioni che si possano immaginare, perchè essendo un'imitazione della primitiva capanna o delle prime costruzioni di legname, conservano un fondo di vero, nel che consiste la massima parte del bello; e ridotte dal genio e dal gusto dei Greci a regole costanti, dedotte dall'esperienza e fondate sull'effetto che producevano, non si possono ormai variare se non peggiorando.
Non si deve però intendere pedantescamente l'uso degli ordini greci, anzi conviene usarne con molta sagacità, perchè essendo essi stabiliti per l'architettura architravata od a soffitto, non si possono applicare senza modificazioni all'architettura a volta. È bensì vero che le colonne degli ordini greci possono essere impiegate rigorosamente tanto a reggere gli archi, quanto a sostenere gli architravi; ma quando sono veramente poste a sostegno delle arcate, la trabeazione non conserva più nessun carattere dell'imitazione primitiva, perchè la volta fa vedere immediatamente che la costruzione non è di legno, e quindi che ogni imitazione del legno è fuori di luogo. Perciò i Romani, che tanto modificarono l'architettura greca coll'introduzione della vòlta, quando impiegarono gli ordini a decorare l'esterno degli edifizii, pare che contale decorazione volessero indicare una grande ossatura di legname formante l'insieme della fabbrica, empiuta da una struttura murale più sottile addossata alle colonne, lasciando negl'in-tercolonnii le necessarie aperture ad arco o architrave. Altre combinazioni più complicate e più o meno licenziose s'introdussero a decorare l'architettura, come sono i piedistalli, le balaustrate, le colonnette reggenti i cappelli delle finestre e delle porte (i quali cappelli spesse volte si fecero a frontoni e furono retti anche da mensole), gli attici sopra le cornici superiori dell'edificio per nascondere il tetto o per dargli una elevazione conveniente. Questo genere di decorazione e tutte le accennate convenzioni sono così universalmente accettate e poste in uso,, che si considerano come parte integrante dell'architettura ; nè vengono considerati altrimente gl'intagli nelle basi e nei capitelli e in tutte le modanature delle cornici e dei fregi adottati come convenzioni architettoniche : tali sono gli ovoli, i dentelli, i fusaroli, i cordoni, i tori di foglie, reticolati, rudentati e simili ; le foglie di ulivo e di acanto del capitello corintio.
Negli edifizii antichi si usarono talvolta le membrature in bronzo fuso arricchite d'intagli, e negli scavi fatti, non sono molti anni, a Brescia per dissotterrare un antico tempio, si trovarono molti pezzi di simili membrature in bronzo che evidentemente erano applicate alle cornici a maggior decoro del-l'edifizio. Quando la scultura ornamentale o figurataimpiegasi fuori delle membrature o delle parti architettoniche per mero abbellimento dell'edilìzio, che potrebbe essere abbastanza adorno senza il concorso di essa, allora più particolarmente dicesi scultura di decorazione. A questa specie appartengono gl'intagli agli stipiti delle porte e delle finestre, le chiavi degli archi variamente lavorate, le figure o simboli allegorici e gli emblemi nei pennacchi, le figure istoriate nei fregi, nelle fascie e nei timpani, le statue nelle nicchie, sopra le balaustrate, sugli attici o sui frontoni a coronamento degli edifizii, i bassirilievi isolati in apposite inquadrature o disposti a fascie sulle pareti.
Altri oggetti di decorazione architettonica esteriore sono, nelle piazze, nelle vie, nei cortili dei palagi e nei pubblici passeggi, le fontane, i gruppi di statue, le colonne e gli obelischi. Nel cortile del palazzo ducale di Venezia, per esempio, i parapetti delle due cisterne in bronzo fuso a magnifiche sculture formano una bellissima decorazione. In questo genere l'artista ha tutto l'agio di sfoggiare le ricchezze dell'arte sua e l'eccellenza dell'ingegno, essendogli permessa qualunque invenzione, purché sia in accordo colla cosa da decorare e conveniente allo scopo.
Molti monumenti greci anche nell'Italia conservano ancora evidenti tracce di pittura o coloritura impiegata pure all'esterno per decorare le parti architettoniche : ora prevale l'uso, massime negli edifizii di pietra, di lasciarne apparente il color naturale per mostrare la ricchezza dei materiali e la precisione dell'apparecchio. Ma la pittura è chiamata specialmente a decorare l'interno degli edifiaii, sia con finte architetture, sia con ornamenti a colori od a chiaroscuro, sia finalmente con quadri disposti sopra le pareti ad imitazione di bassirilievi, di stucchi e simili.
Non si finirebbe cosi presto quando si volesse anche semplicemente accennare di quanto sussidio alla decorazione architettonica possa essere la pittura , e quali precetti in ciò seguissero i sommi maestri; ma per avere una sufficiente idea dei mezzi che adoperarono i migliori, chi volesse addentrarsi meglio in questo argomento potrà consultare, quanto allo stile ed alla composizione dell'ornato propriamente detto, le opere dell'Albertolli e del Vaccani, per le finte architetture e prospettive le invenzioni del Bibiena, e per la pittura figurata le opere di Raffaello.
DECORAZIONE (arald.). — Questa parola, che nel suo senso politico ci è venuta di Francia e non ha presso di noi altra sanzione fuorché quella dell'uso di non molti anni, si applica in generale alle distinzioni che si danno al merito tanto civile quanto militare. Instituire segni esteriori i quali, senz'alcuu valore intrinseco, impongono a coloro che ne sono rivestiti la necessità di comportarsi con decoro in faccia al pubblico e di non ismentire la loro passata condotta, nello stesso tempo che inspirano agli altri il desiderio di camminare sulle loro tracce; creare, per cosi dire, un'aristocrazia di virtù e d'ingegno ; tale fu in origine lo scopo generale delle decorazioni politiche. Questo risultamento si ottiene coi mezzi più semplici. Una corona d'alloro o di quercia, una forma particolare di abito, un posto
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