Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DEGREGORI GASPARE ANTONIO — DEL E SEMIDEI
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      principii. In Russia però l'ufficiale può essere condannato a perdere il suo grado ed a servire qual semplice soldato o per sentenza del tribunale militare, o per decisione imperiale, e le condanne sono di diverse maniere, con perdita o no di nobiltà, con isperanza o no di riammessione. Queste punizioni soglionsi infliggere per delitti politici, per duelli, per disubbidienza, ecc.
      La degradazione presso di noi esclude per sempre dall'onore di servire nelle regie truppe ; e l'ufficiale destituito rimane inabilitato a qualsivoglia ulteriore servigio od impiego, e cessando di appartenere a qualunque Ordine del regno, viene spogliato della sua decorazione.
      DEGREGORI Gaspare Antonio [biogr.). — Patrizio vercellese, nato in Crescentino 1' 11 agosto 1768 ; morì a Torino il 12 settembre 1846. Studiò nel collegio delle Provincie, e nel 1801 fu creato sottoprefetto del circondario di Lanzo, che durò soli quattro mesi, nei quali però ebbe compilata la Statistique de Varrond. de Lanzo, dép. du Po (Torino 1802). Sostenne varii carichi, fra' quali quello di deputato al Corpo legislativo ; ma nel 1811 fu mandato a Roma presidente di Camera nella Corte imperiale, e vi stette finché le armi di Murat invasero la città. Nominato dalla Ristorazione francese presidente onorario della Corte reale di Aix, vi prese domicilio politico, sendo stato da Luigi XVIII naturalizzato francese ed incaricato di ricuperare in Italia alcuni crediti verso il tesoro di Francia intorno al 1824. Il suo gran merito viengli dalle opere pubblicate ; appartengono alle legali : Forinole degli atti giudiziarii ecc. (Torino 1802); Forinole degli atti dei consigli di famiglia ecc. (Asti 1806) ì Pratica criminale ecc. (Roma 1812); Pro jet de Code pénal universel, suivi du systèrne péniten-tiaire (Parigi 1832). Molto più rilevante lavoro fu la Storia della vercellese letteratura ed arti (Torino 1819-24) in quattro volumi con incisioni, che, sebbene difetti di fine critica, pure è preziosa per il gran numero di notizie. Debbono inoltre registrarsi: Necrologia dei tre piemontesi illustri, Bodoni, De-ninae Lagrangia, morti nel 1813 (Vercelli); Vita del cav. Ipp. Durandi (Torino 1817) ; De la culture du riz etc. (ivi 1818); De la culture du mais (Parigi 1829).
      Il Degregori deve la sua fama letteraria ai lunghi studii fatti per rivendicare all'Italia e particolarmente a Vercelli la gloria di aver dato la luce all'autore dell' Imitazione di G. C. Propugnò la causa del Gersenio prima nella Storia della vercellese letteratura, poi nel libro Mémoire sur le véri-table auteur de Vlmitation deJ.-C. (Parigi 1829), Avendo trovato a Parigi nel 1830 un antichissimo codice già pertinente agli Avogadri di Cerrione, stato trasportato in Francia dopo la soppressione, riconosciuto del 1300, che giovava a schiarire il proprio assunto, pubblicolio sotto il titolo: Codex de Advocatis seeculi XIII cum notis etc., editio princfjps ad centum exemplaria (Parigi 1833). Poi ne rifece più corretta ed annotata edizione, cui soggiunse versioni letterali in francese nel suddetto anno, ed in italiano nel 1835, e di nuovo nel 1846 a Torino. Il prezioso manoscritto fu, il 30 settembre 18^6, da essolui donato al Capitolo vercellese e de-
      positato nell'archivio della basilica eusebiana. Nè a ciò soddisfatto, volle dettare una nuova opera sull'argomento prediletto, che titolò: Histoire du livre de Vlmitation de J.-C. et de son véritable auteur (Parigi 1843, 2 volumi). Al predetto Capitolo donò inoltre tutti i manoscritti e le 50 e più differenti edizioni della Imitazione in appoggio al suddetto codice de Advocatis, non che i codici antichi in pergamena della sua biblioteca. Oltre a ciò, fondò nello spedale di Vercelli un posto da incurabile per un povero di Crescentino ; della propria libreria volle se ne istituisse una in patria da appellarsi Gregoriana, assegnando al bibliotecario, che dovea insegnar rettorica, lo stipendio di 1400 lire oltre l'alloggio. Il dotto e benemerito patrizio fu tumulato nella cappella gentilizia in San Gennario presso Crescentino, ove leggesi la seguente iscrizione: Del consorte dilettissimo — Gaspare Degregori Crescen-tinese — Presidente e Cavaliere — Che rivendicava al vercellese abate Gersen — Il libro dell'Imitazione di Cristo — Dotto GiureconsultoMagistrato integerrimo in tempi diffìcili — Assunto tigli eterni riposi il 12 settembre 1846 — Dopo 78 anni di terrena vita — Qui depose la spoglia mortale — Teresa Valpredu — Dolentissima.
      Chi ami conoscere tutta la serietà degli studii del Degregori intorno alle ricerche riguardanti il Gersen, leggane l'articolo inserito nelle Notizie biografiche di Vercellesi illustri per Carlo Dioni-80tti (Biella 1862, a pag. 64) ; ed inoltre VAppen dice, in calce al detto volume, titolata Del vero autore dell'Imitazione di G. <7., nella quale, con somma urbanità del pari che con potenza di allegare, sbratta i meschini e claudicanti sofismi di monsignor Malon contro il Gersen a favore del Kempis.
      DEHN Slgifredo Guglielmo (biogr.). — Celebre teoretico musicale, nato il 26 febbrajo 1799 in Altona, morto il 12 aprile 1858, studiò legge a Lipsia, coltivando in pari tempo la musica, finché nel 1824 pose ferma stanza a Berlino, consecrandosi intieramente alle discipline musicali sotto il compositore Bernardo Klein. Quantunque peritissimo nel suono di molti strumenti, in ispecie del violoncello, Dehn diè opera principalmente allo studio della teoria, storia e letteratura della musica, ed acquistassi a breve andare fama europea. Fra le sue edizioni di antiche composizioni musicali, meritano speciale menzione quella dei Sette salmi penitenziali di David per Orlando de Lassus, ed una ricca raccolta di musica antica dei secoli xvi e xvn in 12 fascicoli. Egli compose inoltre un pregevolissimo Insegnamento teorico pratico dell'armonia (Berlino 1840), ricco di molte notizie storiche : continuò il giornale musicale Cecilia, fondato da G. Weber, e pubblicò una traduzione, corredata di molte note, della No-tice biographique sur Roland de Lattre di Delmotte (Berlino 1837). Dehn fu maestro del compianto Glinka (V.), valente maestro di cappella a Pietro-borgo, e nella scienza musicale non aveva rivali che Botté de Torelmont a Parigi, Kiesewetter a Vienna, amendue defunti anch'essi, e il vecchio Fétis a Brusselle,
      DEI e SEMIDEI (mitol.). — L'uomo ignorante e selvaggio ha una innata tendenza a divinizzare, cioè
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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