Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
DIAZ MICHELE - DIAZOICI COMPOSTI
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esercitava la sua musa che intorno soggetti nobili ed elevati ; e forzato per condizione a continue relazioni con persone dell'ultima classe, seppe preservarsi dal contagio del cattivo loro idioma, ed il suo stile è sempre d'una purezza notabile. La raccolta delle sue opere poetiche, che l'Accademia delle scienze di Lisbona ha fatto stampare, nel 1709, a beneficio della sua vedova e de' suoi figli, è composta di sedici elegie, dodici odi e tre cantici. La correzione ed il gusto classico ne formano il merito principale ; vi si vede un poeta pieno della lettura dei grandi modelli in tutte le lingue, e le note estesissime che vi ha aggiunte attestano l'eccellenza e l'ampiezza dei suoi studii. Egli è altresì autore di due tragedie, Elettra ed Ifigenia, delle quali sembra che il merito non sia grande. Non vi sono che tre sue scritture in prosa. La prima è un esame ragionato dello stile di Sà de Miranda, Ferreira, Bernardes, Caminha e Camoens. L'Accademia delle scienze premiò, nell'anno 1792, tale eccellente dissertazione, e la fece stampare nel quarto volume delle sue Memorie di letteratura. Il secondo scritto è una comparazione della Storia di don Giovanni de Castro di Freire de Andrade e della Vita di don Paolo da Lima di Diego de Couto; il terzo tratta del buon gusto in poesia. Diaz mori il 30 di settembre dell'anno 1695, senza aver avuto il tempo di condurre a fiue un poema descrittivo e didascalico, intitolato Le Stagioni, e Y Enricheide, epopea di cui il soggetto era la conquista di Ceuta. Non è stato trovato nelle sue carte che il secondo canto de\Y Enricheide, e sembra che sia da credere non convenisse siffatta opera all'ingegno del poeta, e che fatto gli avrebbe poco onore ; si ha più favorevole opinione delle Stagioni. Questo poema doveva avere 24 canti, in ottave. I sei canti della Primavera, e 13 ottave del primo canto del-rEstate, sono tutto ciò che l'autore aveva scritto, quando la morte gli sopravvenne. In fronte delle poesie di Diaz, stampate a spese dell'Accademia, vi è un ragguaglio intorno alla sua vita ed alle sue opere; l'autore di quella biografia, benissimo scritta, è, per quanto a noi pare, Galani Stockler, segretario dell'Accademia.
DIAZ Michele (biogr.). — Compagno di Cristoforo Colombo nel suo secondo viaggio al Nuovo Mondo, oriundo di Aragona, ebbe, nel 1495, commissione di esplorare le miniere d'oro d'Hispaniola, ma fu poco appresso costretto a fuggire a cagione di un duello con uno Spagnuolo. In questa fuga una giovine donna, invaghitasi di lui, lo condusse nei dintorni auriferi di San Cristoforo, ed egli, cogliendo quest'occasione per rientrare in grazia, fece avvisato Bartolomeo, fratello di Colombo, della sua scoperta, si che in breve fu fondata, presso le miniere d'oro, la città di Nuova-Isabella, la quale cambiò poco appresso il suo nome in quello di San Domingo. Diaz divenne comandante di essa, ma cadde, nel 1500, di bel nuovo in disgrazia per aver ricusato di rendere il forte al luogotenente Boba-dilla. Diego Colombo lo nominò per vero, nel 1509, comandante di Porto-Rico, ma anche là lo raggiunse l'odio de' suoi nemici. Diaz condivise la sorte del suo protettore e fu condotto prigione in Ispagna, ove mori nel 1512, mentre apparecchiavasi, dopoessere di bel nuovo rientrato in grazia, a far ritorno al suo posto.
Vedi : Las Casas, Hist. Ind. — W. Irving, Hist. of the life and voyages of C. Columbus (lib. vili e xn).
DIAZ DE LA PESA Narciso Virgilio (biogr.). — Pittore paesaggista francese, di origine spagnuola, nato a Bordeaux nel 1809, morto nel 1876, autore di opere pregiate, fra le quali La Baigneuse, L'amour désarmé, La fin d'un beaujour, ecc.
DIAZ0AMMID0BENZ0L0 (chim. tecn.).—Colore giallo derivato dall'anilina per azione dell'acido azotico.
DIAZOICI COMPOSTI (chim.). — Si chiamano composti diazoici o diazocomposti una classe di sostanze azotate che si producono in generale per l'azione dell'acido nitroso sopra i derivati ammidati, e che vengono specificate dalla presenza di un particolare aggruppamento di due atomi di azoto.
11 primo che abbia studiato l'azione dell'acido nitroso sulle sostanze organiche ammidate si fu Piria, il quale, nel 1848, trattando cou l'acido nitroso l'asparagiua (diammide malica) n'otteneva l'acido malico. Poco tempo dopo, A. Strecker colla medesima reazione trasformava la glicocolla in acido glicolico, la leucina in acido leucico, l'acido ippurico in acido glicobenzoico. In seguito altre numerose esperienze mostravano che questa reazione è generale e può adoperarsi sempre per sostituire al residuo AzH2 quello OH. E fin dal 1849 Hunt aveva mostrato che l'anilina C6H5.AzH2 per l'azione dell'acido nitroso forniva fenolo C6H5.OH. Però nel 1858 (Jahresberichte di Will e Kopp, 1858, p. 413) il chimico inglese Pietro Griess, esaminando attentamente l'azione dell'acido nitroso sopra alcuni derivati del fenolo contenenti il gruppo AzH», riusciva a mostrare che, per l'azione dell'acido nitroso sugli ammidederivati aromatici, la trasformazione del gruppo AzH* in quello OH è preceduta dalla formazione di composti intermedii, i quali si formano per la sostituzione di un atomo trivalente di azoto a tre atomi d'idrogeno in una sola o in due molecole del composto ammidico ; egli diede il nome di diazocomposti a quelli formati- per la sostituzione di un atomo di azoto a tre d'idrogeno di una sola molecola del composto ammidico, mentre gli altri nei quali un atomo di azoto sostituisce tre atomi d'idrogeno in due molecole dell'aminidecomposto, e che possono del resto considerarsi come formati dall'unione di una molecola dell'ammidecomposto con una del diazocomposto, li disse diazoammidecomposti.
Le prime ricerche del Griess (loco citato, e An-nalen der Chemie und Pharmacie, t. cxui, 201) sono relative all'azione dell'acido nitroso sull'acido picrammicoC6H2(AzOa)2.AzH2.OH(ammidedinitrofe-nolo), sull' ammidenitrofenolo C<5H3.Az.02.AzH.0H e sull'ammidenitroclorofenolo,
C6H9.Az02.Cl.AzH2.0H, che egli così trasformava indiazodinitrofenolo.....C*H2(Az02)s Az2.OH,
diazonitrofenolo......C6H3(AzO*).Az*.OH,
e diazocloronitrofenolo . . C6H»(AzO*).Cl.Az2.OH.
Immediatamente dopo il Griess sottoponeva alla stessa reazione i derivati ammidati (Jahresbericht, 1859, p. 466, e Annalen der Chemie und Pharmaciei, t cxiu, p. 334 e t. cxvn, p. 1) dell'acidot^iOOQLe
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