Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DE QUINCEY TOMMASO — DERBYad iniziare le quali contro un deputato basterebbe che il potere esecutivo chiudesse la sessione parlamentare. Ma vuoisi avvertire che i deputati non sono sindacabili per ragione delle opinioni da loro emesse e dei voti dati nelle Camere; e che se anche fosse iniziata una procedura criminale contro un deputato nell'intervallo tra l'una e l'altra sessione, converrebbe poi sospenderla quando fosse riconvocata la Camera, della quale il processato fosse membro.
      Quanto alla materia delle elezioni e delle indennità, veggnsi ai successivi articoli Elezioni, Parlamento.
      Nel nostro ordinamento amministrativo la Deputazione Provinciale è il corpo che il Consiglio Provinciale elegge nel suo seno, affidandogli in una con l'autorità esecutiva anche la rappresentanza del Consiglio medesimo negli intervalli tra le sue convocazioni. La Deputazione tiene, rispetto al Consiglio Provinciale, il grado che rispetto al Consiglio Comunale ha la Ci iunta (V. Provincia).
      DE QUINCEY Tommaso (biogr.). — Uno dei più valenti scrittori moderni dell'Inghilterra, nato a Manchester il 15 agosto 1786, morto in Edimborgo l'8 dicembre 1859. Oltre alla perfezione letteraria de' suoi scritti, una deplorevole circostanza contribuì a dargli celebrità, e fu l'uso smodato ch'egli lece dell'oppio. 11 più famoso de' suoi scritti è appunto The Confessions of an opium cater. Ma scrisse sopra innumerevoli soggetti letterarii, storici, economici, ecc., vero modello dei magazine-ivriters dell'epoca nostra. Le sue opere furono, non ha guari, pubblicate in undici volumi, e sono una delle più gradevoli ed istruttive letture.
      DERADELFI (terat.). — Genere di mostri doppii monocefali, che hanno i seguenti caratteri : tronchi separati sotto l'ombellico, riuniti sopra; tre o quattro membra toraciche ; una testa sola senza parte sopran n u m e rari a oste r u a m e n te.
      DERA GHAZI KHAN (geogr.). — Distretto dell'India inglese nella divisione Derajat della luogotenenza del Pengiab, tra 28' 27' 0" e 31° l' 0'' lat. N., e tra 09° 36' 30" e 70° 58' 20" long. E. (Greenw.). Con una popolazione di 308,840 abitanti, oltre alla omonima capitale, contiene le città di Jampur, Choti, I)agii e Rajhan.
      DERA ISMA1LKHAN (geogr.). —Distretto dell'India inglese nella divisione Derajat della luogotenenza del Pengiab, fra 30° 35' 30" e 32"' 33' 0" lat. N., e 70° 15' 0" e 72° 3' 20" long. E. (Greenw.). Ha 394,«64 abitanti. La principale città dà il nome al distretto, e poi vi sono Kat Sultan, Mankhcra e Tank.
      DERAJAT (geogr.). — Divisione dell'India inglese, sotto la giurisdizione del luogotenente governatore del Pengiab, che comprende i distretti ili frontiera di Dera Ghazi Khan, Dera Ismail Khan e Bannu, situata fra 28° 27' 0" e 33* 15' 30" lat. N. e fra 70° 15' 0" e 72° 3' 20" long. E. (Greenw.). Popolazione 991,251 anime.
      DERBEND (geogr.). — Città situata ai 42° 12' di lat. N.. e 41° di long. E., sulla sponda occidentale del mar Caspio nel governo russo della Giorgia, e capoluogo del Daghestan, con una popolazione di 15,739 abitanti. E luogo importante per la sua situazione, poiché le sue mura chiudono affatto al N. e al S. il passaggio lasciato tra una diramazione del Caucaso e la spiaggia del Caspio, cosicché lesue porte possono in ogni tempo intercettare le comunicazioni, circostanza dalla quale ha preso il nome, che significa porte chiuse. La sua fondazione è da alcuni impropriamente attribuita ad Alessandro, che non visitò mai quelle contrade; e da altri, con maggior fondamento, a Cosroe re di Persia, o meglio forse a Dario I, che tentò con tal mezzo di arrestare le scorrerie degli Sciti. Pare nondimeno accertato che Cosroe la fortificasse, facendone un antemurale del regno di Persia.
