Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      607 DINAMOMETRO E DINAMOGRAFO
     
      tempo, affine di tiare alla molla agio ad assumere il debito grado di tensione.
      Rimane ancora a dirsi una parola dell'ultimo pezzo accessorio, che è riprodotto nella fig. 6. Rispetto a questo pezzo osserverò primieramente che .nei diagrammi ricavati col presente dinamografo a motore cronometrico, il quale cioè in luogo dei due fattori diretti del lavoro meccanico, sforzo e spazio, somministra invece lo sforzo ed il tempo, i valori dello sforzo vogliono essere misurati linearmente sopra raggi degli stessi archi graduati, vale a dire sopra raggi diretti al centro e di rotazione degli agili indicatori (fig. 1). Emerge da ciò che essendo dato uno dei diagrammi in discorso, come N ad esempio (fig. 5), per avere gli sforzi corrispondenti ad ogni istante dell'intervallo di tempo trascorso nell'esperimento, fa d'uopo tracciare sulla carta contenente il diagramma dei raggi convergenti tutti al predetto centro e. Prolungando allora questi raggi fino all'incontro della graduazione G, ben inteso dopo d'aver rimesso la lista di carta al suo luogo sul dinamo-grafo, si otterrà in tale incontro la indicazione dello sforzo relativo a ciascun raggio, e quindi al punto in cui questo raggio interseca la curva del diagramma. Or bene, cosiffatti raggi ponno assai comodamente tracciarsi colla specie di squadretta rappresentata nella tig. 6, ed il cui profilo curvilineo esterno u v non è altro se non una porzione dell'arco maggiore delia lista di carta I (fig. 5), ed il profilo rettilineo «wèun raggio del medesimo arco. Dato pertanto un punto della curva del diagramma, si avrà il raggio relativo a questo punto collocando la squadretta in discorso sul diagramma in modo che u v combaci coll'arco esterno della lista di carta ed u te passi pel dato punto.
      Maniera di usare il dinamografo. — Per viemeglio fissare il pensiero, suppongasi di voler applicare il dinamografo, che son venuto fin qui descrivendo, alla misura dello sforzo medio prima, e poscia del lavoro totale di trazione, per es., di un aratro. Per fare il calcolo di queste due quantità, lo sperimentatore dovrà procacciarsi : 1° il diagramma degli sforzi esercitati dagli animali durante l'esperimento; 2° la lunghezza totale della strada percorsa, oltre al notare la durata dell'esperimento sopra di un orologio a secondi.
      Si stabilirà adunque sul terreno un allineamento rettilineo con paline o picchetti, fra i quali se ne segneranno due in modo speciale, quelli cioè che corrispondono alle due estremità del tratto di strada per cui si vuole instituire l'esperimento ; e si procederà alla misura della lunghezza di questo tratto. Poscia, allestito il dinamografo colla carta destinata a ricevere il diagramma, come si è spiegato qui addietro, e collocatolo al suo luogo frammezzo all'aratro ed agli animali, si faranno muovere questi ultimi lungo l'accennato allineamento, partendo da un punto situato prima dell'origine del tratto di strada da sperimentarsi, onde gli animali abbiano campo a prendere un andamento normale. Giunto che sia lo strumento dirimpetto al primo dei picchetti portanti un segno particolare, si porrà in azione il movimento d'orologeria, spostando convenientemente la leva di comando annessa al coperchio della scatola contenente il dinamografo. Si ripeterà la stessa ma-
      novra, però in senso inverso, allorché il dinamografo passerà dinanzi al secondo picchetto segnato in modo speciale. Nel medesimo istante sarà compiuta la descrizione del diagramma degli sforzi. Quanto poi alla durata dell'esperimento, è manifesto che essa si potrà facilmente ottenere, osservando il tempo su di un orologio a secondi negl'istanti in cui il dinamografo passa dinanzi ai due picchetti individuati in maniera particolare.
      Calcolo dei diagrammi ottenuti col dinamografo. — Se durante un esperimento col dinamografo lo sforzo si mantenesse costante, risulta chiaramente dalle cose fin qui esposte che il diagramma ridurreb-besi ad un tratto di linea retta convergente al centro di rotazione del braccio portatore dei due aghi. Che se, al contrario, come d'ordinario accade, lo sforzo varia in modo continuo, ora crescendo, ed ora diminuendo d'intensità, è pure palese che si avrà per diagramma una linea sinuosa, ossia passante ora a dritta, ed ora a sinistra del raggio corrispondente allo sforzo medio. Finalmente si comprenderà altresì che, ove le oscillazioni dello sforzo rispetto al medesimo raggio siano molto rapide, come ad es. avviene nella trazione degli aratri e delle macchine agrarie, per le quali la resistenza da vincersi variando quasi ad ogni istante in modo notevole in più od in meno, gli animali trovansi pressoché costretti ad agire per successive strappate, il diagramma deve finire con diventare un'area chiusa situata parte al di qua e parte al di là del raggio rappresentante lo sforzo medio. Tali appunto sono i diagrammi che coll'at-tuale dinamografo di Kraft vennero ricavati sopra una macchina seminatrice, e dei quali sono riportati tre esempi, a, p e 7, nella fig. 5 : ond'è che io, per considerare il caso più complesso possibile del calcolo che ora ho in animo di esporre, mi varrò, esagerando unicamente le dimensioni per motivo di chiarezza, del diagramma N contenuto nella stessa fig. 5.
      Dirò t il tempo trascorso durante l'esperimento, valutato in minuti secondi, ed Zia lunghezza di tutta la strada descritta dalla macchina, cui il dinamografo venne applicato. Per mezzo della squadreita, della quale si è fatto cenno precedentemente, si principierà dal condurre un raggio x y. Poscia, segnato su questo raggio il cerchio comune ai due archi della lista di carta, si traccieranno due archi concentrici e tangenti al diagramma, i quali verranno ad incontrare il raggio x y in 0 e 7. Si dividerà in seguito ancora la lunghezza 0 7 in numero bastantemente grande e pari 2w di parti eguali, e per ciascun tempo di divisione si segneranno altrettanti nuovi archi di circolo concentrici ai precedenti e prolungati tanto da intersecare la curva del diagramma * dalle due parti. Finalmente dividerannosi le porzioni di ciascuno di questi archi, comprese nel diagramma in due parti uguali, e nel modo precedentemente indicato si troveranno i numeri della graduazione corrispondenti ai raggi passanti per gli ottenuti punti di mezzo degli stessi archi,inclusi i due archi estremi, di cui supporrò di qualche estensione il contatto colla curva del diagramma. Denoterò codesti numeri, i quali rappresentano i valori medii dello sforzo alla fine degl'intervalli di tempot 21 31 4t 5* (2« —1)<
      2m' 2n' 2n 2n 2Ti.....
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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