Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
DEMONOMANIÀ — DE MORGAN AUGUSTO
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l'acqua piene di demoni che soprintendono agli elementi ed ai corpi; Tediamo che le pietre, i metalli e le piante sono sotto la loro influenza, e che le anime umane sono in loro potere, il che forma certamente un amplissimo regno di demoni ; ma ciò non presenta quel deciso dualismo o parallelismo che si troTa nel sistema di Zoroastro. E supponendo anche che la demonologia persico-caldaica ed egizia non siano derivate direttamente dalla medesima sorgente, esse si combinarono poscia insieme e ne formarono una noTella, che fu quella della Grecia, dove queste idee penetrarono da diverse parti, principalmente dall'Egitto, e furono sparse dagl'inni orfici e dai misteri, e coltiTate e propagate.
Una parte importante della demonologia è quella che si riferisce alle malattie mentali. — Era dottrina degli antichi Babilonesi che le infermità fossero determinate da spiriti maligni, i quali dall'aria passassero nel corpo umano, e lo tormentassero in vario modo. Dovere dell'esorcista era di espellere mercè d'incantesimi il maligno spirito (V. Lenor-mant, La magie chez les Chaldéens). Il concetto superstizioso passò in Grecia, dove l'epilessia, la demenza, la pazzia furiosa erano credute opera dei demoni, ed in Roma, dove i pazzi erano detti larvati, cioè abitati da spiriti. Nessuna testimonianza, del resto, più evidente di quest'antica credenza, di quella fornita dal Nuovo Testamento; in cui è fatta chiara menzione degl'indemoniati. Tra i primi Cristiani i demoniaci e gli energumeni formavano una classe speciale sotto la vigilanza di un ordine clericale di esorcisti; ed una enorme quantità di testi di Cirillo, Tertulliano, Crisostomo, Minuzio Felice ed altri mostra che i sintomi dei supposti indiavolati erano quelli che la moderna medicina assegna all'isterismo, all'epilessia, alla lipemania,ecc. (V. Binghani, Antiquities of the Christian Church, eMaury, La magie et Vastrologie, 11, cap. 2). E degno di nota il fatto che questa medesima idea della origine demonica delle umane infermità regna oggi ancora presso i popoli selvaggi e barbari : in India e nella Cina non è raro il vedere l'esorcista occupato a discacciare il diavolo dal corpo di un febbricitante o di un pazzo (V. Ward, Ristory of the Hindoos, voi. i, p. 155; voi. n, p. 183 — Roberts, Orientai illustration of the Scriptures, pag. 529 — Doolittle, Social Life of the Chine se). E nell'Europa cattolica questa ideasi è perpetuata attraverso tutto il medio evo ; ed ancora nel xhii secolo fu pubblicato con approvazione della Chiesa un manuale dell'esorcista, col titolo : Fusti8 et flagellum Demonum, autore E. F. P. Hieronino Mongo (1727). 11 Times nel novembre 1876 dava alla luce la narrazione di nn solenne esorcismo operato dai preti nella chiesa dello Spirito Santo in Barcellona durante il mese precedente.
Alle leggende demonologiche si riannette pure la credenza nei fantasmi notturni, negli incubi, negli elfi e moer sassoni, nightmare inglesi, nei vampiri ed upir russi, ecc. Un grave trattatista della materia, Martino Delrio, nelle sue famose Disquisitiones magica pubblicate nel 1720 (lib. n, quest. 15), propone seriamente il quesito: An sint unquam dcemones incubi et succubte, et an ex tali congressu proles «asci queat ? — Ma il lato veramente tragico delproblema apparisce nell'accusa del commercio avuto da infelici perseguitati con simili demoni, contenuta nella bolla d'Innocenzo VIII, che cagionò la tortura di tante povere supposte streghe (V. Roskoff, Geschichte des Teufels, voi. n, pag. 222). Le orrende visioni che accompagnano il delirium tremens ed altri disordini del sistema nervoso furono spesso dall'ignoranza e dalla superstizione scambiate con reali spiriti malefici ; d'onde persecuzioni e martirii agli sventurati infermi.
Benché le funzioni attribuite ai demoni nella selvaggia filosofia siano peculiarmente connesse con la patologia, il loro impero è pur tuttavia molto più vasto. Il cacciatore che un giorno torna a casa carico di preda, ed altra Tolta resta a mani vuote ; il pescatore che talora riempie le reti e talvolta è dannato alla fame ; l'abitante delle rive del mare, del fiume, del lago, o dei paesi vulcanici, che assiste alle grandi convulsioni della natura, hanno tutti mestieri di spiegarsi con arcane cagioni siffatti fenomeni, e popolano quindi la natura di spiriti benefici od infesti, alla cui azione li ascrivono. Dal talmudico Lilith e dall'Asmodeo assiro fino al Diavolo zoppo di Le Sage, noi assistiamo ad una serie di personificazioni demoniche, alle quali il genio poetico ha attinto sovente alcune delle sue più belle creazioni. Il Mefistofele del Fausto è forse la più grande e la più meravigliosa di esse. Una delle tendenze più universali della demonologia è quella di convertire in maligni spiriti di una religione le divinità di una religione rivale. Il moderno Spiritismo (V.) e la credenza nei Medium possono considerarsi come manifestazioni della umana demonologia (V. Diavolo, Inferno, Religione).
DBMONOMANIA (scienz. occ.epatol.).—Alienazione mentale per cui un uomo si crede posseduto dal demonio. Gl'infelici che ne sono vittima credono di essere invasi dal demonio, di aver comunicazione con lui, di operare sotto l'impero di lui, e commettono talvolta le più orribili stravaganze. L'età giovanile, il sesso femmineo, l'estrema irritabilità della fibra, i patemi d'animo, le paure, la vita contemplativa predispongono a siffatto genere di follia, che qualche volta si vide dominare in forma epidemica (V. Demonolatria e Demonologia, e Follia).
DEMONTE (geogr.). — Comune della provincia e del circondario di Cuneo, con 6193 abitanti.
DE MORGAN Augusto (biogr.). — Uno dei più eminenti matematici moderni, nato in giuguo 1806 a Madura in India, morto a Londra il 18 marzo 1871. Coltivato da una eccellente educazione classica e scientifica, il suo potente ingegno si manifestò di buon'ora nelle lezioni pubbliche come professore di alte matematiche nell' University College. I suoi numerosissimi scritti contribuirono potentemente ai progressi della scienza. Citeremo fra essi: The Foundation of Algebra nel 7° ed 8° voi. della Cambridge Phil. Transactions; Trigonometry and Doublé Algebra (1849) ; The Elements of Arithmetic (1830, 6» ediz. 1876) ; The Elements of Algebra (1835) ; Essay on Probabilities (1838); The Elements of Trigonometry and Trigonometrical Analysis (1837); Treatise mi the Differential and Integrai Calculus (1842) ; Oh the Study and difficulties ofmathema-tics (i831); Spherical Trigonometry (1834); First
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