Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DELINQUENTE — DELIQUESCENZAtiva, di architettura, di ornato o d'altro. Questa voce non porta precisamente con sè l'idea di opera artìstica, come la voce disegnare; ed ha nell'uso un più largo e generale significato, benché sovente altri se ne serva in luogo di quella. Di ciò che ha relazione all'arte del ben disegnare si parla sotto Disegno ; per quel che riguarda alla parte meccanica osserveremo qui alcune delle cose più importanti. E prima di tutto nel delineare debbesi conservare la purezza delle linee ossia la nettezza del tratto in guisa che vi si scorga quella giusta gradazione dal sottile, che rappresenta la parte luminosa, al tratto più largo, che segna le ombre, acciocché la composizione prenda carattere e dia conto esatto delle forme. La franchezza poi della mano, congiunta ad una certa finitezza, lontana dal ricercato e dalla trascuranza, dimostrano il valente disegnatore, il quale con poche linee messe a loro luogo e condotte accortamente ottiene il massimo effetto. I principianti e tutti coloro i quali con poca sollecitudine studiarono il vero, tengono un fare incerto e senza forza, che lascia travvedere l'irresoluzione dell'occhio e della mano ; e sovente quando si sforzano di essere accurati, ripetendo i tratti e cancellandoli, danno in quel certo fare che gli artisti volgarmente chiamano masticato.
      Molti tuttavia ai nostri giorni hanno trovato mezzo di ovviare a ciò, mettendosi sopra una strada assai più comoda, e per cui uon è necessario tanto studio di nudo e tanta fatica di esecuzione. Si avvezzano a trar pulite e nette le linee, a disegnare qualche testolina di forma avvenente, qualche volto di vecchio con barba e capelli scarmigliati e lunghi, e gran che se penano a delineare una mano. Vuoisi da loro una Madonna? Prendono il loro tipo di bellezza femminile, e disegnando quel volto, e socchiudendogli alquanto gli occhi ed abbassandogli la fronte, tiran poi giù un gran panno che ravvolge collo, braccia, torso, gambe e piedi ; tutto insomma, a meno che la necessità voglia lasciarle trasparire fra tanto involucro quattro ditucci che disegnano sottili sottili a guisa di quattro stecchi rotondati al torno. Vuoisi da loro un profeta, oppure un astrologo? Niuna o pochissima differenza vi pongono. La testaccia del loro tipo senile, rughe a profusione, e dal capo alle piante un gran panno; panno e non altro, senza indicazione alcuua di membra, come se fosse stato gittato là sopra un tronco informe. Ma le pieghe di questo sono segnate nettamente, le barbe piumose, i capelli filati, e quel poco che vi si vede di volto è tratteggiato, non diremo con accorgimento, ma con una certa accuratezza che può per un momento sedurre, e che i non intelligenti di disegno il più delle volte chiamano buon gusto. Questa maniera di delineare, facile perchè richiede poche cognizioni per chi inventa e per chi copia, venutaci di Francia, sedusse molti col suo prestigio, e si appigliò specialmente ai dilettanti. Facciamo voti che non passi, come colà, agli artisti.
      DELINQOENTE (giurispr.). — È colui che commette od ha già commesso qualche delitto. Questa parola viene dal latino delinquere. Fra i delinquenti si distinguono gli accessorii ed i principali; i primi sono quelli che s'incaricano di atti cooperativi aldelitto, tranne quelli di consumazione; i secondi sono quelli che s'incaricano degli atti della consumazione medesima. Tra i delinquenti accessorii si distinguono quelli che diventano tali col commettere e quelli che divengono tali coWomettere; i primi si dividono in delinquenti accessorii prima,in tempo, e dopo il delitto (V. Delitto).
      DELIO (in lat. Delitim, in gr. Ar,Xtov) (geogr. e stor. ant.). — Piccolo luogo ma in grande onore fra gli antichi Greci per un famoso tempio di Apollo, al lido del mare, nel territorio di Tanagra nella Beozia, e a due chilometri circa dal territorio di Oropo. Cotesto tempio, che trasse il suo nome dall'isola di Delo, viene descritto da Livio (xxxv, 51) come sopreminente al mare e distante otto chilometri da Tanagra, al punto ove il passaggio alle parti più vicine dell'Eubea (odierno Negroponte) è minore di sette chilometri. Strabone parla anch'egli (ix, p. 403) di Delio come tempio di Apollo e piccola città (7roX(/vtov, cittadina) dei Tanagrei, distante 40 stadii ossia 7 chilom. e '/5 da Aulide, celebre negli ellenici fasti fin dalla più remota antichità. Nè meno celebre diventò pur Delio per gli storici avvenimenti, dappoiché nell'anno 424 av. Cr., anno ottavo della guerra peloponnesiaca, gli Ateniesi vi furono pienamente sconfitti dai Beoti. Ed eccone il come : Ippo-crate, comandante ateniese, aveva occupato il tempio e convertitolo in fortezza con alcuni provvisorii lavori, e lasciatavi una guarnigione, si era già messo in marcia per ritornare negl'Attica, ed aveva di già raggiunto il territorio di Oropo, alla d stanza di 2 chilometri da Delio, quand'ecco farsigli incontro l'esercito beozio per tagliargli la ritirata. Si appiccò fra i contendenti una gagliarda battaglia, e gli Ateniesi furono sconfitti con gravi perdite, e diciassette giorni dopo questo fatto guerresco i Beoti ripigliarono il tempio (Thuc., iv, 90;. Fra i combattenti ateniesi in questa battaglia si trovò anche il filosofo Socrate, come oplite o soldato di greve armatura, e fu detto da alcuni che abbia salvata la vita al suo diletto discepolo Senofonte (Strab., ix, p. 4U3; Diog. Laert. n, 22), mentre altri attestano ch'egli stesso fu protetto nella ritirata dal valoroso Alcibiade, militante nella cavalleria (Plut., Ale.,!). Più tai di anche un distaccamento di guerrieri romani fu sbaragliato a Delio, e ciò fu nel 192 av. Cr., per opera dei soldati di Antioco (Liv., xxxv, 51 ; Strab., vii/, p. 368 ; Paus., ix, 20, § 1; Ptol., in, 15, § 20 ; Liv., xxxi, 45).
      Il villaggio moderno Dilissi, che prese certamente il suo nome da Delio, è alla stessa piccola distanza dal mare ; ma dalla citazione di Livio chiaro apparisce che il tempio era sulla spiaggia, e quindi il villaggio or nominato può benissimo, giusta l'avviso di Leake, coprire l'area dell'antica piccola città di Delio, di cui rimangono pochissimi avanzi.
      Vedi Leake, Northern Greece (voi. ii, p. 449).
      DELIQUESCENZA (chim.). — Fenomeno offerto da certi corpi, il quale consiste nel passaggio dei medesimi dallo stato solido allo stato liquido, mediante l'assorbimento dell'acqua contenuta nell'atmosfera.
      Tutti i sali solubili sono, generalmente parlando, deliquescenti in un'aria satura di umidità; cosi il carbonato di soda, il fosfato di soda, ecc. non tardano
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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