Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

Pagina (69/519)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      598
      DINAMITE
      (0,19). A peso uguale ed in una capacità perfettamente riempita, le materie inerti della dinamite abbasseranno di circa una metà la temperatura, e quindi la pressione iniziale.
      Per un egual peso di nitroglicerina, le proprietà rompenti saranno pertanto attenuate proporzionalmente al peso della materia inerte mescolatavi ; mentre che il lavoro massimo conserverà lo stesso valore, essendo proporzionale al peso della nitroglicerina.
      Le stesse circostanze rendono più difficile il propagarsi dell'infiammazione fra l'una particella e le altre della massa, attesoché esse sono capaci soltanto di detonare quando sono portate ad una temperatura che si avvicina a 190 gradi.
      Se la detonazione è prodotta dall'urto di un corpo duro e da un innesco fulminante, le particelle solide interposte nel liquido ripartiranno la forza viva fra la materia inerte e la materia esplodente, e ciò in una proporzione che dipenderà dalla struttura della sostanza inerte. La scelta di questa è per conseguenza d'importanza grandissima, come già abbiamo detto, essendo capace di modificare la legge della esplosione, introducendo nel fenomeno una estrema varietà, come risultò da sperienze speciali del Nobel già citate, e da alti e di Girard, Millot e Vogt sulla nitroglicerina frammischiata a silice, allumina, etale e zucchero. E poi. d'altronde, evidente che gli effetti utili della materia inerte si manifesteranno completamente solo quando la miscela è omogenea e senza alcuna eccedenza di nitroglicerina, giacche il liquido che trasuda conserva tutti i suoi caratteri, donde la necessità di una struttura speciale nella materia solida inerte (Berthelot, Force de la poudre et des matières explosives).
      Il freddo ritarda l'esplosione della dinamite e può impedirla totalmente alla temperatura di 6 ad 8° c. ; a +6" l'esplosione è già talvolta irregolare. Tuttavia la dinamite acquista di nuovo le sue proprietà esplosive ad una temperatura superiore.
      La nitroglicerina trasformata in dinamite si conserva per tempo lunghissimo senza perdere alcuna delle sue proprietà, e non si separa dalla materia silicea colla quale fu mescolata.
      Applicazioni. — Le proprietà della dinamite la rendono eminentemente utile al minatore sia nei lavori a cielo scoperto, sia nella escavazione delle gallerie sotterranee. Per dare un'idea della efficacia di tal nuovo agente di schianto per le roccie, citeremo ancora alcune fra le esperienze fatte dal .Nobel. Sopra un masso di granito di 90 centimetri circa di cubatura si collocarono 120 gr. di dinamite, <;hc si ricoprirono con una palata di argilla e sabbia grossa per formare come una specie di stoppaccio alla carica. Dopo l'esplosione, si trovò il masso di granito diviso in un gran numero di massi più piccoli che si poterono facilmente distaccare con un cilindro massiccio di ferro fucinato lungo 31 contini., largo diametralmente 26 contini., e traversato nel suo asse da un canale del diametro di circa cent. 2. Detto canale fu riempito di dinamite, e munito ai due estremi da stoppaccioli debolmente compressi. La violenza della detonazione sorpassò di gran lunga quella delle esperienze precedenti e gli effetti di essa furono anche più considerevoli ; una metà del cilin-
      dro fu trovata ad una distanza di 27 metri dal sito dell'esperienza, per metà infissa in un rialzo del suolo, contro cui aveva investito, e l'altra metà a 15 metri verso l'opposto lato, dove era stata fermata da una catasta di pietra tagliata. Le due superficie di rottura erano nettissime, il che provava la bontà del metallo. L'esame del canaletto offrì una particolarità degna d'interesse: esso era singolarmente allargato nella sua parte centrale, il massimo allargamento era di cent. 4,4 e andava progressivamente diminuendo verso le due estremità.
      In un fornello di mina della profondità di 4m.50 e del diametro di 5 cent, s'introdussero 6 chilogr. di dinamite con un po' di sabbia al di sopra a guisa di stoppacciolo. L'esplosione fu accompagnata da un rumor sordo e profondo e da una trepidazione generale del suolo, che fu sentita a distanza considerevole. Sulla superficie esterna della roccia vedevasi una serie di fessure, le quali mostravano come la roccia si fosse scompaginata e divisa tutt'all'intorno della mina e sopra una periferia considerevole in altrettanti massi enormi, che non occorreva più che di separare col mezzo di cunei e di piccozzi. In effetto curioso fu ottenuto dalla esplosione di una cartuccia di dinamite affondata in un tino d'acqua , la detonazione fu violentissima, e le parti del tino furono projettate in frantumi alla distanza di centinaia di metri.
      Gli effetti della esplosione della dinamite sott'acqua ebbero ben tosto la loro applicazione, che non tarderemo a dir biasimevole, ma della quale dobbiamo far parola, non foss'altro che per la verità storica : vogliamo alludere alla pesca che da qualche tempo si fa per mezzo di cartucce di dinamite, le quali si fanno agire in tal caso a guisa di torpedini marine. A tal fine si getta nel mare od in quel qualunque sito in cui havvi probabilità che siavi copia di pesci, una cartuccia di dinamite convenientemente innescata e munita di miccia capace di bruciare anche sommersa, Dopo qualche tempo succede uno scoppio, gli effetti del quale sono imponenti, in quanto che le acque s'inalzano ad una grande altezza e si sconvolgono sopra una estesa periferia. I pesci cosi vivamente scossi rimangono non ucc^i ma tramortiti, e vengono tosto a galleggiare sulla superficie dell'acqua, dove sono presi prima che giungano a riaversi. Noi non sappiamo se questa pesca fatta con mezzi così micidiali, mentre torna a profitto di alcuni, non sia di danno alla propagazione delle specie e quindi non violi anche le discipline vigenti su tale materie. Ma ben sappiamo che tal mezzo di cogliere i pesci ha qualche cosa di comune col selvaggio, il quale abbatte dalle radici l'albero per prenderne i frutti che non può raggiungere.
      Quanto alle applicazioni militari della dinamite, poco ci resta a dire, avvegnaché l'effetto troppo violento e perciò rompente della sua esplosione basta ad escluderla come mezzo impellente nel caricamento delle armi da fuoco, qualunque siano la loro natura e le dimensioni loro. Essa tuttavia potrà rendere segnalati servigi, anche all'arte della guerra, ogni qual volta si tratterà solo di usarla quale mezzo di distruzione e di schianto, come pel caricamento delle granate esplodenti, e nell'apprestamento delle mine e delle torpedini marine. Nell'ultima guerra franco-
     


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

Pagina (69/519)






Nobel Girard Millot Vogt Berthelot Force Nobel