Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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DEMOTICO SISTEMA DI SCRITTURAtità di parole demotiche (sostantivi e verbi) che avendo qualche relazione coll'idea del fuoco e del calore ricevono il determinativo che rappresenta, come si vede nei geroglifici e nel jeratico, una fiamma che esce da un bragiere. Nelle parole che si riferiscano all'idea dell'acqua vi ha un altro determinativo jeratico corrispondente. Sostantivi e verbi che si riferiscono in qualche modo all'idea dell'aria sono accompagnati da un determinativo che corrisponde al geroglifico di una vela coll'albero. Y'ha un segno particolare che determina le parole che esprimono senza eccezione le diverse parti e membra del corpo umano, e in generale quelle del corpo degli animali. A questo proposito è singolare che il nome di madre nei testi demotici moderni è determinato dal segno medesimo. Ciò, secondo Brugsch, si spiega ponendo che questa parola che significa madre avesse pure il significato di sub-stantia, come si prova dall'analogia delle due parole copte corrispondenti. Le parole che hanno relazione coll'idea della testa e dei capelli hanno un determinativo che nella tachigrafia del demotico imita la treccia dei capelli del geroglifico corrispondente. Per le parole che si riferiscono all'idea di corno od ossa abbiamo lo stesso determinativo dei geroglifici con leggiera varietà. Così tutte le parole che esprimono corpo celeste hanno per determinativo una stella : un disco serve per tutte quelle che hanno relazione col sole, come le diverse divisioni del tempo. Il segno che da sè indica casa, determina tutte le località. Quello dell'anello con cui si suggella, derivato dal geroglifico, si adopera pei sostantivi e pei verbi che hanno relazione colla idea di chiudere. I nomi di tutto che si conserva nei vasi come i liquidi, le azioni che si fanno con questi liquidi, e finalmente le diverse sorta di vasi, hanno per determinante l'immagine demotica del vaso. Questi sono i più comuni. Ma ve ne sono ancora altri meno usitati, come quello pel ferro od oggetti in tale metallo ; quelli che determinano le idee di cattivo, di piccolo ; la riunione di questi due segni per ciò che importa un'idea di viltà e timidità; i segni che accompagnano le parole che si riferiscono a pittura e scrittura ; alla idea di giovinezza, germinazione; di sesso virile; di stabilità; di forza e valore; di movimento e cammino; di azioni inseparabili dall'uomo ; di luce. Aggiungi un segno che deriva dal braccio, per una quantità di azioni difficili a classificarsi sotto un solo concetto, ma che pare che si riferiscano all'idea di locomozione o moto del braccio; le fascie per tutto ciò che riguarda l'imbalsamazione; i segni che determinane le idee di separare; di tagliare; di argento e di ciò che a quello si riferisce; della vista. Finalmente, per non enumerare tutti quelli che sono di tempi più recenti, il segno che deriva dal martello, e significa Dio, ed accompagna le parole che hanno annessa qualche idea di divino e di rispettabile, come re, tempio e simili. Di tutti questi ! determinativi di genere abbiamorecato esempi nella 1 Tav. XVI. V'ha inoltre una quantità di determinativi che si dicono di specie, i quali sono immagini figurative o tropiche che si aggiungono a un gruppo fonetico. Ma la loro natura è tale che se venisse tralasciato il gruppo fonetico, farebbe talora nascere
qualche dubbio sul loro significato. Tali sono quelli che accompagnano il gruppo che significa specchio, soldato, cisterna, ciglia, dente, inchiostro, vulva, sistro, ali, cratere, freccia, copia, quadro, uovo, Apop (serpente). Alcune volte usavano, come nei geroglifici, di porre due determinativi ad un tempo, quello di genere e quello di specie. I determinativi di specie simbolici del demotico che molto si dilungano dalla loro forma primitiva non hanno più alcuna utilità, e non si possono spiegare che colla tendenza degli Egiziani di conservare anche nei minuti particolari il procedimento della geroglifica e jeratica scrittura. Citeremo qui da ultimo due sorta di determinativi che sono chiamati da Brugsch di suono e modificanti il senso. I primi sono segni che non hanno relazione veruna coll'idea espressa dalla parola, ma solo servono a determinarne la pronunzia. Così, per recare un esempio dei geroglifici, vi ha una pianta la quale si chiama AS. Un'altra parola che non ha la minima affinità col senso di questa parola, significa tomba; eppure talora si scrive (Libro dei morti del Museo di Torino, cap. 112, lin. 2; cap. 1G4, lin. 3) colla medesima pianta, colla semplice addizione del determinativo di ogni genere di dimora. Con questo modo di scrivere è impossibile ingannarsi quanto al senso o quanto alla pronuncia. Così un'altra parola AK significa il mezzo di una cosa, principalmente del corpo umano ; e si scrive accompagnata da due diti per determinativo. Ma ha pure il valore di andare, camminare', e quando si piglia in questo senso si aggiunge al gruppo le due gambe, che è il determinativo delle azioni di movimento. Parimento WOUT significa pesce ed anche abbominazione ; e quando si adopera in quest'ultimo significato si aggiunge Yanello, che è il determinativo delle cattive azioni (Libro dei morti ecc., cap. 130, lin. 23, e cap. 85, lin. 1). Passiamo ora ad esempi demotici. La freccia si scrive SITI; la parola disseminare, presa in cattiva parte, si pronuncia pure SITI; quindi per iscriverla si aggiunge al gruppo che significa freccia il determinativo generico delle cattive azioni. Così una specie di pesce è detta in demotico RTM, il RM dei geroglifici, chiamato 'ASpayt; dai Greci. Questo gruppo demotico, aumentato dal determinativo generico per le cattive azioni, significa piangere, la lagrima, che si dice pure RIM. Finalmente abbiamo pure un medesimo gruppo con diverso determinativo per WATI, pesce, e WATI, abbominazione; RA, bocca, RA, porta. Quanto poi ai determinativi modificanti, sono alcuni determinativi di specie che si aggiungono a quelli di genere che accompagnano il medesimo gruppo fonetico per variarne il senso. Così, per esempio, ACH, che significa in demotico fornace, è accompagnato prima di tutto dal determinativo generico delle località, poi dal determinativo di specie per le parole che si riferiscono all'idea del fuoco, ciò che modifica in qualche maniera questa località, come quella che ha relazione col fuoco, il che viene a significare fornace. Un altro esempio ci fornisce la parola AWI, che significa aver sete, perchè è accompagnata dal determinativo generico di tutte le parole che si riferiscono all'idea dell'acqua, e da un secondo che si pone dietro i gruppi fonetici che signi-
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