Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
DEMETRIO III EUCAERO — DEMETRIO IV IVANOVITZ
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mani dei Parti, ai quali erasi attentato di muover guerra. In questa sua cattività sposò una figliuola di Mitridate re dei Parti, e la prima sua moglie Cleopatra si congiunse col fratello di lui Antioco, ch'era divenuto re della Siria durante la sua assenza, e cadde poi in battaglia contro i Parti. Prima di questo avvenimento, Fraate aveva posto Demetrio in libertà per mettere la divisione nel partito di suo fratello; ond'egli risali sul trono dopo la morte di Antioco. Ma non governò lo Stato meglio di quel che facesse prima della sua cattività, e ne fu nuovamente cacciato da un altro usurpatore, e trucidato, per ordine della stessa moglie Cleopatra, in un tempio di Tiro, dov'erosi rifuggito, l'anno 126 av. Cristo.
Fig. 2014. — Medaglia di Demetrio II Nicànore. Grandezza vera (argento, gr. 260 9/i0).
DEMETRIO III EDCAERO (biogr.). — Re di Siria, era il quarto figlio di Antioco Grifo e nipote di Demetrio II. Durante le guerre civili che tennero dietro alla morte d'Antioco Grifo, Demetrio fu collocato sul trono di Damasco o Celesiria coll'ajuto di Tolomeo Laturo, re di Cipro, e dopo la morte d'Antioco Eu-sebe, egli e suo fratello Filippo tennero per qualche tempo tutta la Siria (Giuseppe, Art/., xni, 13, § 4).
Gli Ebrei invocarono il suo ajuto contro la tirannide di Alessandro Gianneo; ma quantunque ei vincesse questo principe in battaglia campale, non seppe approfittare della vittoria e ritirossi a Beroe. La guerra scoppiò immediatamente fra lui e il fratello Filippo, e Stratone, governatore di Beroe, che favoreggiava Filippo, avendo ottenuto assistenza dagli Arabi e dai Parti, bloccò Demetrio nel suo campo, finché fu costretto dalla fame ad arrendersi a discrezione. Ei fu mandato prigione a Mitridate, re della Partia (Arsace IX), che lo tenne in cattività onorevole fino alla sua morte (Gius., Antxm, 14). Le medaglie di questo principe sono importanti, come quelle che pongono in sodo la cronologia del suo regno ; esse recano la data dal 218 al 224 dell'era dei Seleucidi (vale a dire 94-88 av. Cristo).
Vedi Eckhel (in, pp. 245-6).
DEMETRIO (biogr.). — Re della Battria, figlio di Eutidemo. Polibio riferisce («, 34) che quando An-
tioco il Grande invase i territorii d'Eutidemo, questi inviò il figlio Demetrio, allora giovinetto, a trattar col re sirio, il quale rimase sì soddisfatto delle sue belle maniere, che confermò Eutidemo nella sua sovranità e promise una delle sue figlie in moglie a Demetrio. Le altre notizie che possediamo di questo principe sono scarse e confuse, ma pare indubitato (nonostante l'opinione contraria di Bayer, Hist. regni Grmcorum Bactriani, p. 83) ch'ei succedè al padre sul trono della Battria, ove regnò almeno dieci anni. Strabone in ispecie lo annovera fra quei re battrii che fecero vaste conquiste nell'India settentrionale (Strab., ii, 11, § 1), mentre Giustino lo chiama per contro Bex Indorum, e narra com'ei movesse guerra ed assediasse Eucratide re della Battria. Mionnet (Suppl., voi. vili, p. 473) suggerisce che furonvi due Demetrii; uno figlio d'Eutidemo, l'altro re dell'India settentrionale; ma non pare necessario ricorrere a quest'ipotesi. La spiegazione più probabile si è che Eucratide si ribellò da Demetrio, mentre quest'ultimo era occupato nelle sue guerre nell'India, e fondò il proprio potere nella Battria propriamente detta o nelle provincie al nord dell'Indu-Kusc, mentre Demetrio conservava le contrade al mezzogiorno di questa barriera. Amendue questi principi possono per tal modo aver regnato contemporaneamente per lungo spazio di tempo (Wilson, Ariana, pp. 228-231 ; Lassen, Gesch. der Bactr. Ktìnige, p. 230). A questo Demetrio dobbiamo attribuire probabilmente la fondazione della città di Demetria in Arachosia, mentovata da Isidoro di Carace. La cronologia del suo regno, come quella di tutti i re battrii, è estremamente incerta; pare però ch'ei salisse sul trono fra il 190 e il 185 av. Cristo e regnasse venti o venticinque anni.
Vedi Wilson, Ariana (p. 231).
DEMETRIO (stor. mod.). — Cinque grandi principi o gran duchi di Russia hanno portato questo nome.
DEMETRIO I (biogr.). — Figlio del gran principe Alessandro Newski, visse, dopo la morte del padre, in continua guerra col fratello Andrea, finché, ora favoreggiato, ora avversato dalla fortuna, morì nel 1294.
DEMETRIO II (biogr.). — Figlio del gran principe Michele, impadronissi, dopo l'assassinio del padre, mercè l'aiuto dei Tartari, nel 1320, del principato di Nowgorod: ma detronizzato da Giorgio III, fu costretto a rifuggirsi appo i Tartari, e fu giustiziato nel 1325 dopo aver ucciso Giorgio III, ricoveratosi anch'egli, in seguito ad una rivoluzione, presso i Tartari.
DEMETRIO III (biogr). — Figlio di Costantino, eletto nel 1360 dai Tartari gran principe di Mosca, fu detronizzato nel 1363 e morì nel 1383.
DEMETRIO IV IVANOVITZ (biogr). — Soprannominato Donskoi o del Don, nipote d'Ivan la Borsa e figliuolo del debole Ivan Ivanovitz, granduca di Russia, avrebbe dovuto succedere a quest'ultimo sin dall'anno 1359 ; ma, non ostante l'anarchia che regnava allora a Sarai, il gran khan dei Tartari disponeva ancora di tutti i troni della Russia, che un gran numero di pretendenti disputavansi tra loro. Eranvi in quel tempo due gran khan del Kaptciah, e ciascuno dal suo canto impose un sovrano a Mosca. Demetrio Ivanovitz, di tredici anni, appena preseL^OOQle
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