Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DEMETRIO II — DEMETRIO II NICATORE 0 NICÀNORETebe. L'anno appresso Demetrio riportò una grande vittoria navale sopra Tolomeo, e conquistò l'isola di Cipro, per cui Antigono, di lui padre, assunse il titolo di re. Nel 304 Demetrio cinse d'assedio Rodi ; ma quantunque facesse prova di molto ingegno nel-l'inventare nuove e straordinarie macchine per la presa della città, non gli venne fatto di espugnarla, anzi l'anno appresso fece lega coi Rodii contro tutti, eccetto Tolomeo. Tornò quindi in Grecia, costrinse Cassandre a levar l'assedio d'Atene e lo inseguì fino alle Termopile. Prese poi Sicione per sorpresa, e quindi Corinto ed Argo, dove tolse in moglie Dei-damia, sorella di Pirro re d'Epiro. Cassandre bramava far la pace ; ma Antigono si mostrò così poco moderato, che gli altri successori di Alessandro, temendone l'ambizione, s'indussero ad unirsi contro di esso. Antigono scontrò i suoi nemici ad Ipso nella Frigia e cadde in battaglia. Demetrio con 9000 uomini si salvò ad Efeso, donde passò alle Cicladi, e, veggendosi escluso da Atene, fece vela pel Cherso-neso. Mentre quivi stava devastando le terre di Lisimaco, Seleuco mandò a chiedergli in moglie la figliuola Stratonice, ch'egli di buon grado gli concesse. Nel 209 pose assedio ad Atene, ch'era signoreggiata dal tiranno Laeare. La città si arrese incontanente e fu trattata con grande benignità dal conquistatore. La contesa di Alessandro e di Antipatro, i due figliuoli di Cassandre, gli porse il destro d'impadronirsi della Macedonia, il che gli venne agevolmente fatto dopo di aver posto a morte Alessandro, che lo aveva richiesto di ajuto contro il fratello (294 av. Cr.). Già padrone della maggior parte della Grecia, anelava di possederla tutta,
      Fig. 2042. — Medaglia di Demetrio I Poliorcete.
      Grandezza vera (argento, gr. 260 8/io)-
      onde mosse contro Tebe e la prese. Ma la sua popolarità andava scemando, e perciò fu agevole a Pirro TEpirota, le cui buone qualità gli avevano cattivato l'animo dei sudditi di Demetrio, di cacciarlo dal trono di Macedonia (387 avanti Cristo). Cadde poco appresso nelle mani del genero Seleuco, del quale aveva invaso il regno, e che lo tenne con onorevoli riguardi prigioniero sino alla sua morte, che seguì nel 283 av. Cristo. Questo famoso personaggio era così avvenente della persona, che gli scultori ed i pittori non riuscivano mai a ritrarne compiutamente la bellezza delle forme. Fu di costumi assai dissoluti ; e si vuole ch'egli siasi accorciata la vita con gli stravizii (Plut., Detti. ;Diod.,xxi).
      DEMETRIO II (biogr.). — Re di Macedonia, figlio di Antigono Gonata, succede al padre nel 239 avanti Cristo. Secondo Giustino (wvi, 2), egli erasi già segnalato per la sconfitta di Alessandro d'Epiro che aveva invaso il territorio paterno ; ma quest'asser-
      zione è rigettata giustamente da Droysen (Helle-nisrnus, ii, p. 214) e da Niebuhr (Kleine Schrifì., p. 228), a cagione dell'estrema giovinezza di lui Degli avvenimenti del suo regno, che durò dieci anni, ci sono giunte notizie sì scarse ed imperfette, che nacquero opinioni contrarie intorno il suo carattere e la sua capacità. Egli segui la politica del padre Antigono, coltivando le relazioni amichevoli coi tiranni delle varie città del Peloponneso contro la Lega Achea, e movendo guerra nello stesso tempo agli Etoli, i quali strinsero perciò alleanza con gli Achei. Noi nulla sappiamo dei particolari di questa guerra, la quale pare nascesse dal possesso dell'A-carnania ; ma quantunque Demetrio riportasse, a quanto si pare, alcuni successi, gli Etoli vantaggiarono al postutto durante il suo regno (Schom, Gesch. Griechenlands, p. 88). È fuori dubbio ch'ei fu sconfitto dai Dardanii, barbara tribù della frontiera N. O. della Macedonia, ma è incerto a qual periodo del suo regno abbiasi a riferire quest'avvenimento. Ei fu probabilmente sul principio di esso che Olimpia, vedova di Alessandro di Epiro, per procacciarsi il suo appoggio, gli diede in moglie la figlia Ftia, nonostante che si paja ch'ei nulla facesse per prevenire o vendicare la morte d'Olimpia e dei suoi due figli. Demetrio aveva sposato previamente Stratonice, figlia d'Antioco Sotero, la quale lo abbandonò, disgustata del suo secondo maritaggio con Ftia, e ritirossi in Siria.
      Vedi: Giustino (xxvim, 1) — Euseb. Arm. (r, p. 164) — Niebuhr, Kleine Sehriften (p. 255).
      DEMETRIO (stor. ant.). — Tre re di Siria conosconsi di questo nome.
      DEMETRIO I S0TERE (SALVATORE) (biogr.). — Re di Siria, figliuolo di Seleuco Filopatore, passò la giovinezza a Roma in qualità di ostaggio. Riuscì a fuggire, ajutato in parte dallo storico Polibio, e sali sul trono de'suoi antenati intorno al 161 av. Cristo. Guerreggiò con mal esito contro i Maccabei, che allora governavano la Giudea, e perì combattendo da valoroso contro Alessandro Baia, intorno al 150 av. Cristo.
      Fig. 2043. — Medaglia di Demetrio I Sotere.
      Grandezza vera (argento, gr. 256 8/io)-
      DEMETRIO II NICAT0RE o NICÀNORE (biogr.). — Fi-
      gliuolo del precedente. Mandato a Guido verso la fine del regno paterno, non cadde nelle mani dell'usurpatore Baia, e coll'ajuto del re d'Egitto, del quale aveva sposata la figliuola Cleopatra, s'impadronì ben presto del regno del padre. Siccome però poco dopo egli si diede alla mollezza e all'indolenza, abbandonando ai cortigiani la cura del governo, i suoi numerosi e potenti amici riuscirono a cacciarlo dal regno, ed egli rimase per qualche tempo nellot^iOOQLe


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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