Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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diagrammaquest'ultimo, e la pressione t^A, senza che cangi il suo volume primitivo ; poi seguita a dilatarsi alla temperatura T e quindi secondo un'isotermica da A fino in B ossia fino ad occupare il volume t>2 ; allora la massa fluida è costretta a ritornare verso il refrigerante, per cui rapidamente si raffredda, prendendo la temperatura di quest'ultimo, e la sua pressione discenderà bruscamente da v2B a vsC pur rimanendo costante il suo volume; giunta la massa di gas alla temperatura del refrigerante, finirà per venire compressa alla temperatura di questo, cioè secondo la isotermica CD e ricondotta per essa al primitivo punto di partenza. Questo genere di diagrammi appartiene alla macchina ad aria calda di Stirling e Ranlvine, nella quale non viene mai rinnovata l'aria, ed alla macchina di Laubereau a rinnovazione d'aria : il modo di agire si ottiene mediante due cilindri, detto l'uno distributore od alimentare, ed il secondo cilindro motore, siccome vedremo al luogo citato. 11 lavoro raccolto sullo stantuffo motore da simili macchine è ancor qui proporzionale all'area ABCD del diagramma.
Nei motori ad aria calda riscaldata a volume costante e raffreddata poi a pressione costante si ha il diagramma della fig. 2089. il fluido vi occupa daIVY b
Fig. 2089.
principio il volume v1 sotto la pressione V]C ed ha la temperatura t del refrigerante; mantenendosi costante questa temperatura, ha luogo un primo periodo di compressione secondo la isodinamica CD, sino al volume v2 ed alla pressione i>2D ; comincia allora un primo periodo di espansione a volume costante, che si ottiene portando bruscamente l'aria in contatto del focolare, cosicché questa riscaldandosi acquisterà d'un tratto la temperatura T del medesimo e la pressione t>2A, pur rimanendo costante il suo volume. Dal punto A comincia il secondo periodo di espansione, il quale ha luogo alla temperatura costante T e secondo la isotermica AB ; il fluido si lascia così dilatare finché arrivi ad occupare il volume v3 tale che la sua pressione alla temperatura T ridivenga quella primitiva; il fluido è poi ritornato dallo stantuffo, che comincia la sua corsa retrograda, allo stato primitivo C durante un secondo periodo di compressione, il quale ha luogoa pressione costante ; e cosi compiuta la sua evoluzione, il fluido esce dalla macchina. Tale è il modo di agire dell'aria nei motori, sistema Girard, i quali sono dunque a rinnovazione di fluido e necessariamente provvisti di rigeneratore del calore da attraversarsi prima dall'aria fredda nel periodo di compressione isodinamica CD e poi dalla stessa aria divenuta calda, ma per verso contrario nel periodo BC di raffreddamento a pressione costante, e nel quale l'aria cede al rigeneratore il suo calore prima di abbandonare la macchina. Ancor qui il lavoro esterno, utilizzato sulla faccia dello stantuffo motore in una evoluzione completa del fluido, trovasi rappresentato dall'area ABCD, risultante dall'eccesso delle aree che rappresentano il lavoro sviluppato dal fluido nei due periodi di espansione, sulle aree che rappresentano i lavori resistenti dal medesimo opposti durante i due periodi di compressione.
Termineremo l'enumerazione dei diagrammi delle macchine a gas, riproducendo quello dei motori a miscuglio gasoso detonaute, fra i quali quello a gas luce di Lerioir pare sia finora il solo vantaggiosamente praticabile, siccome altrove vedremo. In queste macchine (fig. 2090) si aspira nel cilindroFig. 2090.
motore un volume t>j di aria atmosferica mischiata con un gas infiammabile, per esempio gas-luce ; il miscuglio gasoso che avrà la pressione t^C, si fa esplodere nel cilindro col mezzo di una scintilla elettrica o colla fiamma di un becco di gas luce opportunamente smascherata; producesi all'istante una elevatissima temperatura e la pressione iniziale ViC sale bruscamente alla pressione molto più grande t^A, senza che il volume t>3 del miscuglio o meglio dei prodotti gasosi della combustione abbia mutato ; dopo l'esplosione, i gas si lasciano espandere, essendo circondato il cilindro di sostanze coibenti, e quindi secondo l'adiabatica AB sino ad un volume vs tale che la pressione ritorni ad essere la primitiva, per cui nella corsa retrograda lo stantuffo motore potrà cacciare a pressione costante i prodotti gasosi della combustione fuori del cilindro.
Tale è il diagramma teorico delle macchine in discorso ; ed il lavoro utile per esse raccolto dallo stantuffo motore è rappresentato dall'area ABC. Dai diagrammi forniti però da alcune macchine Lenoir sperimentate risulterebbe che la curva di^ooQie
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Stirling Ranlvine Laubereau Girard Lerioir Lenoir Qie
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