Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DELTAnome a quella parte dell'Egitto inferiore, che essendo compresa fra i due principali rami del Nilo ed il mare, presentavasi in forma triangolare, alquanto simile alla loro lettera A (Y. Egitto). Lo stesso nome venne di poi esteso a tutti quei tratti di terreni d'alluvione che sono alle foci de' grandi fiumi, i quali, come il Nilo, si scaricano nel mare con due o più rami divergenti, quantunque gli spazii abbracciati da questi rami e dalla linea del mare abbiano in molti casi assai poco della detta figura triangolare.
      Delle varie circostanze che contribuiscono alla formazione di un delta, due sono essenziali: in primo luogo, il fiume nella parte inferiore del suo corso deve allargarsi e diffondersi abbastanza perchè il moto delle sue acque sia notabilmente rallentato; in secondo luogo, esso dev'essere o abitualmente o periodicamente carico di materia che deposita quando n'è diminuita la celerità o frenato il corso.
      Il processo della formazione varia in casi diversi, e noi ci ristringeremo ai più generali.
      Allorché in seguito a pioggie dirotte ne' paesi tropicali, od a scioglimento subitaneo di nevi ne' climi più settentrionali, i fiumi ingrossano soverchiamente e rapidamente, le loro sponde non potendoli più contenere, allagano i siti bassi presso le foci per un tratto più o meno esteso. Le acque allargatesi in tal modo scemano di rapidità e quindi depositano la materia di cui sono cariche. Cotale sedimento, comecché copra tutta la superficie inondata, non lascia in tutte le parti uno strato eguale. Ogni deviazione che la terra inondata fa dal piano orizzontale produce nella massa moventesi dell'acqua una corrente particolare che vi corrisponde. Ogni albero, ogni monticello, ogni pietra od altro intoppo cagiona un vortice, e il risultamento naturale di queste varie correnti e di questi vortici è di distribuire disugualmente il sedimento sopra il fondo. Quando le acque cominciano a decrescere, alcune porzioni di terra rimangono scoperte prima delle altre, formando, per cosi dire, altrettante isolette. L'acqua continuando a scorrer via fra esse, fa vie-maggiormente profonde le cavità, in guisa che, cessata interamente l'inondazione, tutto lo spazio è più diseguale di prima e intersecato da numerose tracce di futuri canali. Le inondazioni susseguenti aumentano l'effetto, finché, in progresso di tempo, le parti più alte si trovano così elevate e i canali frapposti così profondamente scavati, che questi costituiscono rami permanenti del fiume e ne è formato un delta. Contuttociò per la formazione di un delta non è sempre necessaria un'inondazione. Se l'imboccatura del fiume è grande, può quello formarsi mediante un altro processo. Così quando il fiume è carico di mota e di sabbia, si osserva che il mezzo del fiume è la parte che più ne abbonda, perchè quivi maggiore è la rapidità; e perciò, quando scema cotesta rapidità, come avviene di necessità nel giungere all'ampia foce, si forma un deposito centrale che col tempo s'inalza al dissopra della superficie e fassi isola, dividendo il fiume in due rami. Ogni inondazione susseguente porta un nuovo tributo all'isola, che cresce verso il mare ; giacché mentre la punta superiore è corrosa dall'urto della corrente principale, avvi un'acqua morta immedia-
      tamente dinanzi alla parte inferiore, dove si deposita del continuo nuovo sedimento. Nè l'isola cresce soltanto in lunghezza, ma acquista eziandio larghezza, giacché i due rami delle correnti divergono sempre più a mano a mano che si avanzano. Quindi è che l'isola sorta dall'alluvione acquista una certa forma triangolare. Se il fiume è grande, i rami laterali saranno disposti a formare ciascuno un delta minore nella guisa che fece la corrente principale. Raro è però che un delta si formi sopra coste soggette a maree, ma ciò quasi sempre s'incontra alle foci de' fiumi che sboccano in laghi o mari senza flusso e riflusso. 1 numerosi banchi che sono all'imboccatura del Tamigi, per es., sorgerebbero ben presto in tante isole le quali formerebbero un delta, se non vi si opponesse l'effetto della marea.
      In alcuni casi un delta deve la sua formazione quasi del tutto alla natura e direzione delle correnti dell'oceano, alla forma e alla natura del suo letto presso le foci dei fiumi, ai venti predominanti, alle maree, ecc. In quasi tutti i casi queste circostanze ne modificano grandemente la forma, l'estensione e la natura. Alcuni sono assai estesi ; altri sono sterili; altri, al contrario, molto fertili, come quello del Nilo; alcuni densamente boscosi, come il delta del Gange; altri paludosi,come quello del Mississippi, ecc. Quanto ai rami che gli abbracciano od intersecano, evvi pure una gran varietà così rispetto al loro numero totale, come al numero ed alla situazione dei navigabili. Talvolta i due rami esterni, ossieno deltoidi del fiume, sono i più grandi ; tal altra un solo è navigabile, e questo può accadere nel mezzo o nell'uno dei lati, e talvolta molti sono navigabili; così lo sbocco del Volga ha sessantacinque canali, otto dei quali sono navigabili ; l'Orenoco ne ha cinquanta, di cui sette navigabili. J1 Danubio ha cinque foci navigabili, e il Nilo presentemente ne ha due sole.
      Un delta non solamente si forma alle foci dei fiumi che sboccano nel mare o nei laghi, ma talvolta eziandio al confluente delle correnti tributarie, come si scorge in molti fiumi dell'America. Tali sono il Rio Bianco e il Rio Jupura che entrano rispettivamente con gran numero di rami nel Rio Negro e nel Maranon o fiume delle Amazzoni. Yi ha tal delta che è ancora in via di formazione; altri già sparirono per varie cause, e tutti vanno più o meno soggetti a varie modificazioni. I principali dell'Europa sono quelli del Rodano, del Danubio e del Po. Molti altri fiumi però ne formano, come l'Ebro, la Vistola, la Neva, la Dwina, il Don, ecc. Il delta del Reno è stato, si può dire, cancellato dall'irruzione dello Zuyderzee, benché l'Olanda tutta sia una formazione d'isole deltoidi, create dai rami nel Reno, della Mosa e della Sclielda.
      Nell'Asia sono tra i principali il delta del Gange e quelli dell'Indo, dell'lrawaddy, dell'Eufrate e dell'Ural.
      Il Volga, prima di entrare nel Caspio, si parte, come dicemmo, in moltissimi rami ; ma lo spazio che questi comprendono, rigorosamente parlando, ha pochissima rassomiglianza con un delta.
      Nell'Africa il Nilo e il Niger, e nell'America il Mississippi e l'Orenoco sono [i principali fiumi che abbiano formato alluvioni di questo genere.
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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