Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      374 DERCETO — DE RENZI SALVATOREdi presentare un elenco di ministri, comecché non riuscisse, essendo paruto sconveniente agli uomini di qualche levatura di distrugger l'opera economica del Peel. Morto il padre in detto anno, lasciato il nome di Stanley, prese quello di conte Derby, seguendo a sedere nella Camera dei Lordi. La disunione dei whigs nel 1852 ne addusse la caduta, e lord Derby riusci finalmente a comporre un gabinetto di puri tory, in cui assunse, secondo l'uso, le funzioni di primo lord del Tesoro, ma, meno il nome del Disraeli, il nuovo gabinetto componevasi di nomi non certamente troppo noti, i quali questo avevano di singolare, di volere ristabilito il sistema protezionista, di che i propugnatori del libero scambio della lega di Manchester gli si dichiararono avversarli. Disciolto il Parlamento il 1° luglio, la nuova Camera dei Comuni nel dicembre successivo con 305 voti contro 286 ebbe rejetto il bilancio presentato dal Ministero. Di che lord Derby ritirossi, lasciando a lord Aberdeen il carico di ricostituire l'amministrazione, e ritornò fra' più zelanti dell'opposizione conservatrice. Vero è che del potere avea fatto buon uso si con riformare la cancelleria, e si stringendo in Francia l'alleanza resa più tardi dalle circostanze cotanto popolare. La crisi ministeriale per la demissione del Russell, nel febbrajo del 1855, gli dischiuse nuovamente la via al potere, ma ricusò di entrarvi. Nel 1858 poi, a motivo degli imbarazzi cagionati al Palmerston dagli aftari delle Indie e dalle complicazioni diplomatiche sopravvenute tra i Governi francese e britanno (a cagione dell'attentato del 14 gennajo), fuwi ricondotto mal suo grado. E parimente dal 1866 al 1868 fu nuovamente ministro presidente o, come dicono gl'Inglesi, primo lord dello Scacchiere. Distinguevasi l'illustre uomo di Stato per grandi doti di spirito, che il resero orator facondo ; appassionato per le caccie e le corse che da lui ebber nome; studioso ed erudito, era universalmente stimato in Inghilterra, ove la differenza dei partiti non cagiona, come presso noi, inimicizia personale. Era membro del Consiglio privato, ed ora il suo nome sarà degnamente rappresentato dal figliuol suo lord Stanley, che fu più volte membro del gabinetto insieme al padre, e successegli nei titoli e nelle onoranze.
      Vedi: Vapereau, Dictionnaire universel des con-temporains — Gazzetta ufficiale del regno d'Italia (28 ottobre 1869) — The English Cyclopeedia con-ducted by Ch. Knight (Londra 1856).
      DERCETO (mitol.). — Divinità della Siria, che si crede comunemente essere la stessa che Atergate o Atargate, e che alcuni confusero anche con Dagone yvedi questi nomi e Astarte).
      DERCILLIDA (stor. ant.). — Dopo la ritirata dei diecimila, i Greci dell'Ionia che avevano seguitato Ciro, temendo la vendetta del re di Persia e di Tissaferne, di lui satrapo, implorarono i soccorsi di Sparta, che mandò loro Dercillida, per la sua abilità e per lo spirito fecondo di ripieghi soprannominato Sisifo. L'esercito trovavasi ad Efeso quando egli ne prese il comando, l'anno 399 av. Cristo. Sapendo che Farnabazo e Tissaferne non vivevano tra loro in perfetta armonia, e che erano in diffidenza l'uno dell'altro, si unì a Tissaferne, e marciò contro il suo rivale che odiava, perchè altra volta in Abido,
      per opera di questo satrapo, era stato condannato a rimanere in piedi col suo scudo, insopportabile ingiuria per uno Spartano, poiché le leggi di Sparta infliggevano questa punizione al soldato che abbandonava il suo posto. In questa spedizione Dercillida penetrò fino nell'Eolia, provincia allora amministrata da Midia, sotto gli ordini di Farnabazo. L'Eolia abborriva il giogo di Midia, e Farnabazo stesso disponevasi a punirlo de' suoi delitti, quando arrivò Dercillida. In un sol giorno, Larissa e due altre città marittime vennero in suo potere. Invano Midia volle trattare col vincitore ; egli non ascoltò alcuna proposta, deciso di procacciare ai Greci di quella contrada una piena libertà. Questi successi costrinsero Farnabazo a domandare una tregua, e Dercillida pose allora i suoi quartieri d'inverno nella Tracia bitinica. Al cominciamento della campagna seguente, vennero deputati di Sparta a confermarlo per un altro anno. Dercillida, data la pace ai Persi, traversò l'Ellesponto colle sue truppe per entrare in Europa ; fu ricevuto ospitalmente dagli Sciti, e passato nel Chersoneso, lo distribuì a' suoi soldati, chiudendolo con una muraglia per arrestare le invasioni dei Traci. Dopo questa conquista tornò nell'Asia, e dietro l'ordine degli Efori entrò nella Caria. Quivi trovato l'esercito dei Persi molto più numeroso del suo, seppe così bene imporne al nemico, che Tissaferne e Farnabazo chiesero di venire a trattative.
      DERECSKE (geogr.). — Città d'Ungheria, circa 12 chilom. a S. di Debreczin, in vicinanza di parecchi piccoli laghi, dai quali in estate si estrae molta soda per evaporazione. In uno di essi trovansi piccole ma belle perle. Abitanti 7334 (1869).
      DEREHAM (geogr.). — Piccola città della contea di Norfolk, in Inghilterra, con 3689 abitanti (1871).
      DERENCEFALI (terat.). — Mostri che hanno piccolissimo cervello ravvolto nelle vertebre del collo.
      DE RENZI Salvatore (biogr.). — Nacque il 19 gennajo del 1800 in Paterno, piccolo comune della provincia di Principato Ulteriore, che ora si nomina Paternopoli ; mori in Napoli il 26 febbrajo 1872. Recatosi in Napoli per dedicarsi prima allo studio e poi alla pratica della medicina, fin da'primi anni diede a divedere ciò che sarebbe un giorno addivenuto. In sul principio unì alla pratica della professione, medica lo studio della scienza e della storia della medicina ; ma più tardi, per potere con maggior agio studiare, quasi del tutto si ritrasse dall'esercizio della professione. Ebbe, nel 1821, la nomina di chirurgo militare e indi a non guari quella di istruttore de' ciechi e di medico dell'ospizio in cui essi erano accolti. Nel 1832 poi fu nominato medico maggiore e statistico del nuovo ospedale di Santa Maria di Loreto e medico ordinario del grande ospedale degl'Incurabili. Non poca rinomanza acquietò quando negli anni 1836 e 1837 fu la città di Napoli afflitta per le prime volte dalla epidemia cholerica, perchè il suo ospedale venne destinato ai colpiti da quel male, ed egli, avendo avuto il carico d'ispettore sanitario presso l'Intendenza di Napoli, si vide pure costretto a dirigere il servizio medico per la città e per l'intiera provincia. Avendo dato pruova in quella occorrenza di molta operosità e di grande senno, il Governo lo ricompensò conv^rOOQle


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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