Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DENTI
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      procede da due o tre parti, estendesi dalla corona un numero di radici corrispondente. Ma talvolta la polpa ritiene tutta la sua grandezza ed attività durante l'intiera vita dell'animale; e allora la parte del dente allogata nell'alveolo presenta la stessa grandezza e forma che la protrusa corona, di cui è una diretta continuazione. I denti anteriori del topo, del castoro e di altri rosicanti sono esempi famigliari di questi denti continuamente crescenti. Questo però non è il solo modo con che provvedesi all'eccessivo logorìo ed attrito dei denti. Nell'elefante, quando un dente molare è consunto, viene cacciato via e surrogato da un secondo di formazione susseguente, i quali denti, che gli zootomi francesi dicono de remplacement, formansi nell'elefante ciascuno in una cavità della parte posteriore della mascella dietro al dente cui deve succedere. In altri animali i denti che si affanno alle mandibole giovani vengono poi cacciati via da altri adatti alle mascelle cresciute, e questi, che diconsi denti permanenti, succedono ai decidui in direzione verticale, sviluppandosi nella sostanza delle mascelle, al dissopra dei denti decidui nella mascella superiore, e al dissotto nell'inferiore. Siccome la serie dei denti decidui nei mammiferi si sviluppa generalmente quando il giovane animale è lattante, diconsi perciò comunemente denti da latte; ma attesoché in alcuni rosicanti i denti decidui si formano prima che nascano, possono dirsi denti uterini. Così i denti possono succedersi l'uno l'altro in direzione orizzontale o verticale. Nei mammiferi un dente non ha più di un successore nella direzione verticale, ma nei rettili e nei pesci ve ne possono essere molti.
      Egli è un fatto singolare ma costante, che nei mammiferi il molare permanente presenta sempre una corona più semplice che il deciduo a cui sottentra.
      DENTI (chim.). — Constano di due parti distinte : la corona e la radice, in cui si riscontrano tre sostanze diverse, Yavorio o dentina, lo smalto ed il cemento.
      L'avorio contiene 10 per 100 di acqua, stando all'analisi di parecchi autori, ha durezza superiore a quella degli ossi, e struttura poco diversa. Forma l'interno della corona e della radice ; è vuoto, e riceve, per la specie di canale interno che lo percorre longitudinalmente, i vaserelli donde gli giungono i sughi nutrienti. Risulta di una sostanza gelatinosa organica, indurita da composti inorganici, i quali vi si riscontrano in proporzione più notevole che non sia nel tessuto osseo. La sostanza fondamentale è una materia collagena, priva di condrina. I com-
      posti inorganici o minerali sono il fosfato di calce, il carbonato di calce in tenui proporzioni, il fluoruro di calcio ed il fosfato di magnesia in quantità anche minori, e traccie di varii sali, di principii grassi e di altri principii organici. Trattandolo cogli acidi, si sciolgono i sali calcari, d'onde la durezza, e la sostanza collagena che ne rimane si converte in gelatina per ebollizione con acqua.
      Il cemento è meno duro dell'avorio, con una proporzione minore di sostanze organiche, cioè in quantità di 29,43 per 100, mentre le minerali vi sono in quantità di 70,58 per 100; copre il dente dalla corona in poi.
      Lo smalto ha una struttura speciale, forma una massa compatta, durissima, bianca, composta quasi interamente di materie minerali intessute con materie organiche, il cui peso non va oltre il 2,5 al 6 per 100, e tenue proporzione di acqua. Copre la corona, e si trova all'esterno e talvolta anche è nell'interno dei denti, dai quali si può staccare scaldandoli a 120°. Consta di fibre prismatiche, numerosissime in sul colmo della corona, e che vanno decrescendo verso la radice, ove incomincia il cemento.
      Quando si tratta lo smalto dei denti coll'acido cloridrico, vi si sciolgono parecchi sali minerali, e se ne ha una materia organica, diversa dall'osseina, non trasformabile in gelatina quando si fa bollire con acqua.
      I denti dell'uomo furono analizzati da varii chimici. Pepys vi trovò di materie minerali :
      Cartilagini . . .
      Fosfato di calce Carbonato di calcePrimo
      Radice Denti del- dentedel dente l'adulto dei
      bambini
      . 28 20 20
      . 58 64 62
      4 6 6
      10 10 12
      100 100 100
      Berzelius ne estrasse:
      Cartilagini e vaserelli ... » Fosfato di calce e fluoruro dicalcio........88,5
      Carbonato di calce .... 8,0
      Fosfato di magnesia ... 1,5
      Soda, cloruro di sodio ... »
      28,0
      64,4
      5.3 1,0
      1.4
      Alcali, acqua, materia animale 2,0 non determ.
      100,0
      Bibra analizzò separatamente Yavorio e lo smalto:
      AvorioSmalto
      Cartilagine........... , 27,61 20,42 3,39 5,97
      Materia grassa......... 0,40 0,58 0,20 traccieFosfato di calce e fluoruro di calcio . . . 66,72 67,54 89,82 81,63
      Carbonato di calce........ 5,36 7,97 4,37 8,88
      Fosfato di magnesia........ 1,08 2,49 1,34 2,55
      Altri sali........... 0,83 1,00 0,88 0,97
      100,00 100,00 100,00 100,00
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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Yavorio Carbonato Denti Yavorio Fosfato