Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DIEFFENBACH GIUSEPPE FEDERICO — DIEGO (SAN)
      ispiegare la generazione dell'angolo piano rettilineo (V. Angolo) servono ugualmente a spiegare la generazione dell'angolo diedro, immaginando un piano generatore OK, che giri intorno ad una retta OP situata in un piano immobile IR. In questa rivoluzione, una retta qualunque ON condotta perpendicolarmente all'intersecazione comune OP genererà una superficie piana perpendicolare a questa retta. In sul principio del movimento il piano generatore OK essendo applicato sul piano OR ossia IR, la retta ON si applicherà sulla OM che supponiamo anche perpendicolare sull'intersecazione OP ; quindi essendo nullo l'angolo diedro sarà pur nullo l'angolo lineare. Dopo un quarto di rivoluzione la retta ON sarà perpendicolare alla sua posizione primitiva OM, ed il piano OK, che ha percorso lo stesso spazio, sarà perpendicolare alla sua posizione primitiva OR ; e però l'angolo diedro e l'angolo lineare saranno ambidue retti. Compiuto un altro quarto di rivoluzione, la retta ON si applicherà sulla retta 01 prolungamento di OM, ed il piano OK si applicherà nuovamente sul piano IR, di maniera che l'angolo lineare e l'angolo diedro avranno compiuto in pari tempo un giro di 180°. Lo stesso dicasi per gli altri due quarti di rivoluzione. Dunque in tutti gl'incrementi successivi da 0° fino a 360°, l'angolo di NO con OM sarà relativamente ad un angolo lineare retto ciò che l'angolo diedro corrispondente è relativamente ad un angolo diedro retto, e per conseguenza gli angoli diedri sono proporzionali agli angoli lineari corrispondenti formati dalle rette OM, ON condotte in ciaschedun piano IR, OK perpendicolarmente alla comune intersecazione OP. Dal che >.egue che un angolo diedro qualunque MOPK ha per misura l'angolo lineare corrispondente MON ovvero l'arco che corrisponde a quest'angolo. Nello stesso modo trattandosi di misurare l'angolo diedro DAHG si condurrebbero nei piani AE, AG le rette AD, AB perpendicolari alla comune intersecazione AH, e la misura richiesta sarebbe l'angolo BAD o l'arco BD descritto con un raggio qualunque dal punto A preso per centro. L'angolo lineare corrispondente ad un angolo diedro ha lo stesso valore per tutti i punti dello spigolo, poiché le rette ab HG condotte nel piano AG perpendicolarmente all' intersecazione AH, e le rette ad HE condotte nel piano AE perpendicolarmente alla stessa intersecazione, sono rispettivamente parallele alle rette AB, AD ; e per conseguenza gli angoli BAD, bad, GHE sono uguali siccome aventi i lati paralleli, e l'apertura rivolta nello stesso verso. Ciò posto, se l'angolo diedro non è retto, i due piani saranno obliqui l'uno rispetto all'altro, ed allora l'angolo diedro sarà acuto od ottuso nelle stesse circostanze dell'angolo lineare che gli corrisponde.
      Gli angoli diedri sono nello spazio ciò che sono sopra di un piano perpeudicolare al loro singolo gli angoli formati da due rette, dal che risulta evidentemente che gli angoli diedri godono in generale delle stesse proprietà degli angoli lineari corrispondenti; e perciò 1° se una retta CA è la bisettrice dell'angolo lineare BAD ossia divide quest'angolo in due parti uguali, il piano EH che passa per questa retta e per lo spigolo AH sarà bisettore dell'angolo diedro DAHG ; 2" se due piani LK, IR sitagliano secondo la retta OP, la somma di tutti gli angoli diedri che stanno intorno a questo vertice sarà uguale a quattro angoli retti e gli angoli diedi i opposti al vertice, per esempio, MOPK, LOPT saranno uguali tra di loro ; 3° se due piani paralleli sono tagliati da un terzo, gli angoli alterni interni saranno uguali tra di loro, ecc.
      DIEFFENBACH Giuseppe Federico (biogr.). — Uno dei più celebri moderni chirurghi, nato nel 1792 a Kònigsberg in Prussia, studiò a Rostock e dipoi teologia a Greifswald. Nel 1813 prese parte in qualità di volontario alla guerra contro la Francia, tornò nel 181 i a' suoi studii teologici, ch'egli scambiò dipoi coi medicali, consecrandosi particolarmente alla chirurgia, a Kònigsberg, e nel 1820 a Bonn, dove lo chiamava la fama di Walther. Per costui raccomandazione egli accompagnò, nel 1821, uua dama cieca in Francia, e rimpatriato, disegnò recarsi a combattere per la libertà della Grecia, ma fu da una, signora amica ricondotto da Mai siglia in Germania. Compiuti gli studii, ei fu addottorato nel 1822 nell'Università di Wurtzborgo, ove propugnò una tesi intitolata Nonnulla deregenerationc et transplantatione, ricca d'ingegnose osservazioni. Appresso pose stanza a Berlino, ove il suo raro talento non tardò a procacciargli molta fama, si che nel 1830 fu nominato chirurgo in capo dell'ospedale di Carità di questa città, professore straordinario nel 1832 ed ordinario nel 1840 all'Università, del pari che direttore della clinica chirurgica. Oltre la sua somma abilità nel maneggio del bistori nelle ordinarie operazioni chirurgiche,Dieffenbach mostrò com'ei fosse fornito del vero genio dell'arte sua, sia inventando nuovi strumenti, sia perfezionandone molti altri noti da lungo, sia ancora introducendo nuovi metodi operativi. Per tal modo gli andiamo debitori d'un nuovo metodo per formare artificialmente nasi, labbra, palpebre, guance, ecc., per guarire lo strabismo e la balbuzie. Egli ha dato opera soprattutto a semplificare i metodi e gli strumenti. De' suoi scritti meritano special menzione i seguenti: Chirurgische Erfahrungen (Berlino 1829-1834, parti iv); la continuazione dell'opera di ScheeI, Die Transfusion des Bluts und der Einspritzung der Arzneien in die Adern (ivi 1828); Ueber die Durchschneidung der Sehnen und Muskeln (ivi 1841); Die Heilung des Stottcms (ivi 1841); Die Operative Chirurgie (Lipsia 1844-48, 2 voi.), sua opera principale, più volte tradotta; Der JEiher gtgen den Schmerz (Berlino 1847). Durante l'epidemia del cholera ei compose importanti Physiologisch-pathologische Betraclitungen bei Cholerakranken (ivi 1834). I suoi Chirurgischen Vortràge furono pubblicati da Meyer (ivi 1840) e tradotti in francese da Philipp (ivi 1840).
      Nel 1836 Dieffenbach trasferissi di bel nuovo a Parigi, e l'anno seguente a Londra. Nel 1841 fece il viaggio di Pietroborgo, ove ricevette onorevolissima accoglienza. Dopo il 1845 la sua salute si affievolì grandemente, e 1*11 novembre 1847 la morte lo colse improvvisamente in mezzo a' suoi allievi.
      Vedi Breuning, Dieffenbach's chirurgische Lei-stungen in Wien (Vienna 1841); Memoiren aus dem llrisefagcbuche eines ungar. Arztes (ivi 1850). DIEGO (SAN) (geogr.). — Il migliore porto nella
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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