Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
diaspro - dtastematelitria
10 compongono sarebbero sopra 100 parti 74,6 di allumina, 4,51 di perossido di ferro, 1,64 di calce e magnesia, 14,53 d'acqua, 2,90 di silice, calcolando la perdita fatta nell'analisi di 1,71, cosicché il dia-sporo sarebbe un idrato tri-alluminico. Si presenta d'ordinario in lamine di color grigio perla, con isplendore madreperlaceo. Il suo peso specifico è di 3,432, raschia il vetro, non è attaccato dagli acidi. Nei monti Urali pare che sia stato trovato cristallizzato e di colore più scuro.
DIASPRO (min.). — La sostanza silicea, o per meglio dire la silice quasi pura, incolora o colorata dagli ossidi metallici, che sotto il nome di quarzo forma i cristalli detti comunemente di rocca, prende, col variare della trasparenza, della frattura, del colore, ecc., i diversi nomi di agata, di calcedonia, di corniola, di diaspro, ecc.
I diaspri compongono una serie di pietre siliciose, nelle quali la silice è principalmente ingombra di argilla e di ferro. Un'intiera opacità, anche sugli orli, una frattura compatta e priva di lucentezza sono i caratteri per cui il diaspro si distingue dal quarzo-agata. In generale si considera il diaspro come un quarzo-agata sopraccarico di argilla ferruginosa, cui deve il colore, l'opacità e l'aspetto appannato. I diaspri sono capaci di bel pulimento, ma non possono gareggiare colle agate nè per lustro, nè per vivacità di colori. I diaspri sono buoni conduttori dell'elettricità in ragione della gran quantità di ferro che contengono.
Non si riconoscono tra i diaspri altre varietà tranne quelle del colore e di alcuni miscugli irregolari di varie tinte in una stessa massa. Citeremo
11 quarzo-diaspro rosso-scuro, il verde, il violetto, l'azzurro di lavanda, il giallo d'ocra, il nero, il bianco, il zonario, lo screziato e il quarzo-diaspro onice.
II diaspro bianco è assai raro ; la sua tinta è il bianco giallastro dell'avorio, tratto tratto attraversato da vene sottilissime di color rosa.
Il diaspro onice è di un bruno di cioccolatte interrotto da alcune strisce di verde-scuro.
Il zonario presenta un fondo giallo o giallo-bru-nastro macchiato di dendriti nere frammiste a vene e zone presso a poco circolari. >
Lo screziato offre un complesso delle varietà pre-Cedenti, irregolarmente mescolate, e spesse volte accompagnate dal calcedonio, che nelle lastre sottili si distingue per la sua semitrasparenza lattiginosa.
Il diaspro verde, conosciuto anche sotto il nome di sanguigno o eliotropia, è di un color verde cupo con macchie ros?e.
Quando la massa è composta d'agata e di diaspro, se domina la prima di queste sostanze dicesi agata-diaspro, se l'altra dicesi diaspro-agata.
I diaspri formano masse ragguardevoli e talvolta letti potenti; ma per lo più s'incontrano in grossi filoni, e principalmente in masse isolate di poca grandezza. La Sicilia, le montagne dei contorni di Genova e la Siberia posseggono le più pregiate cave di diaspro.
S'impiegano i diaspri alla costruzione di opere di grossa mole, e se ne fanno anche vasi, zoccoli ed altri oggetti di ornamento. Gl'Italiani ne fanno un grand'uso per le opere musaiche. Esistono inoltrealcuni legni trasmutati in diaspro, i quali .sono ricercatissimi, e vengono adoperati agli stessi usi che il diaspro comune.
DIASPROIDE (miner.). — Varietà di quarzo resi-nite, che trovasi principalmente nei conglomerati trachitici e nei terreni porfìrici e serpentinosi.
DIASTALTICI ARCHI {anat. e fìsiol.). — Nome dato da Marshall-Hall al complesso dei nervi che fisiologicamente possono considerai si : 1° come uscenti dal midollo spinale (motori) ; 2° come entranti in esso (,senzienti) a fine di formare archi nervosi riflessi, il cui insieme costituisce il midollo spinale; 3° come unientisi per far contrarre i muscoli. Azione diastal-tica è quella di questi nervi. .
DIASTASEMIA (vet.). — Anasarca acuto del cavallo.
DIASTASI (med.). — Parola greca (8ia(rrc«ri<), che significa distanza o separazione, di cui gli antichi si servirono in vario significato. Infatti con essa indicaronsi le varie dimensioni del corpo umano; la, distanza che separa il medico dall'infermo ; l'epoca in cui succede qualche cambiamento nella malattia ;. la dilatazione dei muscoli agitati da moti convulsivi ; e da Areteo così chiamossi il gonfiamento delle vene varicose; da Ippocrate e Galeno la disgiunzione delle suture ; finalmente dai chirurghi moderni la lussazione di due ossi che siano contigui l'uno all'altro, come il radio ed il cubito, la tibia e la fibula (V. Lussazione).
DIASTASIA (chim. e tecn.). — Nome di una materia particolare scoperta da Payen e Persoz, notevole per la proprietà di trasmutare in Destrina (Y.) ed in zucchero identico a quello dell'uva una gran quantità di fecola, sotto l'influenza dell'acqua e del calore. La diastasia, al dire di questi chimici, esiste nei semi di orzo, di avena, di frumento, di formentone e di riso germinati, e vicino ai germi sviluppati nei tuberi dei pomi di terra. La proporzione della diastasia aumenta in ragione dei progressi della germinazione, e cessa quando la gem-inula o pi umilia ha acquistato, per es. nell'orzo, una lunghezza uguale a quella del seme germinato. La quantità della diastasia presente nell'orzo germinato eccede raramente il due per mille, e trovasi generalmente accompagnata da una sostanza azotata, analoga all'albumina. Questa sostanza è, come la diastasia, solubile nell'acqua ed insolubile nel-l'alcoole, ma ne differisce per le proprietà di coagularsi alla temperatura di 65° a 75°, di non agire sulla fecola nè sulla destrina, di essere precipitata dalle sue soluzioni mediante il sotto-acetato di piombo, e di essere in gran parte eliminata dell'al-coole prima della precipitazione della diastasia. Si rinvenne anche la diastasia sotto le gemme del-l'ailanto (aylanthus glandulosa), ove non è congiunta alla materia azotata solubile, ma bensì in presenza dell'amido.
DIASTEMA (art. mus.). — Nella musica greca cosi designavasi l'intervallo semplice, in opposizione a sistema, od intervallo composto.
DIASTEMA (zool). — Nome dell'intervallo che trovasi, in molti mammiferi, tra i denti canini ed i molari.
DIASTEMATELITRIA (patol. e terat,). — Delazione organica, caratterizzata dalla scissione longitudinale della .vagina.
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