Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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DENSITÀ.
nuovamente in comunicazione colla macchina pneumatica, si fa il vuoto più che si può perfetto, e poi si riempie ancora di gas, e si ripete quest'operazione per quattro volte almeno. Allo scopo di evitare ogni correzione di temperatura, la quale esigerebbe la conoscenza del coefficiente di dilatazione del gas, si dispone il pallone in uu vaso di zinco, entro cui si circonda completamente di neve. Dopo si chiude la chiavetta, si lava il pallone con acqua, si asciuga e si pesa. Nel pesarlo bisogna aspettare che abbia preso perfettamente la temperatura della bilancia, cosa che occupa sovente più di due ore di tempo, e bisogna inoltre teuer conto dell'osservazione fatta da Dumas e Boussiugault, che asciugando il pallone con un lino secco, si elettrizza in modo molto sensibile, cosa che può portare nella pesata un errore di una frazione di grammo non trascurabile. Hegnault, per ovviare a questo inconveniente, consiglia di asciugare il pallone con un lino un poco inumidito,
e di accertarsi, prima di pesarlo, per mezzo di un elettroscopio a foglie d'oro, che non sia più elettrizzato. Dopo aver pesato il pallone pieno di gas, vi si fa il vuoto ; perciò lo si mette in comunicazione per mezzo di un tubo a tre vie, da una parte colla macchina pneumatica, e dall'altra con un apparecchio destinato a misurare la forza elastica del gas elio resta. Questo apparecchio, chiamato da Kegnault manometro barometrico, consiste in due tubi AB e CD (tig. 2057), attaccati aduna tavola, la quale deve essere invariabilmente fissata ad un muro verticale: questi due tubi hanno il diametro di 20 millini., e sono immersi in una vaschetta a mercurio; quello AB serve da barometro, l'altro può mettersi in comunicazione, per mezzo di un tubo di piombo, col pallone contenente il gas di cui vuoisi determinare la forza elastica, minore della pressione atmosferica. Fatto il vuoto, si separa la macchina pneumatica, e dopo un certo tempo si misura col catetometro ladifferenza di livello delle colonne di mercurio nei due tubi AB, CD; tale differenza misura la forza elastica del gas a 0° rimasto nel pallone.
La differenza P —p tra i pesi ottenuti nelle due pesate rappresenta il peso del gas che riempie a 0° il pallone, sotto una pressione eguale a quella barometrica H, diminuita della forza elastica h del gas rimasto nel pallone, dopo avervi fatto il vuoto. Il peso del gas a 0°, e sotto la pressione normale di 760 millim. di mercurio, è dunque:
/p x 760 ( ^ta* Ciò che si è fatto col gas di cui vuoisi determinare la densità si fa in seguito con l'aria, e si otterrà si-760
milmente (P' —p') gr^r, per il peso di uno stessovolume a 0° e 760 mm., e si calcola la densità dividendo il primo peso per il secondo.
Col metodo ora descritto si può ancora determinare la densità di un gas a 100°, e rapportando il peso del gas che riempie il pallone a 100° con quello a 0°, si può pure facilmente determinarne il coefficiente di dilatazione. Per esporre il pallone alla temperatura di 100 gradi, basta sospenderlo nel mezzo di un gran vaso di lamiera di ferro galvanizzato, dell'altezza di 80 e del diametro di 45 cent. (Annales de Clumie et de Physique, terza serie, t. xiv, p. 211), dentro il quale si svolgono vapori d'acqua bollente.
Kegnault ha inoltre immaginato (Annales de Chi-mie et de Physique, terza serie, t. lxiii, p. 45) un apparecchio che può servire a determinare la densità dei gas e dei vapori a temperatura e pressione variabile, ed a riconoscere se, partendo dalla temperatura e dalla pressione che regnano nell'apparecchio durante l'esperienza, il gas o il vapore segueFig. 2057.
Fig. 2056.
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Dumas Boussiugault Kegnault Annales Clumie Physique Annales Chi-mie Physique
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