Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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DIFFICOLTIsopra della fluitazione incompleta; e questa chiave comunica col di fuori mediante un tubo di piombo che attraversa il corpo del bastimento colle precauzioni consuete. Questa chiave, oltre l'orifizio principale diretto verso il tubo a galleggiante, ha un secondo orifizio sul fianco a cui si attacca il tubo di derivazione pel deposito delle polveri.
Inoltre il differenziometro ha nella parte inferiore del suo bacino un'altra piccola chiave presso cui è attaccato un tubo di piombo che discende lungo la controruota o lungo il bracciuolo che sta nella posizione di essa per versare l'acqua al di là della frammezza o paratìa murata. L'immersione si misura per mezzo di un galleggiante munito di un regolo graduato.
Ma i differenziometri sono di grande imbarazzo nelle navi, ed è piuttosto difficile il fare con essi le osservazioni opportune. Per supplire adunque a tali strumenti, il capitano Coninck della marina danese ne inventò un altro, cui diè nome di clino-metro, che, perfezionato poscia da Leon du Pare, luogotenente di vascello, venne posto in uso su varie navi francesi, e dà con sufficiente approssimazione il pescare di esse. Eccone la descrizione: la fig. 8, Tav. CC1V, rappresenta la cassa che racchiude il clinometro, aperta per poter vedere la forma dello strumento, composto di un tubo di vetro 1,2, 3, 4, 5, 6, 7, 8.
La parte di tubo indicata da 6, 7, 8 contiene mercurio; quella ch'è accennata da 3, 4, 5, 6 è piena di spirito di vino ; 9 9 è la scala le cui divisioni rappresentano i minuti dell'angolo d'inclinazione tra la chiglia e l'orizzonte; 10 10, un'altra scala proporzionata alla lunghezza totale della chiglia, o alla misura in terra della chiglia, la quale dà direttamente (osservandole differenze fra i livelli del liquido) la differenza delle immersioni; 11 11 sono indici corsoi che facilitano le osservazioni; 12,vite che fissa la cassa del clinometro alla parte che lo sostiene, in modo però che la cassa possa oscillare intorno al collo della vite stessa; 13 è una vite di press'one che serve a fissare lo strumento in una data posizione dopo ch'è regolato; finalmente 14 è un cappello che ricuopre la parte 1,2, 1.
Nella fig. 9, che rappresenta il sostegno del clinometro, 1 indica il manico che serve a trasportare lo strumento a piccole distanze ; 2 2 2, le viti con cui il sostegno è raccomandato a un trammezzo; 12, madrevite sepolta nel sostegno per ricevere la vite 12; 13, arco di cerchio graduato per regolare lo strumento; 14, indice annesso al sostegno e che serve a riporre lo strumento come era prima di essere dislocato per un motivo qualunque.
Nella fig. 8, la parte 2 stabilisce la comunicazione che deve costantemente esistere fra le due braccia verticali del tubo.
Per fare uso del clinometro si fissa il sostegno colle viti 2 2 2 ad una frammezza parallela alla lunghezza della chiglia; quindi fissato lo strumento al sostegno per mezzo della vite 12, si fa oscillare la cassa fino a che la differenza dei livelli data dal liquido nei tubi verticali abbia indicato sulla scala intermedia 10 10 una differenza eguale a quella delle immersioni della nave. Se questa scala non esiste, si prende su quella dei minuti (9 9) unaquantità, che in un'apposita tavola di riduzione rappresenti questa differenza delle immersioni, e si ferma il clinometro per mezzo della vite di pressione 13. Per fare un'osservazione in un momento qualunque, si prende sulla scala intermedia 10 10 la differenza dei livelli del liquido, che sarà direttamente la differenza delle immersioni ; ovvero sopra una delle scale dei minuti (9 9) si prende la quantità che indica questa differenza dei livelli ; e prendendo per elementi il numero dei minuti ottenuto e la lunghezza della chiglia, si avrà del pari con una tavola di riduzione la differenza delle immersioni. Situato che sia lo strumento, gioverà osservarne i movimenti per un giorno o due, facendoli concordare con quello dell'immersione attuale.
Le scale dei minuti sono di 2° divisi in 120'; l'al-coole si colora in rosso e si versa fino allo zero della scala sul mercurio, che occupando la parte inferiore del tubo comunica a quello le sue oscillazioni. Verso la sommità dei tubi verticali sono due bolle per ricevere l'alcoole quando l'agitazione del mare è tanto violenta che potrebbe gettarlo fuori dei tubi che sono aperti verticalmente. Allorché le colonne dell'alcoole segnano zero, lo strumento è a livello. Posto l'apparecchio in posizione parallela all'asse della chiglia, la differenza dei livelli delle due colonne verticali indica la differenza tra le immersioni anteriore e posteriore della nave.
I vantaggi del clinometro sono: 1° di poter facilmente conoscere e con esattezza la differenza tra l'immersione anteriore e posteriore anche sotto vela, purché i movimenti della nave non siano troppo violenti; 2° conosciuta la differenza che dà alla nave la maggiore velocità nei venti diversi, il clinometro dà il mezzo di procurargliela ; 3° dovendo la nave passare una sbarra o sopra un basso fondo, con questo strumento si porrà la chiglia parallela al livello del mare, la qual posizione è essenziale in tali casi; 4° registrando le giornaliere differenze, ogni quarto una volta, si raccoglieranno osservazioni utilissime pei costruttori ; 5° le navi a vapore si possono mettere col clinometro sotto la differenza più utile con risparmio di forza motrice; 6° può servire a determinare la declività dei terreni accennando le minime differenze, impercettibili con altri strumenti.
DIFFICOLTÀ (filol epoligr.). — Preso nel suo significato generale, questo vocabolo esprime cièche rende, una cosa malagevole, o ciò ch'ella ha in se stessa di arduo ad intendersi o ad effettuarsi. Una difficoltà è sovente un inciampo che s'incontra in una operazione, il quale proviene dalla natura e dalle circostanze che l'accompagnano, e ne sospende il proseguimento. Poche sono le opere e poche le imprese le quali non abbiano le loro difficoltà; soltanto i sommi ingegni sanno superarle con volontà ferma e perseverante ; il che non avviene negl'ingegni mediocri, che trovano tutto facile. Un passo di un libro oscuro ed intricato impedisce similmente al lettore giudizioso di andar oltre; mentre coloro che hanno la mente confusa ed assai limitata trovano tutto abbastanza chiaro e comprensibile di primo slancio, e saltano a piè pari qualunque difficoltà che loro si presenti. Nella polemica poi, la quale ha per fine di cercare il vero e di renderlo manifesto, le difficoltà sono ragioni, obbiezioni, argomenti che si op-
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