      Allorché Derbend fu occupata dagli Arabi dopo la metà del secolo vir, il famoso loro califfo Aaron al-Reshid vi fece residenza. Sul principiare del secolo xni cadde in potere dei Mongoli. Gli Ottomani se ne resero padroni nel 1589: ma pochi anni dopo fu loro ritolta dallo scià Abbas Grande di Persia. Passò successivamente ai Russi sotto Pietro il Grande, che l'espugnò in persona nel 1722, ed ai Persiani, che nel 1796 la perdettero di nuovo Da quel tempo è rimasta sotto il dominio della Russia.
      Derbend è notevole per le estese sue mura, che non sono solamente di una grande antichità, ma solidamente costrutte di massi di pietra lavorata, ed hanno un'altezza non minore di dieci metri, e spesso della grossezza di tre. Esse sono rinforzate da travi rotonde e quadre; e a ponente della città sta sopra un'eminenza una cittadella assai bene fortificata. Il porto, per la poca profondità delle acque, non può ammettere altro che battelli, rimanendo le navi alla distanza di quasi 6 chilom. dalla spiaggia.
      DERBICI (lat. Derbiccce o Derbices, gr. Asf&'xxai, Aì'^ixi?, AicCmot) (rtnogr.). — Tribù dell'Asia centrale, d'origine scitica, secondo tutte le apparenze, stanziata nell'antica Margiana (odierno Korassan), sulla sponda sinistra dell'Osso (Oxus,odierno Gihon), tra questo medes'mo fiume, il mar Caspio e l'Ircania (Hyrcania, odierno Mazanderan). Sembra che venisse indicata da varii nomi, con qualche leggiera differenza l'uno dall'altro, scorgendosi fra gli antichi che Ctesia, coll'autorità del bizantino Stefano, ai summentovati aggiungesse pur quelli di Derbii e Derbissi. Strabene (xi, p. 508) ci porge intorno ai loro usi e costumi curiose notizie , dalle quali si arguisce che non differivano punto nel modo di vivere dagli Sciti. Adorano la Terra, dice l'ora citato geografo, nè mai sacrificano od uccidono una femmina, ma danno soltanto la morte a quelli di loro che oltrepassano i settantanni, avendo i parenti più prossimi il diritto di mangiarne le carni; levansi poi l'impaccio delle donne vecchie collo strozzarle e poi bruciarle ; e se qualcuno muore prima del suo 70° anno, non viene mangiato, ma bruciato. Eliano narra le stesse cose, soggiungendo che le persone uccise vengono pria offerte in sacrifizio, e poi servono d'imbandigione a lauti banchetti (V. IT., iv, 1). Strabone aveva di già altrove ossei* vato (xi, p. 517) che i costumi delle genti dimoranti lunghesso le sponde del Caspio erano eccessivamente barbarici.
      DERBY (geogr.). — Contea interna e pressoché centrale dell'Inghilterra, confina al N. con la contea di York, all'È, con quelle di Leicester e di Nottingham, al S. con quelle di Leicester e di War-wick. ed all'O coi fiumi Dorè Goyt e Trent. Piana.
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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Camere Camera Elezioni Parlamento Deputazione Provinciale Consiglio Provinciale Consiglio Deputazione Consiglio Provinciale Consiglio Comunale DE QUINCEY Tommaso Inghilterra Manchester Edimborgo The Confessions India Derajat Pengiab Greenw Jampur Choti Rajhan India Derajat Pengiab Greenw Kat Sultan Mankhcra Tank India Pengiab Dera Ghazi Khan Dera Ismail Khan Bannu Greenw Caspio Giorgia Daghestan Caucaso Caspio Alessandro Cosroe Persia Dario I Sciti Cosroe Persia Derbend Arabi Aaron Mongoli Ottomani Abbas Grande Persia Russi Pietro Persiani Russia Derbices AicCmot Asia Margiana Korassan Osso Oxus Gihon Caspio Ircania Hyrcania Mazanderan Ctesia Stefano Derbii Derbissi Sciti Terra Caspio Inghilterra York Leicester Nottingham Leicester War-wick Dorè Goyt Trent Provincia Popolazione Passò Eliano Strabone