Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DILATORIO - DILAVATO
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      alti forni e delle fabbriche di prodotti chimici. Egli è vantaggioso il somministrare al focolare una quantità d'aria doppia di quella di cui può abbisognare esattamente il combustibile. Questo volume d'aria 6erve a calcolare l'orifizio e l'altezza che vuoisi dare al camino, tenendo conto del grado di temperatura che avrà l'aria nel suo interno. La velocità dell'aria nei camini diminuisce per i cangiamenti di direzione ; se la canna si riabbassa, per es., in qualche sito, bisogna sottrarre l'altezza discendente da quella del camino medesimo. 1 tubi diversamente incurvati che s'impiegano a riscaldare le stanze ritardano la velocità della corrente perchè vi è minore la dilatazione dell'aria e più pronto il raffreddamento; ed avviene talvolta che vi si condensi il fumo. I venti esercitano anche una grande influenza sull'attività dei camini. Vi ricacciano l'aria nell'interno del tubo se agiscono di alto in basso. Non producono alcun effetto se soffiano orizzontalmente sull'apertura superiore. Sono favorevoli se vengono dalla parte inferiore.
      Alla dilatazione dell'aria sono egualmente dovute le correnti che si formano fra una stanza riscaldata e l'aria esterna fredda. Si riconosce facilmente l'esistenza di queste due correnti tenendo socchiusa la porta della stanza calda e scorrendo con una candela accesa lungo la fessura, giacché si vede la fiamma spinta fuori verso l'alto dalla corrente d'aria calda e leggiera che esce, ed al contrario spinta nell'interno verso il basso dall'aria fredda ed esterna che entra. La temperatura delle stanze riscaldate è adunque più elevata nella parte superiore che verso il pavimento, a motivo dell'ascensione dell'aria calda. Si può rendere sensibile quest'ascensione ponendo sopra una stufa una spirale di carta il cui vertice si appoggi sulla punta di una bacchetta, di maniera che si trovi sospesa a perpendicolo presentando obliquamente la superficie inferiore delle due spire all'urto delle molecole d'aria ascendenti. Queste molecole ascendono di fatto, poiché imprimono alla spirale un moto di rotazione intorno al suo perno.
      I medesimi principii servono finalmente di norma alla costruzione dei ventilatori che s'impiegano per rinnovare l'aria dei teatri, degli ospedali, ecc.
      Nello esporre i fenomeni generali della dilatazione dei corpi solidi abbiamo detto che questi corpi si dilatano uniformemente per le temperature comprese tra 0° e 100°, ed abbiamo indicate alcune eccezioni a questa regola in certe sostanze al momento in cui cangiano di stato. Un'altra eccezione rimarchevole è offerta dall'acciajo temperato, che in una certa estensione della scala termometrica si contrae invece di dilatarsi. Tale fenomeno dipende senza dubbio dallo stato di coercizione in cui si trovano le molecole dell'acciajo, le quali, fatte libere per l'aumento di temperatura, prendono la disposizione che avrebbero presa senza il subito raffreddamento che le ha vincolate nello stato particolare che costituisce la tempra.
      Dobbiamo inoltre avvertire che quanto si è detto della dilatazione dei corpi solidi si deve intendere dei corpi non cristallizzati. Quanto ai corpi cristallizzati, le dilatazioni e le condensazioni si presentano in diverso grado nelle diverse relazioni rela-
      tive alla forma dei loro cristalli. Dalle sperienze di Mitscherlich risulterebbe che i cristalli appartenenti al sistema regolare, che non godono della doppia refrazione, si dilatano ugualmente in tutte le direzioni ; che i cristalli appartenenti al sistema esagonale si dilatano secondo l'asse principale, e si contraggono secondo gli assi accessorii che sono perpendicolari al primo, nel qual sistema l'effetto del calore è altronde perfettamente uguale sugli assi accessorii, nella stessa maniera che la doppia rifrazione vi dipende da un solo asse ; che i cristalli, la cui forma primitiva è rettangolare o romboidale, o generalmente in cui la doppia rifrazione è dipendente da due assi, si dilatano differentemente secondo tutte e tre le direzioni ; e che la dilatazione dei cristalli nelle diverse direzioni è sempre collegata colla posizione degli assi di cristallizzazione, e che perciò ha una relazione determinata cogli assi ottici ; in generale gli assi minori si dilatano proporzionalmente di più che i maggiori, o si dilatano soli, mentre questi si contraggono. L'ineguale dilatazione dei cristalli nelle diverse direzioni sarebbe la cagione per cui altri si riducono in frammenti o decrepitano quando vengono riscaldati (V. Decrepitazione).
      La cognizione delle leggi secondo le quali si dilatano i corpi sottoposti all'influenza del calore ci mette ora in grado di correggere, secondo le circostanze, le densità di questi corpi ottenute coi metodi che abbiamo altrove indicati (V. Densità). Trattandosi di sostanze solide o liquide, queste correzioni risultano dalla presenza dell'aria in cui vengono pesate, e dall'essere il corpo sperimentato e l'acqua ad una data temperatura t, mentre il corpo dovrebbe essere a 0°, e l'acqua a 4",1.
      La correzione dovuta alla presenza dell'aria sarà fatta in ogni caso, ove al peso del corpo e a quello che rappresenta il peso di uno stesso volume d'acqua si aggiunga il peso di ugual volume d'aria, prendendo per volume del corpo il numero che rappresenta il peso dell'acqua. Infatti i due pesi, dal cui rapporto si ottiene la densità, sono, in qualsivoglia 8perienza, troppo deboli di quanto pesa un volume uguale di aria : quindi essendo debolissima la correzione, un tenue errore sulla valutazione del volume del corpo non esercita un'influenza sensibile ; pertanto si può rappresentare il volume del corpo col numero che esprime il peso dell'acqua (V. Calore).
      DILATORIO (jgiurispr.). — Termine dilatorio, atto dilatorio sono espressioni indicanti mora, aggiornamento (V. Dilazione, Proroga).
      DILATOMETRO (fis. e chim.). — Strumento ideato da Kopp per determinare la dilatazione apparente dei liquidi. Fu chiamato dilatometro ulcoolimetrico uno strumento di Silbermann per misurare la proporzione di alcoole contenuto in un liquido più o meno acquoso (V. Dilatazione).
      DILAVATO (B. A. ed est.). — È un aggiunto che nella pittura si dà al colorito, allorché compaio smorto e senza effetto, presa la metafora da quelle tele di colore poco fisso, le quali lavate nell'acqua perdono la lucentezza e la vivacità delle tinte. La pittura ad olio, come quella che usa velature e trasparenze, e che per l'oleoso impasto dei colori riceve molta morbidezza e forza, e tale apparisce^.ooQle


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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Mitscherlich Proroga Kopp Silbermann Qle Strumento Dilatazione