Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DEPERIMENTO — DEPILATORI!
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      Memorie, tutte relative ad oggetti di utilità universale. Fra le opere da lui pubblicate a parte sono le seguenti: 1° Tavole astronomiche (Paiigi 1740); 2° Trattato di trigonometria rettilinea e sferica, con un trattato di gnomonica e tavole di logaritmi (ivi 1741); 3° Saggio sulle probabilità della vita umana, da cui si deduce il modo di determinare le rendite vitalìzie semplici e a iontine (ivi 1746, con aggiunte del 1660), ecc. ecc.
      DEPERIMENTO (pitol). — Stato d'individuo che vada perdendo le forze. Se è accompagnato da dimagramento, dicesi marasma.
      DEPILATORII (igien. e mal. med.). — Sono chiamate depilatorii tutte le sostanze che nella forma di polveri, di paste o di liqu'di si usano per far cadere i peli dal viso e in generale dal cuojo capelluto.
      Mentre gl'igienisti non disapprovano l'uso di radere la barba col rasojo, biasimano tutti con ragione l'uso di depilatorii che facciano cadere i peli per azione corrosiva sui medesimi o sui loro follicoli e sulla pelle in generale.
      I depilatorii hanno sopra il rasojo il vantaggio di fare spesso cadere i peli senza che in seguito rinascano, o almeno che rinascano dopo breve tempo ; ma hanno lo svantaggio di alterare o di sopprimere secrezioni importanti e di irritare la pelle. Spesso sono ancora più pericolosi a cagione delle materie venefiche delle quali sono composti, e che possono facilmente venire assorbite.
      I depilatorii sono, o almeno furono molto usati presso i popoli orientali, anzi il Corano e il Talmud vietando ai Musulmani ed agli Israeliti i rasoi comuni, impongono quello dei caustici depilatorii. L'uso di questi però va sempre più restringendosi non solo presso gli Asiatici, ma anche presso gli Europei; anzi in Europa i depilatorii furono quasi sempre soltanto adoperati nella teletta femminile, perchè si riguarda come un difetto la barba o anche un poco di lanugine sul viso di una donna.
      Servono come depilatorii le sostanze fortemente alcaline e le sostanze corrosive. Perciò la calce, la potassa, la soda caustiche e l'orpimento o tri-uolfuro d'arsenico sono i principali ingredienti dei depilatorii.
      Ora, siccome non si conoscono sostanze innocue atte a quest'uso, così l'uso dei depilatorii dev'essere assolutamente proscritto, perchè non è mai scevro d'inconvenienti, e perchè talvolta possono essere cagione anche di venefizio.
      Premesse queste avvertenze, daremo ora la composizione di alcuni depilatorii più noti, e ciò per l'interesse che offrono nella storia dei cosmetici.
      Rusma dei Turchi.
      Questo depilatorio è conosciuto dai Turchi e dai Persiani anche coi nomi di nuret, nure, nurei. Si prepara conCalce viva..........gr. 60
      Orpimento o realgar......>15
      Si fanno bollire queste due sostanze con 500 grammi circa di liscivia alcalina. Per saggiarne la bontà vi s'immerge una piuma di piccione, e se le barbe di questa si distaccano facilmente, si giudica il depilatorio ben preparato.
      Alcune volte si diminuisce, oppure si aumenta la dose dell'orpimento, secondo che si vuole più o meno attivo. Però esso è sempre tale, che riesce quasi sempre velenoso per pochi istanti stia a contatto colla pelle. Perciò si suole moderarne alquanto l'azione unendovi a caldo un ottavo circa di farina di frumento o di amido, in modo da convertirlo in una sorta di pasta.
      I profumieri europei sogliono colorare in rosso colla robbia o con altre materie coloranti questo e simili depilatorii: vi aggiungono ancora essenze per dar loro un aspetto e un aroma più gradevoli.
      Le pomate grasse depilatorie sono formate unendo midollo di bue, sugna e simili sostanze al rusma descritto.
      Tra i depilatorii meno nocivi vi ha il seguente:
      Calce viva..........gr. 100
      Radice d'iride in polvere .... » 30
      Si bagna la calce con poca acqua, in modo da convertirla in idrato polverulento, in seguito vi si mescola intimamente l'iride in polvere, e si applica la miscela dopo averne bagnata con acqua la quantità che si vuole adoperare.
      Depilatorii moderni. — I depilatorii antichi, a base di calce e di solfuro d'arsenico, se operavano con efficacia, tornavano nondimeno pericolosi, per l'ingrediente arsenicale da essi contenuto; onde fu pensato di trovarne altri, i quali producessero la depilazione, senza timore di gravi inconvenienti. A ciò vale principalmente il solfuro solforato di calcio, che possiede la proprietà di sciogliere peli, capelli, peluria, con rapidità grande, e compiutamente, in guisa tale da essere stato riconosciuto superiore al rusma dei Turchi e ad altri depilatorii con solfuro d'arsenico.
      II Martius ed il Boettger diedero la seguente ricetta pel depilatorio nuovo:
      Calce recente, estinta e priva di acido carbonico ............2 p.
      Acqua............3 »
      Se ne fa latte denso, pel quale si conduce a gorgogliare una corrente di gas acido solfidrico, fino a saturazione, agitando di frequente, acciò tutto l'idrato calcare possa reagire col gas solfidrico. Forma una poltiglia di colore verdognolo, pel ferro che si trova nella calce e che si solforò anch'esso ; ha odore di ova putride ; si separa col tempo in parte solida ed in parte liquida, che si devono poi mescolare nell'atto di usarne.
      Quando occorre di metterlo in opera, se ne stende uno strato della grossezza di due o di tre millimetri sulla cute da depilare, ed ivi s'indurisce in termine di otto a dieci minuti. In allora si toglie lavando con acqua, e la pèlle rimane pulita, meglio che con qualsivoglia rasojo, e senza aver sofferto irritazione di sorta. Siccome poi il depilatorio non distrugge il bulbo dei peli, perciò fa d'uopo che se ne replichi l'applicazione di mano in mano che i peli ricompaiono. Allorché si appone sul labbro superiore e sul mento, si tura il naso con pezzuola alfine di non ricevere l'odore spiacevole che si sprigiona dal solfidrato calcare.
      11 depilatorio descritto opera eziandio sciogliendo
     
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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