Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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landola: Sopra la trasformazione del lavoro meccanico in corrente elettrica senza impiego di calamite permanenti (On the conversion of dinamical into electrical force, without the aid of permanent magnetism), ed il fascicolo di febbrajo degli Annali di Poggendorff la riproduceva. Dietro alle sue indicazioni, il suo fratello William Siemens in Londra faceva costrui re una piccola macchina dinamoelettrica, che presentava alla Società Reale collo stesso titolo ( Ueber die Umwandlung von Arbeits-kraft in Electrischen Strome ohne Antoendung per-manenter Magnete) nella seduta del 14 febbrajo 1867. Nella stessa seduta il professore Wheatstone presentava una Memoria col titolo: Dell'aumento della potenza di una magnete per mezzo della rotazione delle correnti indotte dalla magnete stessa (On the augmentation of the power of a magnet by the ro-tation thereon of currents induced by the magnet itself), nella quale esponeva le stesse idee e descriveva apparecchi fondati sullo stesso principio. Non fu che quattro settimane più tardi, il 14 marzo 1867, che William Ladd comunicò alla stessa Società Reale una nota col titolo : Sopra una nuova macchina magneto-elettrica, macchina che fu ammirata all'Esposizione di Parigi, e che nulla contenendo di nuovo, aveva però la disposizione che più ordinariamente oggi si dà alle macchine dinamoelettriche.
IL Prima macchina dinamo-elettrica di Siemens. — La prima macchina del Siemens era stata oggetto eli esperienze già fin nel 1866, ed apparve poi nella sezione prussiana alla Esposizione universale. Essa era destinata particolarmente all'accensione elettrica delle mine ed agli altri casi ove richiedesi una corrente intensa bensì, ma di brevissima durata.
Macchina d% Vheatstone. — Nella macchina di Siemens la corrente generata nella spirale rotante per induzione del magnetismo rimanente della grande elettro-m^guete circolava nello spirale magnetizzante di quest'ultima, la quale perciò rappresentava una parte della resistenza che la corrente iudotta doveva superare. In tutti quei casi ove la corrente data dalla macchina ha piccole resistenze esterne da superare, ciò è un inconveniente. Perciò Wheatstone nella nota presentata alla Società Reale avvertì l'utilità di dividere il circuito in due circuiti derivati, uno dei quali fosse l'esterno, ove la corrente si utilizza, e l'altro fosse costituito dalla spirale magnetizzante della grande elettro-magnete. La macchina di Wheatstone era adunque fatta cosi: fra i poli di una elettro-ma-guete a ferro di cavallo ed a braccia appiattite come nella macchina di Wilde girava una spirale di Siemens. Le estremità del filo di questa spirale erano congiunte ad un commutatore destinato ad orientare le correnti alternativamente dirette ed inverse, ed a questo commutatore erano attaccate le estremità del tilo che conduceva la corrente all'esterno per gli usi a cui essa era destinata, e le estremità del tilo della elettro-magnete. Nel co-strurre la macchina s'era fatto passare la corrente di una forte pila pella spirale magnetizzante suddetta, onde nel nucleo dell'elettro-magnete restasse quel debole magnetismo remanente che è necessario per dare alia macchina l'eccitazione iniziale, e che
è destinato ad essere dal giuoco di quella successivamente moltiplicato. Ciò posto, suppongasi di porre in moto la spirale. Ad una prima semi-rivoluzione si genera in essa una corrente, che, giunta al commutatore, si dividerà in due. L'una verrà all'esterno, ma, debolissima, non sarà avvertita; l'altra circolerà pella spirale magnetizzante dell'elettro-magnete, e vi produrrà una debole polarizzazione magnetica, che si sovrapporrà al magnetismo remanente iniziale. II magnetismo cosi aumentato della elettro-calamita inducente svilupperà, nella spirale durante la seconda semi-rivoluzione, una corrente più intensa della prima, che, diretta nel verso di questa per l'azione del commutatore, si suddividerà ancora in due, di cui l'una verrà all'esterno, e l'altra circolerà nella spirale magnetizzante dell'eiettro-calamita induttrice. La quale di bel nuovo rinvigorita, indurrà, durante la terza semi-rivoluzione della spirale, una corrente ancora più intensa, che di nuovo suddividendosi, aumenterà, come le precedenti, lo stato magnetico dell'elettro-magnete; e cosi via via il magnetismo di questa e l'intensità delle correnti indotte aumenteranno in breve fino ad un massimo, che può es sere rilevantissimo, ed il quale dipenderà soltanto dalle dimensioni della macchina e dalla velocità con cui la si tiene in movimento. Con una macchina cosiffatta mossa da due uomini, Wheatstone ottenne l'incandescenza di un filo di platino del diametro Ruhmkorff eccitato dalla corrente della macchina diede scintille di 6 centimetri di lunghezza.
Vedesi che la differenza tra la macchina di Wheatstone e la macchina di Siemens non è essenziale. Anzi i principii più elementari della teoria tisica delle correnti elettriche ci assicurano, che non sempre la disposizione data alla macchina dai Wrlieatstone deve essere preferita a quella del Siemens. Le macchine dinamo-elettriche, infatti, come le magneto-elettriche, come tutti gli elettromotori, danno il massimo di effetto utile quando la resistenza da essi presentata al passaggio della elettricità è uguale alla resistenza del circuito esterno. La macchina di Wheatstone sarà perciò preferibile quando la resistenza esterna è piccola, e quella di Siemens quando quella resistenza è considerevole.
Macchine di Ladd. — Nelle macchine precedenti non vi ha che una spirale rotante, la quate serve ad un tempo alla produzione della corrente che si vuol ricavare dalla macchina e tradurre all'esterno, ed a quella della corrente destinata a magnetizzare l'elettro-magnete induttrice. Già Siemens aveva avvertita l'utilità che vi sarebbe nel munire la macchina di due spirali destinate l'una a dar la corrente esterna e l'altra a dare la corrente magnetizzatrice; e fin dal 1867 egli ne faceva intraprendere la eostru zione. Ma la prima macchina a due spirali che sia stata effettivamente costrutta e che abbia funzionato in pubblico è quella di Ladd. Questa macchina comparve all'Esposizione parigina verso la metà di maggio, ed installata nella galleria delle macchine, venne posta in movimento dalla trasmissione generale. La figura 2107 ne dà un'idea. BB sono nuclei
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