Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DESERTIdella Tartaria. Nella Persia sono cinque deserti principali che occupano da tre decimi della superficie del paese. Primo tra essi è il gran deserto salato che separa lTrak-Agemi dal Khorassan, ed è della lunghezza di circa 555 chilometri e della larghezza di 315. A mezzodì si unisce col deserto della Carmania, ed a levante colla provincia del Khorassan. 11 suolo è un'argilla compatta, la cui superficie è coperta di un'efflorescenza salina, che in alcuni luoghi è della spessezza di 25 millimetri ; e la sua vegetazione, come in tutti gli altipiani del paese, consiste in piante saline, come la staiice tartarica, frammiste di piccioli tratti di pastura. Gli altri tre deserti sono quelli di Kiab, di Meckran e di Karakum. 11 deserto di Meckran è nel Belucistan. Al sud confina col mare d'Oman, ed è separato dal deserto di Sind nell'Indostan per mezzo delle montagne di Brahu e dell'Indo. Non appartiene all'acrocoro della Persia, ma al bacino del mare, di cui forma il confine settentrionale, ossia la linea della costa seguita da una parte dell'esercito di Alessandro il Grande al suo ritorno dall' India. I suoi prodotti differiscono da quelli del Gran Deserto, e consistono nel palmizio indiano e negli arboscelli aromatici dell'Arabia Felice. Il deserto di Karakum è nel nord del Khorassan, ed è sabbioso.
      Deserti della Gran Tartaria. — Scendendo le montagne del Paropamiso, che formano il limite del Khorassan a settentrione, si entra nei deserti della Tartaria Indipendente. Questo paese confina a mezzodì col Paropamiso già mentovato e coll'altra catena dell'Indu-Kush, di cui sembra una continuazione; a levante colle alte montagne Belur-Tagh, che lo separano dalla Cina; a tramontana con alcune giogaje, che da un lato scendono dalla grande catena altaica, e dall'altro dall'estremità delle montagne uraliche ; e a ponente col Caspio. Si può considerare come il declivio nordico-occidentale del gran pianoro centrale dell'Asia. Occupa una superficie di circa 1,181,970 chilometri, la cui maggior parte è un deserto ; giacche, tranne il piede immediato delle montagne e i corsi delle acque, tutto il paese è condannato a siccità e sterilità. Le pianure saline e sabbiose steiulonsi anche intorno alla parte settentrionale del Caspio fino al Don, e a levante dell'Ural si congiungono colla steppa d'Ishim, pretesa dalla Russia. Il paese di Khowarezm o Karis-sum al sud del lago Arai, per cagioni tra cui l'invasione delle sabbie è per avventura la più potente, trovasi oggi ridotto al piccolo distretto di Kliiva. che sorge nel deserto come un'oasi, e cui, cavalcando, si può girare d'intorno in tre giorni.
      La grande Buccaria o Bokhara è pure attorniata di sabbia al settentrione e all'occidente. Tutta la Tartaria Indipendente al dì d'oggi contiene forse appena una popolazione di cinque milioni, prova dell'eccessiva sterilità del suolo.
      Deserto dell' Afghanistan. — L'Afghanistan è un paese di grand'estensione, e contiene la città di Candahar. Esso è un vasto bacino sabbioso, fuorché nell' immediata vicinanza delle montagne, dalle quali ò cinto all'oriente e al settentrione, e lungo le sponde dei fiumi Lliorah ed Helmend o Hinda-mend, l'ultimo de' quali lo attraversa da oriente ad occidente, e termina nel lago Zorah. Al nord-estla contrada s'inalza verso le alte montagne che si appoggiano al gran pianoro centrale dell'Asia, e da cui discende l'Indo verso il sud-ovest, e il Gange al sud-est.
      L'immensa estensione di aridi deserti testé accennati, appena interrotta dall'Indo stesso, ghigne sino alle sponde dell'Esidro, il più orientale dei fiumi del Pengiab.
      Dal capo Bojador sull'Atlantico fino oltre all'Indo la regione sabbiosa stendesi in una linea cun a di 3147 chilometri, e non comprendendovi le fertili oasi, copre, secondo i calcoli di Humboldt, una superficie di 5,892,720 chilometri ; e per quanto esteso sia questo tratto, che par condannato ad eterna sterilità, ci rimane tuttavia da considerare il grande acrocoro centrale dell'Asia, non meno arido dei deserti sovra descritti.
      Deserti del gran pianoro centrale dell'Asia. — Il primo paese che incontriamo procedendo verso oriente, è la Piccola Buccaria, confinante al settentrione con la catena di montagne d'Alak, che la separa dalla Songaria, e al mezzodì col Mus Tagh e col Gran Tibet. Ad oriente tocca alla Mongolia. La Piccola Buccaria è mediocremente fertile presso le montagne, donde discendono innumerevoli correnti, che, raccoltesi nel fiume Yarkand, si scaricano nel lago Lop, il quale non ha alcuno sfogo. Tutto il centro e la parte orientale del paese è un deserto sabbioso e salato.
      Lasciando al settentrione la Songaria, la quale contiene pure immensi tratti aridi, e donde il fiume Irtish trae la sua origine, e continuando pur sempre verso levante, troviamo la sterile pianura sten-dentesi verso la Mongolia, dove si allarga a formare il vasto deserto di Sciamo, che stendesi fino alla Gran Muraglia della Cina per la lunghezza di 2221 chilometri, raramente sparso di fertili tratti. Dalle pendici esterne di quelle montagne che rinchiudono e sostengono il pianoro centrale, che è il più alto del mondo, scendono quei grandi fiumi che da un lato fecondano il grande Impero della Cina e portano tributo delle loro acque al Pacifico, e dall'altro attraversano le sterminate steppe della Siberia per isboccare nell'Oceano Glaciale. Quanto all'area dei deserti sabbiosi dell'acrocoro tartarico, si può calcolare ch'essa sia per lo meno di 1,969,950 chilometri, che, unita coi 5,892,720 de' deserti africani, arabi e persiani, e con circa altri 1,969,950 per gli ampii tratti sterili e sabbiosi sparsi nell'Africa meridionale, e i piccoli dell'Europa, dà un totale di 9,832,620 chilometri di deserto solo nel Vecchio Mondo; cioè una superficie eguale a tutta l'Europa, e questo senza comprendere le steppe interminabili della Siberia, né le paludose pianure dell'Asia settentrionale confinanti col Mare Glaciale.
      I deserti dell'America, conosciuti sotto i nomi di Pampas, di Savanne, ecc., essendo di diverso carattere, formeranno il soggetto di un articolo speciale sotto il titolo di Pianure.
      Giovi infine notare, per i coltivatori degli studii biblici, che in Oriente l'uso comune del parlare dà il nome di deserti a larghe ed estese pianure, soggette per lo più alla siccità, e per conseguenza alla sterilità. Quindi è che il vocabolo ebraico arahah significa una pianura, un deserto ed una vastità
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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