Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      diagometroegli non azzarderà il giudizio ad una prima visita, e solamente dopo esami ripetuti si arrischierà di pronunziare la sua opinione. Il curante deve soprattutto essere fatto consapevole del grado di mobilità dell'infermo e tener conto dell'impressione ch'esso può fare sopra di lui. L'esame del polso dev'essere l'ultimo, e dopo qualche intervallo di quiete devesi nuovamente esplorare (V. Segni, Semiotica, Sintomi).
      DIAGOMETRO {fis. e tecn.). — Nome d'una specie di elettroscopio immaginato da Rosseau per misurare la diversa conducibilità dei corpi, e può anche servire, come gli elettroBCopii, per misurare le tenui quantità di elettricismo libero. 11 diagometro è composto di un piatto di resina o di gomma lacca, verso il cui orlo è un conduttore di rame sporgente all'infuori, a foggia di anello, e snodato a cerniera per far avanzare o retrocedere un disco fissato alla sua estremità. Al centro del piatto s'inalza verticalmente uno stile di rame, la cui punta, fatta di acciajo, sorregge un piccolissimo ago calamitato che vi sta in equilibrio e tiene ad un capo un disco verticale ugualmente di rame. Questo disco deve quasi applicarsi a quello del conduttore. Una striscia metallica pone il conduttore in comunicazione collo stile. Volendo far uso dello strumento, si colloca l'ago calamitato sullo stile e si lascia dirigere nel meridiano magnetico; poscia girando il piatto di resina si fa in guisa che la striscia conduttrice si diriga parallelamente all'ago e sia nello stesso meridiano, affinchè l'ago, nell'ubbidire all'azione magnetica del globo terrestre, possa portare il suo disco vicinissimo a quello del conduttore che sporge fuori del piatto. Lo strumento essendo così disposto, se si avvicina al conduttore un corpo elettrizzato, tutto il sistema riceve, col contatto, questa sorta di elettricità, e i due dischi si rispingono opponendosi alla forza del magnetismo. L'ago è così leggero e tanto debolmente calamitato, che la repulsione è sensibile per quanto sia debole l'elettricità trasmessa. L'apparato è ricoperto d'una campana cilindrica di vetro, altrimente l'ago per la sua mobilità estrema sarebbe sturbato dalle più leggiere agitazioni dell'aria. Una striscia di carta incollata sulla superficie della campana, all'altezza della zona percorsa dall'ago nei suoi movimenti, è divisa da lineette verticali in gradi di circolo ai quali si appongono i numeri corrispondenti. Non è d'uopo che la divisione si estenda oltre i 90°. Ponendo l'occhio nella direzione dell'ago si può leggere di quanti gradi la ripulsione elettrica lo abbia fatto deviare dalla posizione dell'equilibrio magnetico; donde il nome di diagometro, che significa misura della deviazione.
      Quando si voglia servirsi dello strumento per paragonare fra loro i differenti gradi di conducibilità dei corpi per l'elettrico, adoperasi per fonte elettrica una pila a secco dello Zamboni, e s'interrompe il conduttore dello stromento frapponendovi un dischetto della sostanza in quistione.
      Le osservazioni fatte con questo stromento hanno provato che i corpi creduti più o meno cattivi conduttori dell'elettricismo, come il vetro, la resina, la seta, ecc., sono tuttavia deferenti in grado notevolissimo; la lacca ed il carbone di fùsaggine per-
      fettamente secco sono i soli che non abbiano dato indizio di conducibilità. Le pile secche, il cui elettricismo è pochissimo sensibile, producono anche la ripulsione.
      Il diagometro può servire in un gran numero di casi non solo alle ricerche scientifiche, ma ancora ai bisogni del commercio e delle arti. Così il Rosseau ha riconosciuto per mezzo di questo stromento che l'olio d'oliva, all'opposto di quasi tutti gli altri olii, è cattivissimo conduttore del fluido elettrico. Quindi i diversi gradi di conducibilità dell'olio d'oliva adulterato, paragonati a quelli dell'olio puro, porgeranno il mezzo di giudicare della diversa dose dell'olio straniero contenuto nel miscuglio. Il tempo impiegato dall'ago per giungere al suo maximum di deviazione dipende dalla conducibilità delle sostanze che si pongono sul passaggio della corrente elettrica. Questo tempo, che varia col variare delle sostauze, serve per misurare il rapporto della conducibilità.
      Per provare l'olio d'oliva se ne versa una data quantità in uno scodellino di metallo che si pone sull'anello del diagometro ; in tal modo l'olio comunica coll'ago e col conduttore ; quindi vi s'immerge un filo metallico attaccato ad uno dei poli di una pila secca in comunicazione libera col suolo. Se l'olio è purissimo, l'ago impiega quaranta minuti per giungere al suo maximum di deviazione ; se è mescolato con un altro olio, questo tempo sarà tanto minore quanto maggiore sarà la quantità dell'olio straniero. Ad avere il rapporto della conducibilità dei due olii allo stato di purezza, se ne pongono successivamente volumi uguali nello scodellino e si opera nel modo indicato, avvertendo che i due dischi si trovino l'uno rispetto all'altro perfettamente collocati nella stessa guisa in ciascheduna sperienza. Conosciuti i tempi rispettivi che corrispondono al maximum di deviazione per l'uno e l'altro dei due olii sperimentati allo stato puro, si avranno i limiti della scala dei tempi che corrisponderanno alle loro diverse mescolanze, i quali tempi camminando verso l'uno o verso l'altro dei detti punti estremi, seni-ranno di norma per giudicare approssimativamente delle proporzioni degli olii mescolati.
      Recentemente il prof. Luigi Palmieri da Napoli inventò un nuovo diagometro, che fu riscontrato utile, di risultati certi e di non difficile maneggio ; onde noi reputiamo debito nostro di qui riportare l'istruzione pratica che rese pubblica a spese della Camera di commercio di Napoli, avvertendo come non torni solo utile per isvelare la mischianza degli olii eterogenei a quelli delle olive, ma riesca eziandio vantaggioso per la disamina dei tessuti, c Col mio diagometro, scrive il Palmieri, si può facilmente conoscere : 1° il grado di bontà degli olii di olive. 2° Si possono distinguere questi dagli olii di semi. 3° Si può sapere se un olio di olive, ancorché in apparenza ottimo, sia misto ad olio di semi. 4° Si possono graduare e distinguere gli olii di semi. 5° Finalmente si scopre la presenza del cotone nei tessuti di seta e di lana ». Tutto lo strumento è espresso dalla fig. 2079, ove a dinota una pila a secco, f ed f due globetti di ottone sostenuti da colonnette di vetro e muniti di due bracciuoli orizzontali dd', i cui estremi portano due fili verticali b e b'y che passano a strofinìo in appositi buchi II
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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