Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DENSITÀ
      323
      avendo allora una temperatura t' diversa da t ed un valore a' diverso da a, si ha pure :
      e dividendo l'una per l'altra si ha finalmente :
      (X)=(P)—,--£-.
      La quale equazione può semplificarsi quando rimangano costanti le condizioni atmosfericlie nell'intervallo delle due pesate, cioè t = t' e a = a\ e quando la densità della tara è considerevole in modo da rendere insensibile il valore della correzione ad essa relativo ; la formola cosi semplificata diviene :
      (X) = (P)
     
      Infine, quando si opera con pesi di platino, come si fa generalmente, si può anche trascurare la perdita da essi provata, ed allora il peso vero del corpo potrà rappresentarsi con una approssimazione sufficientissima, applicando la formola
      (X)=(P)-^-
      0,001293187
      1—y(l+M)
      nella quale a rappresenta il rapportoEcco ora quali sono i metodi più comunemente usati nella determinazione dei pesi specifici.
      Pesi specifici dei solidi. — Il problema della determinazione dei pesi specifici dei solidi si riduce a determinare il peso di un dato volume del corpo, ed il peso del volume di acqua spostata da quel dato peso del corpo; il rapporto di questi due pesi, fatte le debite correzioni, ci esprimerà la densità cercata del corpo. I metodi più comunemente adoperati sono : quello della boccetta, quello della bilancia idraulica e quello dell'areometro di Nicholson.
      1°.Metodo della boccetta. — Si prende una boccetta di vetro a largo collo, chiusa da un turacciolodi vetro bene smerigliato, e che termina in un tubo capillare ; si riempie di acqua distillata sino ad un dato segno e si equilibra sullo stesso piattello della bilancia insieme al corpo di cui si cerca la densità. L'acqua che si adopera a riempire la boccetta deve essere bollita di recente ; e per eliminare ogni traccia di aria che può restare aderente alle pareti, bisogna prima di pesare collocare la boccetta sotto la campana della macchina pneumatica e fare il vuoto. Dopo ciò s'introduce il corpo del quale si era determinato precedentemente il peso dentro la boccetta, il che determinerà l'uscita di una certa quantità di acqua ; si riduce il livello dell'acqua allo stesso punto della prima pesata, e si ripesa dopo avere per mezzo del vuoto espulsa nuovamente tutta l'aria che resta aderente al corpo: si avrà una perdita di peso che rappresenta il peso di un volume di acqua eguale al volume del corpo, e conoscendo il peso di questo, sarà perciò trovata la sua densità.
      2° Metodo della bilancia idrostatica. — Anche questo metodo è semplicissimo ; esso cnnsiste nello equilibrare il corpo di cui vuole determinarsi la densità, sospeso, per mezzo di un filo di peso trascurabile, al di sotto di un piattello di una bilancia idrostatica, e poi immergendolo in un vaso d'acqua pura; determinare la perdita di peso ch'esso subisce, la quale non rappresenta altro che il peso di un volume di acqua eguale al volume del corpo, e quindi, se si era determinato avanti il peso del corpo nell'aria, se ne calcola la densità dividendo questo peso per la perdita che ha provato il corpo nell'acqua.
      3° Metodo dell'areometro di Nicholson. — Di questo metodo non diciamo nulla, perchè si trova descritto con sufficiente < stensione all'art. Areometri.
      I risultati ottenuti con i metodi precedenti hanno bisogno però di subire qualche correzione, oltre a quelle relative alle pesate e che abbiamo già detto come debbono eseguirsi : fra tali correzioni la più importante è quella relativa alla temperatura, poiché le densità devono sempre calcolarsi riferendosi all'acqua a 4°. Quindi bisogna conoscere il peso del volume dell'acqua spostata dal corpo ; però supponendo a 4° questo volume, quando l'esperienza ce lo ha dato ad una temperatura t. Per fare questa correzione si può far uso della seguente tabella, calcolata da Rossetti (Atti dell'Istituto Veneto di scienze, lettere ed arti, voi. xnr, serie terza) :
      Tabella contenente 1 valori delle densità e del volume dell'acqua distillata da — 10° a + 100* e * dt = densità a t gradi posto d0 = 1 D« = densità a t gradi posto D4° = 1
      Vt = volume a t > v0 = 1 V< = volume a t > V4° = 1
      t dt Vt Dt Vi t dt Vt D, V,
      -10 0,998276 1,001729 0,998145 1,001858 — 2 832 168 703 297
      — 9 556 449 427 575 — 1 926 74 797 203
      — 8 814 191 685 317 0 1,000000 1,000000 871 129
      - 7 9040 0963 911 089 + 1 57 0,999943 928 72
      - 6 247 756 9118 0883 2 98 902 969 31
      - 5 428 573 298 702 3 120 880 991 9
      - 4 584 416 455 545 4 129 871 1,000000 1,000000
      - 3 719 281 590 410 5 119 881 0,999990 10
      * Questa tabella è stata costruita prendendo la media dei valori ottenuti da Kopp, Despretz, Pierre, Hagen. Mattbiessen e Rossetti (Paternò).
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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