Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      dicogamia vegetaleContemplando questo prospetto, si può far subito la seguente obbiezione. Perchè si dice legge la dicogamia, ed eccezione alla legge la omogamia? Non potrebbe dirsi con eguale ragione legge la omogamia ed eccezione alla legge la dicogamia ? A tale obbiezione si toglie subito ogni forza rispondendo che le piante in cui prevalgono i caratteri dicogamici sugli omogamici costituiscono la gran maggioranza, come appare dal seguente prospetto approssimativo.
      Specie vegetali.
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      A B c D E FA. Tuttcìe specie dioiche, tutte le specie poligame i cui fiori ermafroditi sono proterogine brachibio-stimmiche, tutte le specie proterandre brachibioste-moni, tutte quelle specie singinandre il cui polline fu trovato essere inattivo sui proprii stimmi, molte specie la struttura de' cui fiori è tale da impedire meccanicamente la omogamia (per es. le orchidee, i generi paliurus, pinguicula, ecc.).
      B. Tutte quante le specie monoiche, una gran parte delle specie poligame, ecc.
      C. Tutte le specie singinandre la cui struttura florale è tale da favorire piuttosto la impollinazione dicogama che la omogama, tutte le proterogine macrobiostimmiche, tutte le proterandre ma-crobiostemoni. Da osservazioni risulta che la segale appartiene a questa categoria.
      D. Tutte le specie singinandre la cui struttura è tale da favorire piuttosto la omogamia che la dicogamia. Il frumento e Yhordeum vulgare apparterrebbero a questa categoria, notando che l'orzo è molto meno esposto del grano alla dicogamia.
      E. Tutte le specie (e sono pochissime) ove la fecondazione succede a porte chiuse. Tali piante per altro non sono del tutto sottratte alla legge della dicogamia, giacché producono qualche fiore il quale si apre. In questo caso è Yhordeum distichum.
      F. Compajono in questa categoria non già specie intere, ma soltanto alcuni individui delle specie appartenenti alla categoria precedente. Omogami assolutamente sono, per es., molti individui (Yhordeum distichum, ma non tutti.
      Questo quadro, i cui dati naturalmente hanno soltanto un valore approssimativo, può somministrare una chiara idea della vera importanza ed estensione nel regno vegetale così della dicogamia come della omogamia. Ecco il risultato degli studi fatti nel 1868 sulla impollinazione della segala, del frumento, dell'orzo volgare e dell'orzo distico. Accenneremo appena di volo che la spinta a detti studii venne dal valente agronomo prof. Cantoni, il quale, nel suo trattato di agricoltura recentemente pubbli-
      cato, e più espressamente ancora negli Atti della Società italiana di scienze naturali in Milano, in una sua nota Sulla fecondazione dei fiori erma froditi, credette di sostenere la tesi che in siffatti fiori, e perciò anche nel grano, la fecondazione si faccia esclusivamente entro gl'invogli florali, e che perciò sarebbe un pregiudizio il temere effetti cattivi dalle pioggie cadute durante la fioritura così del frumento come degli alberi da frutta, la qual tesi è in diretta, contraddizione cogli studii dicogamici fin qui fatti, e diremo anche colla convinzione pratica di gran parte degli agricoltori. Le osservazioni fatte non sono state per verità molte, ma crediamo averne tratto risultati definitivi, i quali verranno confermati da ulteriori esperimenti. Sarebbesi già pubblicato una memoria in proposito, se non fosse per la trascuratezza di non aver notato giorno per giorno quel che venivasi osservando. Cosicché mancò da ultimo la possibilità di fare quella relazione compiuta e soddisfacente che avrebbesi desiderato. Nondimeno esporremo i dettagli e i risultati che seguono.
      Prima diremo qualche parola sulla impollinazione delle graminacee in generale. Queste piante sono costantemente anemofile e hanno fiori talvolta monoici, più spesso ermafroditi. Quelle che hanno fiori monoici, come il frumentone, il tripsacum, la coix, ecc., debbono essere indubitabilmente collocate nella categoria seconda (dicogamia preponderantissima, omogamia minore). Quelle che hanno fiori ermafroditi, o sono singinandre, o più spesso proterogine macrobiostimmiche. Queste ultime vorrebbero essere collocate nella categoria terza (dicogamia preponderante, omogamia minore). Le singinandre pure debbono essere quasi tutte collocate in questa stessa categoria, perchè la grande esserzione dei loro stimmi caudati o pennelliformi,come anche la pendulità e mobilità delle loro antere sbattute ad ogni menomo muovere d'aria, sono disposizioni che evidentemente favoriscono assai più la dicogamia che la omogamia.
      Ora passiamo alle osservazioni specifiche sui cereali, e prima sulla segala. I fiori di segala maturano i sessi contemporaneamente. Offrono quindi il fenomeno della singinandria. Nel tempo della fecondazione si spalancano tutti uno dopo l'altro e durano molto tempo cogl'involucri florali patentis-simi. Gli stimmi sono lungamente esserti, emergenti, assai sviluppati. Le antere sono pure del tutto es-serte e pendute. Queste disposizioni favoriscono evidentemente più la dicogamia che la omogamia, sebbene per avventura quest'ultima non sia esclusa. Adunque la segala è rilevantemente soggetta alla legge della dicogamia e, vista la grande e diuturna apertura dei fiori, le pioggie continuate durante la fioritura dovrebbero comprometterne gravemente il raccolto. Per ciò che riguarda il frumento, si esaminarono le due varietà che sogliono essere coltivate nei dintorni di Firenze, una delle quali è fornita di lunghe areste, mentre l'altra n'è spoglia. Entrambe offerirono presso a poco gli stessi fenomeni. Furono esaminate con grande attenzione, perchè a prima vista sembra il grano esclusivamente omogamo. Si resta convinti che quelli i quali hanno sostenuto che le nozze del grano si possono compiere soltanto a porte chiuse, sono scusabili, ed anche il Delpino a
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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