Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      PENDERAI!
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      trova una porta molto meravigliosa, in parte sepolta tra le macerie e costrutta con materiali di grande dimensione. Per mezzo di questa porta si scopre il gran tempio che forma il fondo del più magnifico quadro. Le figure colossali d'Iside che sostengono il cornicione del portico ci trasportano tutto ad un tratto in un luogo d'incanto. La vista dei monumenti di Denderah, che eccitò l'ammirazione dell'esercito del Sayd, basta a compensare le fatiche del penoso viaggio. Anche dopo aver visitate le antichità di Tebe, si riveggono con piacere, e si riconosce che sono state costrutte all'epoca più florida delle scienze e delle arti in Egitto.
      Il gran tempio è sepolto fino quasi all'altezza del fregio. Si veggono monticelli di macerie dove sono avanzi di mura che cadono in rovina. Un borgo arabo, formato di misere capanne quasi sospese in aria sui terrazzi, offre con esse uu mirabile contrasto. A ponente il tempio è più scoperto, ma a qualche distanza dall'edilizio il suolo è molto ingombro: e le macerie sono cosi ammucchiate nel sito dell'antica città, che minacciano di far scomparire il piccolo tempio o Typhonium posto a ponente della porta trionfale, di cui si è già parlato. Dietro il tempio un piccolo edifizio, le cui mura distrutte in parte si perdono in mezzo delle mura costrutte di mattoni cotti. A 150 metri circa all'oriente in faccia a questo monumento vi è una porta quasi simile a quella di mezzanotte, ma talmente sepolta che non se ne vede che il terzo dell'altezza. Entrambe le porte si trovano rinchiuse in una grande cinta che attornia gli edifizii sacri dell'antica Teniyris, salvo quelli posti a levante. Questa è quasi quadrata, poiché in un senso ha 294 metri, e 282 nell'altro. La sua spessezza è da 5 a 6 metri ; ed è costrutta di grossi mattoni asciugati al sole. Passando sotto la porta di levante e camminando quasi nella direzione della catena libica si giunge per mezzo di monticelli di rottami e di rovine antiche ad una piccola cinta che certamente rinchiudeva qualche piccolo edifizio ; ma il solo monumento che sia ora in piedi è un propileo incastrato, per cosi dire, nel muro di cinta. Somiglia a quelli di mezzanotte e di levante, e si distingue egualmente per la ricchezza delle sculture.
      Il primo monumento dal lato di mezzanotte è un piccolo edifizio di forma rettangolare, il cui asse si trova quasi nella direzione da mezzanotte a meriggio. Ha 16 metri di lunghezza ed 11 e y2 di larghezza. È composto di quattordici colonne, delle quali sei rimangono intiere : le altre non giungono che all'altezza del muro dell'intercolonnio. Il fusto delle colonne è liscio: i capitelli non sono che sbozzati, e preparati per ricevere poi le sculture: non hanno al di sopra nè dado, nè cornicione. Due porte vi davano accesso, l'una a mezzanotte e l'altra al meriggio. Non trovandosi alcuna pietra della vòlta, è probabile che questo non fosse che un hypetro destinato a precedere uno di quei piccoli tempii egizii che sono detti Typhonium. Andando innanzi circa 100 metri nella direzione di mezzanotte a mezzogiorno, si giunge sotto la porta di mezzanotte. L'intervallo percorso è tutto seminato di resti di granito che sembrano avere appartenuto a statue. La porta è riguardevole per la bellezza di sue proporzioni ela ricchezza delle sculture. La sua cornice è una delle più graziose. Per mezzo di questo superbo edifizio si vede il gran tempio che offre la più ricca e magnifica prospettiva. A 30 metri a ponente della porta di mezzanotte si scorge la vetta di un edifizio che pare quasi tutto sepolto nelle rovine. È un tempio periptero, quasi simile al Typhonium d'Edfù, se non che questo è più esteso, ed offre nella sua distribuzione un più gran numero di parti. Della parte anteriore non rimane che una colonna, che non ci lascia dubitare che fosse composta di due colonne col cornicione. Ha 34 metri di lunghezza e 18 di larghezza, circondato di una loggia che ha per ciascun lato nove colonne, sulla faccia posteriore quattro ; tutte poi sono riunite fra loro per mezzo di muri d'intercolonnio ; la larghezza della loggia è di 2 metri. Le colonne hanno la forma conica, e sono sormontate da capitelli ornati di steli di loto e di foglie di piante indigene. Sopra i capitelli sono dadi d'un metro d'altezza che mostrano in ogni loro faccia un Tifone involto di fiori di loto. Pare che l'edifizio non sia stato terminato. A 100 metri dalla porta di mezzanotte s'incontra il grande tempio, che presenta una vista molto grave e magnifica. Il pronao è composto di sei colonne poste sulla medesima linea e piantate nei muri d'intercolonnio, di due sostegni estremi, d'un architrave sormontato da elegante cornice, e finalmente del ioros egiziano. I capitelli sono formati dalla riunione di quattro maschere d'Iside e sormontati da un dado di cui ciascuna faccia rappresenta una specie di tempio. A mano a mano che ci avviciniamo al portico le sculture della facciata si distinguono, e ci dà maraviglia d'incontrare una tale moltiplicità di particolari di scultura disposti con grande simmetria, e che destano la curiosità vuoi per la natura dei soggetti, vuoi per la ricchezza dei costumi ed acconciature delle persone. La facciata del tempio è ingombrata, all'angolo maestro, di 2 metri e , e questo ingombro va sempre più aumentando verso greco. La forma generale del tempio è quella d'un T. Si compone di due parti distinte, il pronao ed il tempio. La lunghezza totale dell'edifizio è di 81 metri: la facciata di 42 di larghezza. Da una parte e dall'altra
      11 portico si progetta 3 metri e sopra le facciate laterali del tempio propriamente detto. Questo dà al piano la forma di un T. L'altezza totale del portico è di 18 metri ; quella del resto del tempio è minore di circa 5 metri. Le facciate laterali e posteriori dell'edifizio sono scolpite con arte cosi fina e meravigliosa, che si può dire senza esagerazione che qui ha toccato il punto della sua perfezione. Le principali scene riguardano Iside ed il suo figlio Horo. Dietro il grande tempio, alla distanza di circa
      12 metri, si trova l'edifizio di mezzogiorno, composto solamente di quattro parti. Le mura laterali di ponente ed una parte del muro di faccia sono in rovina. La forma di questo tempietto è quasi quadrata, l'una delle sue dimensioni, che è di 11 metri, non essendo inferiore all'altra che di 0,70. La prima parte pare che fosse un vestibolo : la porta è sormontata da una cornice col globo alato. Il fondo è diviso da tre porte, due delle quali dànno in corridoi, quella di mezzo mena al santuario del tempio. Questo monumento è coperto di sculture non menot^iOOQLe


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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