Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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DENTIROSTRI — DENTONE ANTONIONon è punto lodevole l'uso di aromatizzare i den-tifricii con essenza di menta, di garofani od altri aromi.
Sgraziatamente poi alcuni profumieri preparano polveri dentifricie associandovi zucchero, cremor-tartaro e, peggio, allume e polvere fina di coralli.
Le sostanze acide tardi o tosto corrodono lo smalto dei denti per azione chimica, e le polveri di sostanze molto dure, come il corallo, il marmo e la sabbia, anche in polvere finissima, logorano lo smalto per azione meccanica.
Non ostante questi inconvenienti, tali polveri sono da alcuni preferite, perchè, non v'ha dubbio, la loro azione è pronta ed efficace nel pulire i denti: ma si dovrebbe pure avvertire che la corrosione contemporanea dello smalto, sebbene non si manifesti tosto, a lungo andare si fa irreparabile.
1 dentifricii contenenti sostanze acide o polveri di materie assai dure si possono consigliare soltanto quando si tratti di togliere il tartaro inveterato, che altrimenti non si potrebbe distaccare.
In tali casi con una sola operazione energica si toglie il tartaro inveterato, ed in seguito si mantengono netti i denti con polvere di carbone o di magnesia, o con altri dentifricii innocui.
Quando il tartaro è solo mediocremente inveterato, e che si tratta eziandio di toglierlo con una sola operazione, si può far uso di limoni, fregando contro i denti la corteccia interna di questi frutti munita della polpa acida, e risciacquando in seguito più volte la bocca con acqua tiepida ; ma sarebbe imprudente ripetere tale operazione altrimenti che a lunghi intervalli e in casi di assoluta necessità.
Frai dentifricii energici formati da sostanze acide o da polveri assai dure, crediamo utile di sceglierne uno di cui si fece molto abuso da parecchi dentisti, affine di avere occasione di dare la composizione di uno dei più energici dentifricii da consigliare solo in casi affatto eccezionali.
Radici d'iride fiorentina . . . p. 200
Zucchero.........» 100
Coralli rossi........» 100
Pomice calcinata......» 100
Cremortartaro.......» 100
Allume..........>100
China-china........» 200
Amido ..........» 100
Essenza di garofani.....» 1
» di menta......» 1
Si riducono in polvere finissima le sostanze^solide e vi si mescolano uniformemente le essenze. E inutile il dire che si potrebbe ridurre a maggiore semplicità la composizione di tale dentifricio, sopprimendo parecchi de' suoi ingredienti.
1 dentifricii molli sono affatto analoghi a quelli polverulenti per la loro composizione, e differiscono da questi soltanto perchè le polveri dentifricie sono fatte molli, oss'a convertite in oppiati, come dicesi nel linguaggio tecnico, riducendo le polveri in pasta col mezzo di sciroppo di zucchero o col miele.
I dentifricii liquidi sono formati da tinture e da soluzioni acide o saline, che si usano a modo di gargarismi. Di questi dentifricii si deve fare scelta in modo da eliminare quelli contenenti sostanze atte ad alterare lo smalto dei denti.
Il miglior dentifricio liquido è l'acqua acidul&tacon acido di buona qualità, e di esso si può far uso ogni mattino per lavarsi la bocca.
I dentifricii molto attivi si devono usare solo in seguito a prescrizione medica. E affinchè si conosca la composizione di simili dentifricii, daremo le ricette di taluno di essi.
Acqua di Chaussier contro la carie dei denti,
Acquavita.........p. 500
Cloruro di ammonio.....> 3
Questo dentifricio si usa diluito in un volume di acqua, e nulla prova che sia un vero specifico contro la carie, come lo crede il suo autore.
Balsamo del Commendatore.
Sommità secche d'iperico . . . p. 30
Radice d'angelica......» 15
Balsamo del Tolù.....> 10
Renzoino.........> 10
Alcool e a 85°.......>1000
Dopo macerazione di alcuni giorni si feltra la tintura.
Acqua aromatica dentifricia.
Alcoole a 85°........p. 250
Essenza di menta......» 2
» di rosa.......» 1
Cocciniglia........> 1
Dopo macerazione si feltra.
Queste formole ed altre più complesse contengono tutte alcoole associato con essenze, con acidi o con resine.
DENTIROSTRI (zool.). — Nome dato da Duméril, Cuvier, Illiger e molti altri ornitologi ad una famiglia dell'ordine de' passeri, cosi denominata per avere il becco dentellato ai margini dell'apice delle mandibole. In questa trovasi fi maggior numero degli uccelli insettivori, sebbene si cibino quasi tutti anche delle bacche e dei frutti teneri. I generi compresi in essa famiglia vengono determinati dalla forma generale dei becco, che è forte e compresso nei lanii e nei merli, depresso nel pappamosche, rotondo e grosso nelle tanagre, gracile e puntuto nelle motacille; ma i passaggi da una di queste forme all'altra sono talmente graduati che difficilissimo riesce il fissare i limiti dei generi contrassegnati.
DENTISTA [polis, med.). — Chirurgo che si applica specialmente alla cura dei denti e della bocca. Quantunque l'estensione dell'arte medica renda quasi indispensabili alcune specialità, pure la quantità delle cognizioni che aver deve colui che intraprende di curare le malattie dei denti e della bocca è tanta e tale, che dovrebbesi riscattare quest'arte dalle mani dei ciarlatani, dai quali fu finora esercitata ; e sarebbe a desiderarsi che chi esercita la professione delicata di curar le malattie della bocca fosse addentrato in tutti i principii della patologia e della medicina operativa, perchè tali infermità bene spesso hanno origine da una condizione morbosa di tutto il corpo, e non si possono perciò curare senza conoscere i principii dell'arte di medicare.
DENTIZIONE (fisiol.). V. Denti.
DENTONE Antonio (biogr.). — Scultore veneziano, visse nella seconda metà del secolo xv. Molte delle sue opere sono perdute, ma quelle che rimangonot^iOOQLe
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Chaussier Commendatore Tolù Duméril Cuvier Illiger Denti DENTONE Antonio
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