Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DENSITÀ
      aumento di volume ; così si comportano almeno il maggior numero dei corpi, fra i quali citeremo: il mercurio, il fosforo, il solfo, la stearina, ecc. Però altri corpi presentano il fenomeno inverso, cioè nell'atto della fusione subiscono una diminuzione di volume, e quindi il loro peso specifico aumenta ; un esempio molto comune di simili corpi l'abbiamo nel ghiaccio, il quale, come tutti sanno, galleggia sopra l'acqua: nello stesso modo si comportano pure la ghisa, l'antimonio, il bismuto. In questa classe di corpi però nei quali la densità diminuisce nel passaggio dallo stato liquido a quello solido, ciò non avviene bruscamente e per salto, ma invece all'approssimarsi della temperatura di fusione la densità del corj»o va aumentando col riscaldamento fino al momento della fusione, subito dopo il quale, generalmente, per una piccola elevazione di temperatura, ha luogo una diminuzione di densità piuttosto considerevole, ed in seguito poi la densità continua a decrescere ili modo nonnaie per l'aumento della temperatura.
      Influenza della pressione sai pesi specifici. — La influenza esercitata dalla pressione sul valore dei pesi specifici dei corpi cammina di pari passo colle variazioni di volume che i corpi subiscono col variare della pressione ; perciò questa influenza è assolatamente trascurabile nei corpi solidi e nei liquidi, i quali, come è noto, hanno una compressibilità piccolissima. Lo stesso non può dirsi però per i gas ed i vapori, il volume di essi essendo sempre una funzione più o meno semplice della pressione a cui vengono sottoposti. Se i gas seguissero tutti rigorosa-
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      mente la legge di Mariotte, cioè variassero di volume proporzionalmente alla pressione, allora pei gas si avrebbe che, rimanendo costanti le altre condizioni, il loro peso specifico riferito ad un'unità invariabile sarebbe direttamente proporzionale alle pressioni che sopporterebbero ; però questo non avviene rigorosamente, essendo stato dimostrato che la legge di Mariotte e Boyle è solamente approssimativa, sebbene possa sempre ammettersi con un certo accostamento che il peso specifico dei gas, riferito sempre ad un'unità invariabile, è direttamente proporzionale alla pressione cui sono sottoposti, specialmente quando si opera ad una temperatura che si allontani considerevolmente da quella a cui il gas si condenserebbe. Ma siccome nelle determinazioni dei pesi specifici dei gas, l'aria a cui si riferiscono è sempre presa alla medesima pressione del gas del quale vuoisi conoscere il peso specifico, cosi la legge cennata non si rende manifesta, e ren-donsi solamente sensibili le differenze di variazione dell'aria e del gas in esame pel variare della pressione.
      Però dove la pressione ha una influenza veramente grande è nella densità di vapore; perchè, oltre ad influire nel senso generale in cui influisce pei gas, ha un'azione potente sulla decomposizione molecolare. In generale la densità di un vapore, rimanendo costante la temperatura, cresce coll'au-mentare della pressione. L'esempio seguente della densità dell'acido formico determinata da Bineau, sotto differenti pressioni, mostra chiaramente quanto si è detto.
      Acido formico.
      15 gradi 20 gradi 30 gradi
      Tensione Densità di vapore Tensione Densità di vapore Tensione ! Densità j di vapore
      2mm,60 7, 60 15, 80 20, 50 (massima) 2,87 2,93 3,08 » » 2mm,70 8, 00 16, 70 24, 20 30, 00 (massima) 2,80 2,86 2,94 3,!5 » 3mm,80 8, 80 18, 30 27, 80 50, 00 (massima) 2,61 2,70 2,76 2,81 »
      Quello che abbiamo detto per l'acido formico si ripete pure per l'acido acetico e gli altri composti che si trovano in condizioni simili, per i quali abbiamo accennato che la densità di vapore diventa normale solo ad una temperatura considerevolmente più elevata di quella dell'ebollizione del corpo ; per tali corpi cioè la densità è normale a pressioni basse.
      Anche il percloruro di fosforo e gli altri corpi che come esso posseggono una densità di vapore anormale, e pei quali si ammette una scissione molecolare ,per effetto del riscaldamento, mostrano la densità di vapore normale quando la determinazione si fa ad una pressione debole, scopo che generalmente si conseguisce operando in presenza di un gas inerte, come idrogeno o aria.
      Pesi specifici del miscugli. — Se supponiamo due corpi solidi, liquidi o gasosi che possano mischiarsi senza la menoma reciproca azione, allora è faciledeterminare col calcolo la densità di un miscuglio in proporzioni qualsiansi di questi corpi. Se chiamiamo P e p i pesi dei due corpi, V e v i loro volumi, D e d le loro densità, allora avremo in primo luogo :
      I>4 ee il peso specifico A del miscuglio verrà espresso da A_p+i>
      ossiaossia ancora
      A-P+fD d VP + vd V+r '
      Però questa formola può solamente adoperarsi quando i corpi che si mischiano non hanno la me-
      f


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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