Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      diazoma - dibdin tommaso frognallguente : si aggiunge una soluzione alcoolica d'etere nitroso ad una soluzione alcoolica di acido ammide-benzoico e si scalda a 30° ; precipita allora in gran quantità in forma di aghi finissimi.
      Si conosce Yetere dietilico di quest'acido, ottenuto facendo passare una corrente d'acido nitroso attraverso una soluzione alcoolica d'etere ammideben-zoico. È in forma d'aghi gialli, fusibili a 44°. Si conosce egualmente il derivato metilico.
      Scaldato per più giorni a 100° con soluzione eterea di bromo, si forma dell'acido monobromobenzoico. Trattato con jodo non fornisce acido jodobenzoico come nel caso del trattamento con acido jodidrico. Per l'azione dell'acido cianidrico non produce acido cianobenzoico,masi rigenera acidoammidebenzoico. Con l'acido fluoridrico svolge dell'azoto e forma fluoruro d'ammonio ed acido ammidebenzoico fluoridrico (Cunze e Htibner, 1865). Scaldato con acido nitrico si ha l'acido trinitrossibeneoico CH^N 0^03 (Griess).
      Trattato in soluzione acquosa con acido nitroso fornisce acido nitrrssibenzoico; se in presenza del-lalcoole genera acido benzoico. Per l'azione dell'ammoniaca si scompone in acido ammidebenzoico e azoto (Griess).
      La sua costituzione, seguendo l'opinione di Kékulé sui derivati diazoci, è rappresentata dalla foi mola seguente:
      (C«H4CO.OH)-Az-Az-AzH(C6H4,CO.OH), e con questo si spiega la sua bibasicità.
      DIAZOMA (archeoì.). - - Questa voce indica quella parte dei teatri, anfiteatri o circhi, a cui i Romani 1 davano il nome di precine ione o di bnlteo (V. Balteo).
      DIBATTIMENTO (proced. crim.). — Discussione che si fa dinanzi ai giudici, specialmente in materia criminale. Il nome fu erroneamente esteso alle discussioni parlamentarie.
      DIBDIN Carlo (biogr.). — Celebre compositore musicale, commediografo ed autore, nato nel 1745 a Southampton, scrisse circa 100 operette, pantomime, ecc., ed un gran numero di canzoni, delle quali le marittime (Seasongs) furono accolte con molto favore. La sua commedia The Quaker (1777) incontra ancora al dì d'oggi il gradimento degli spettatori ; ma la descrizione di un suo viaggio (Musical tour) testimonia della sua scarsa conoscenza dell'arte e degli artisti. Molto scalpore levarono i suoi trattenimenti declamatorio-musicali (Readings and music) ch'egli teneva in una sala denominata da lui sanssouci, coll'iscrizione : Vive la Bngatellc! Ei compose inoltre un'History of the Euglish Stage (Londra 1795, in 3 voi.); Professional Life (ivi 1802); molte commedie e romanzi; e non ostante l'appoggio del Governo e i suoi reiterati successi, mori nella miseria nel 1814.
      DIBDIN Tommaso (biogr). — Figlio del precedente, autore drammatico anch'egli, nacque nel 1771, ebbe padrino il celebre Garrick, e fin dall'età di quattro anni rappresentò la parte di Cupido in un dramma per l'anniversario di Shakspeare. Arruolatosi in una compagnia drammatica, percorse le provincie, e tornato in Londra, recitò al teatro di Covent-Gar-den, pel quale compose un gran numero di melodrammi. farse, vaudevilles, ecc., dei quali il più noto è The Cabinet. La sua pantomima intitolataMother Goose fruttò alla cassa del teatro oltre 20,000 sterlini (circa 510,000 lire), e The Highmet-tled Racer circa 13,000 sterlini; ma, non ostante questi inauditi successi, morì, come il padre, nella povertà il 16 settembre 1841. Egli aveva composto, oltre di ciò, più di mille canzoni.
      DIBDIN Tommaso Frognall (biogr.). — Uno dei più celebri biografi moderni, nato nel 1776 a Kensing-ton, morto il 18 novembre 1847, studiò ad Eton, e teologia a Cambridge, dando opera in pari tempo con tanto ardore allo studio della bibliografia, che dopo di essere stato ordinato prete anglicano nel 180», fu chiamato dal conte Spencer ad Althorp, residenza della nobile famiglia Spencer, per ordinarne , descriverne ed arricchirne la biblioteca, una delle più ricche dell'Inghilterra. Nel 1797 pubblicò YAnalysis of the first volume of Blackstone's Commentaries,e di poi Poems; ma amendue queste opere sono divenute assai rare, perchè della prima, tirata solo a ducencinquanta esemplari, furono distrutte, dopo la stampa, le incisioni in acciajo, e dei Poems l'autore annichilò tutti gli esemplari che gli venne fatto raccogliere. Le sue Lectures on the rise and progress of English Litrrature furono recitate, nel 1806-8, nell'Istituto reale di Londra. Come bibliografo Dibdin eccitò primamente l'attenzione con la sua Introduction to the Knowledge of rare and valuabìe editions of the Qreek and Latin Classics (Gloucester 1802, 4a ediz. Londra 1827), cui tenne dietro uno Specimen Bibliothecce britannica (ivi 1808), del quale furono stampati diciotto esemplari soltanto in-4° e quaranta in-8°. Il suo poema intitolato Bibliography (ivi 1822), di cui furono stampati solo cinquanta esemplari, rimase incompiuto. Maggior grido levò la sua Bibliomania or Booh-madness (ivi 1809, rifatto ed ampliato nel 1811), libro singolare, diviso in sei parti, nel quale i principali bibliomani inglesi dei tempi discorrono dei libri celebri, delle belle rare edizioni, ecc. Il testo è corredato di una grande quantità di note e sotto-note, che di gran lunga lo soverchiano. In pari tempo Dibdin pubblicò la traduzione per Robinson dell' Utopia di Tommaso Moro (ivi 1809, 3 voi.), con numerose note e bellissime incisioni in legno. Ma la sua fama come bibliografo fondasi principalmente sull'opera incompiuta : Typogra-phical antiquities (Londra 1810, 1819, 4 voi.), e sulla sua Biblioteca Spenceriana (ivi 1814-15), ornata di fac-simili e d'incisioni in legno, ed integrata dalle JEdes Althorpiance (ivi 1821), contenenti il catalogo dei tesori dell'arte del castello d'Althorp, cui tenne dietro da ultimo il catalogo dei libri rari di un nobile napoletano, il duca di Cassano, comperati da lord Spencer. Non sì tosto ultimata la Btbliotheca Spenceriana, edizione splendidissima e stampata a pochi esemplari, l'infaticabile Dibdin diè mano al suo Bibliographical Decameron (Londra 1817, 3 voi.), capolavoro tipografico, corredato di molte incisioni in legno e in acciajo, in cui si discorre dell'istoria della calligrafia e della pittura applicata ai manoscritti fino al secolo xvr, dei primi prodotti dell'arte tipografica, degli stampatori più celebri, delle legature, della vendita dei libri, ecc. Dieci dialoghi fra Attico, Menalca, bipiano, Rolando, Prospero (tìnti nomi di noti biblio-
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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