Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

Pagina (36/519)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      DILATAZIONE
      565
      nello maggiore non conceda alla palla di oltrepassare, e riscaldare l'anello minore perchè vi passi la palla.
      I solidi si dilatano di quantità assai deboli, che non si potrebbero valutare colle misure lineari ordinarie; poiché applicandole ai corpi caldi soffrirebbero, come abbiamo detto, una dilatazione e per conseguenza riuscirebbero erronei i risultamenti; convign pertanto ricorrere a processi particolari per ottenere la misura delle dilatazioni di questi corpi. Lavoisier e Laplace furono i primi che cercarono di determinarle con precisione usaudo un apparecchio molto complicato che esige punti fissi difficili a ottenersi. Questo apparecchio, modificato da Ramsden, consiste in un truogolo collocato sopra di un fornello, e nel quale si pone una spranga fatta colla sostanza di cui si vuole sperimentare la dilatabilità. Questa spranga è collocata orizzontalmente sopra due curri di vetro, e porta alle sue estremità due verghe inflessibili e verticali che si sollevano al di sopra del truogolo, conservando così una>distanza sempre uguale alla lunghezza della spranga. S'empie il truogolo di ghiaccio pesto che comincia a fondersi, e si misura la distanza delle due verghe, ciò che dà la lunghezza della spranga alla temperatura 0°. Quindi si riscalda il liquido contenuto nel truogolo onde elevarne la temperatura, e si misura nuovamente la distanza delle due verghe. Da questa lunghezza della spranga sottraendo quella che corrispondeva alla temperatura 0°, si ottiene la dilatazione provata dalla spranga medesima nel passare da 0° alla temperatura del bagno, indicata dai termometri che vi stanno immersi. Nell'apparecchio di Lavoisier e L aplace, la spranga di cui si vuole conoscere la dilatazione è pure disposta orizzontalmente sopra cilindri di vetro in un truogolo che si può riscaldare ad un dato grado. Una delle estremità di questa sbarra s'appoggia contro un grosso regolo divetro verticale perfettamente immobile, cosicché l'allungamento della sbarra si estende soltanto dalla parte opposta. Questa parte è in contatto col braccio minore di una leva, il cui punto d'appoggio è fuori del truogolo. Dai movimenti del braccio maggiore della leva si deducono quelli del braccio minore, e per conseguenza la dilatazione della spranga. Quando il braccio maggiore è bastantemente lungo, si può valutare la dilatazione in centomillesimi di millimetro. Ma si vede chiaramente che l'esattezza di questo processo dipende per intiero dalla stabilità del regolo di vetro contro il quale si appoggia la spranga. Quindi i risultamenti debbono riuscire più o meno erronei se non è perfetta l'immobilità di quest'ostacolo. Tale inconveniente non s'incontra nel metodo di Ramsden.
      Determinata coi mezzi precedenti o con altro analogo processo la dilatazione di un metallo, o di un corpo che possa ridursi a forma di spranga, si può ottenere quella degli altri corpi con un'operazione semplicissima. Per ciò si pone una spranga del corpo da sperimentarsi sopra una spranga del corpo di cui si conosce la dilatazione. Le due spranghe sono fortemente fissate ad una delle loro estremità. Immerse nell'acqua riscaldata a diverso grado di temperatura, si dilateranno, ed il loro allungamento non avrà luogo 6e non dalla parte delle loro estremità libere ; quindi dalla dilatazione conosciuta di una di esse si dedurrà facilmente quella dell'altra.
      La dilatazione dei corpi solidi è presso a poco uniforme per ogni grado da 0° a 100°; ina oltre questo limite la dilatazione è tanto più forte quanto più è elevata la temperatura ; il maggiore accrescimento s'incontra principalmente verso il punto di fusione.
      Non saranno discari al lettore i dati seguenti, ottenuti con accurate esperienze da Calvert, Johnson e Lowe, sulle dilatabilità dei metalli e delle loro leghe:
      Dilatazioni medie espresse in 1000 di millim.
      Metalli più correttamente in 1016 di millim.
     
      inalzando la temperatura abbassando la temperaturada 10 a 90° da 10 a 90»
      Cadmio......... 172,3 173,7
      Piombo......... 156,0 160,0
      143,0 147,3
      Alluminio........ 120,0 121,8
      Zinco battuto....... 120,0 119,5
      Argento......... 109,5 110,5
      Kame puro........ 105,8 104,5
      » » ....... 99,0 100,0
      Oro........... 80,7 81,3
      77,5 80,5
      Ferro fucinato....... 71,3 72,7
      (ìhisa.......... 68,0 69,7
      Acciajo non temperato .... 63,8 66,0
      Antimonio........ 62,5 62,5
      Platino......... 57,5 58,0
      Media per 100° c. corretta della dilatazione dell'apparecchio, cioè colla sottrazione del num. 20.
      196,2 177,5 161,5 131,1 129,8 117,5 111,4 104,4
      81,3
      78,8
      70.0
      66.1
      61,1
      58.1
      52.2
      t^iOOQLe


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

Pagina (36/519)






Laplace Ramsden Lavoisier Ramsden Calvert Johnson Lowe Lavoisier