Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
DENAYROUZE (AEIU)FORI DI)
309
dicono, risolverebbero completamente il duplice problema della respirazione e della illuminazione nei mezzi invasi dai gas deleterii o detonanti.
Gli aerofori Denayrouze sono a bassa o ad alta pressione. I primi non differiscono dagli apparecchi Rouquayrol che per una lampada alimentata d'aria pura col mezzo di un regolatore dell'aria analogo a quello in uso per la respirazione, e per un purificatore consistente in un disco di feltro serrato fra due emisferi cavi di bronzo, e che serve ad arrestare le polveri del carbone. Oltre a queste due aggiunte, si hanno necessariamente l'imboccatura, il pince-nez, il regolatore dell'aria di respirazione e la tromba di compressione manovrata di continuo all'aria libera. Gli stantuffi di questa tromba sono fissi, e mobili invece sono i relativi corpi di tromba; l'aria durante la compressione trovasi costantemente rinchiusa fra due lame d'acqua che coprono lo stantuffo ed il coperchio; favorevole disposizione che permette ad un tempo di impedire il riscaldamento e di evitare le fughe.
Ciò che dunque dovrebbesi qui dire relativamente agli aerofori a bassa pressione si riferisce soltanto all'apparecchio d'illuminazione, essendo le altre parti già conosciute a sufficienza dai nostri lettori (V. Marangone e Palombaro); ma poiché quest'apparecchio è lo stesso di quello che riscontrasi negli aerofori ad alta pressione, che dobbiamo descrivere, diremo senz'altro di questi, non senza aggiungere che gli aerofori a bassa pressione non permettono un soggiorno di maggiore durata degli apparecchi precedenti, mentrecchè gli inconvenienti ed i pericoli dipendenti dai lunghi tubi flessibili distesi lungo le gallerie, dalla tromba di compressione al minatore, non sono punto eliminati.
Non cosi avviene negli aerofori ad alta pressione, consistenti in una serie di serbatoi cilindrici trasportati su di un leggiero carretto, e riempiti in precedenza d'aria compressa alla pressione di 20 a 30 atmosfere col mezzo di una tromba di compressione lavorante all'aria libera ed analoga a quella degli apparecchi a bassa pressione, tuttoché più potente, ed affatto indipendente dagli aerofori propriamente detti. La comunicazione fra i diversi serbatoi può essere stabilita od interrotta col mezzo di rubinetti, ed il più elevato di questi serbatoi fa da distributore ; esso presenta perciò una disposizione speciale, e comunica per mezzo di un tubo flessibile col regolatore a doppio scopo (servente cioè alla respirazione ed alla illuminazione ad un tempo), il quale sta sul dorso dell'operajo minatore. È poi da questo regolatore che si dipartono due tubi, di cui uno va ad alimentare la lampada, e l'altro, terminato da una imboccatura, chiude la bocca al minatore.
Questo regolatore si compone di due parti: quella superiore serve all'illuminazione, quella inferiore alla respirazione. Cominciando da quest'ultima, essa è schematicamente rappresentata dalla fig. 2049. L'aria arriva nel serbatojo S e non può recarsi nella camera ad aria superiore C se non quando si abbassa una valvola conica che sta sul cielo del serbatojo S. È dalla camera C che per mezzo del tubo tt si reca alla bocca del minatore. L'imboccatura B è fatta di caucciù vulcanizzato, e deve porsi fra le labbra e la dentiera; essa ha inoltredue sporti di caucciù che si debbono stringere fra i denti.
La camera d'aria C è superiormente coperta con un disco metallico di diametro minore di quello delle pareti; e perchè quel disco copra effettivamente e non cada, trovasi raccomandato, ed esso stesso ricoperto da un grande disco di caucciù che si rivolta sui bordi delle pareti della camera, e lascia al disco su cennato la libertà di potersi sollevare od abbassare, senza che cessi la camera di essere perfettamente chiusa a tenuta d'aria. LaFig. 2049. — Aeroforo Denayrouze. Disegno schematico dell'apparecchio di respirazione.
valvola conica di cui s'è fatto cenno più sopra è appunto raccomandata col mezzo d'uu'asta verticalo al centro di questo disco, e deve quindi alzarsi ed abbassarsi con esso. Se l'operajo aspira l'aria dal tubo t, la pressione nell'interno della camera C diminuisce, e la pressione atmosferica che si esercita esternamente sul disco il fa discendere, con che s'apre la valvola conica e nuova aria arriva dal serbatojo S nella camera C. Un calcolo semplicissimo dimostra la possibilità di mantenere nell'interno della camera C la pressione dell'aria ben poco differente dalla pressione atmosferica, e qualunque siasi la pressione nel serbatojo S, purché si dia alla luce della valvola una sezione sufficientemente piccola per rispetto alla capacità della camera C. Cosi l'aria di inspirazione trovasi sensibilmente nelle stesse condizioni di pressione dell'aria libera. Quando ha luogo la espirazione, la valvola conica di per se stessa si chiude, ed apresi invece la valvola di espirazione semplicemente costituita da una linguetta di caucciù, che aprendosi lascia libero l'esito all'aria rejetta dai polmoni.
Coll'ajuto della figura 2050 potremo ora formarci un'idea del regolatore per l'alimentazione della fiamma. Abbiamo ancora con analoga disposizione del regolatore d'inspirazione un serbatojo S di arrivo dell'aria compressa, il quale trovasi separato dalla camera ad aria superiore C da un cielo attraversato da una valvola conica raccomandata con asta verticale ad un disco d coperto di caucciù, ed un tubo M porterebbe l'aria alla lampada; di più si avrebbe una terza capacità R, che tutta involge la camera d'aria C, e può comunicare col serbatojo S per mezzo di un tubetto attraversato dalla chiavetta r.
Il modo eli funzionare dell'apparecchio è pressoché
| |
Denayrouze Rouquayrol Palombaro Denayrouze Cosi Disegno
|
