Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
620
DINORN1DE - DIOD1N0RNIDE (paleont.). — È il nome (derivato da Stivò?, terribile, grande, ed <5pvt;, uccello) dato ad un uccello gigantesco, i cui avanzi fossili furono scoperti verso il 1839 nella Nuova Zelanda. In seguito se ne trovarono anche in altre località, cosicché Owen potè stabilire ch'essi appartenevano a varie specie di un medesimo genere, da lui collocato nella famiglia dei brevipenni, e che la specie più colossale, il dinornis giganteus, dovea avere per lo meno quattro metri d'altezza, vale a dire press'a poco la statura di una giraffa. Questi uccelli, tutti tridattili, si distinguono dagli altri per aver le ossa prive dei fori aeriferi, non altrimenti che quelle dei mammiferi e dei rettili. Tali ossa contengono ancora una gran quantità di gelatina, il che fa argomentare che se i dinornidi scomparvero dal mondo, ciò avvenne da poco tempo, e che la loro storia è press'a poco la stessa di quella del dronte, uccello che or più non si trova vivente, ma che esisteva indubitatamente circa un secolo fa. 11 signor Owen ne avrebbe distinto cinque particolari specie, vale a dire il D. giganteus, il D. struthioides, grande come uno struzzo, il dromroides, della statura del casoar, il didi formis, grande come il di onte, e Voditiformis, simile alla grande otarda.
DINOSAURII (paleont.). — Ordine di rettili stabilito da Owen sull'esame di alcuni avanzi fossili scoperti nell'Inghilterra in questi ultimi tempi. Erano i dinosaurii, come indica il loro nome (8eiv6<, terribile, e «Totufot, lucerta), rettili giganteschi terrestri, caratterizzati dall'altezza e larghezza considerabilissima degli anelli vertebrali, dalle coste a doppia articolazione sulla parte anteriore del tronco, e ad articolazione semplice coll'apofisi trasversa delle vertebre sulla parte posteriore, dalle ossa lunghe di gran mole, e da metacarpi, metatarsi e falangi simili a quelli dei più gran pachidermi. L'ordine si compone di tre generi principali, il Megalosauro, l'Ileosauro e l'Iguanodonte (vedi questi nomi).
DINOSI (rettor.). — Figura per cui l'oratore esagera alcuna colpa del suo difeso, onde renderla incredibile.
DINOSTRATO (biogr.). — Greco geometra, discepolo ed amicissimo di Platone, e vivente sul finire del iv secolo av. Cr., è citato da Pioclo come fratello di Menecaro, e come quegli che aveva recato molti perfezionamenti alla geometria. Pappo Alessandrino lo nomina con Nicomede e gli altri geometri che fecero uso della curva detta direttrice per ottenere la trisezione e la multisezione dell'angolo e la quadratura del circolo, ma non dice espressamente che fosse inventore di quella curva; anzi fa vedere che la descrizione di essa suppone la soluzione che dovrebbe dare.
DIN0TER10 (Dinotherium) (paleontol.). — Genere estinto di giganteschi mammiferi erbivori, stabilito dal professore Kaup. Se ne trovarono avanzi in gran copia ad Epplesheim nell'Assia-Darmstadt, entro a strati di sabbia riferibili al secondo periodo delle formazioni terziarie (miocene di Lyell). Di frammenti trovati pure in parecchie parti di Francia, Baviera e Austria parla il Cuvier, che, per la somiglianza dei loro denti molari con quelli dei tapiri, tenne dapprima che appartenessero ad una specie enorme di questo genere. Rechiamo ad esempio ildinotherium giganteum, che è la specie più grande,
e che Cuvier e Kaup stimarono aver avuta la lunghezza di 5 metri e mezzo. Gli ossi della testa e i denti sono i principali avanzi che siansi finora scoperti. Una scapula, quasi simile di forma a quella della talpa più che di altro animale, è l'osso principale del corpo che siasi trovato; e ciò fece congetturare che i piedi anteriori fossero peculiarmente adatti a scavar terra. Nell'autunno del 1836 dissot-terrossi ad Epplesheim una testa intiera dell'animale, della lunghezza di più di un metro e della larghezza di circa 90 centimetri, di cui il professore Kaup e il dottore Klipstein diedero figure e una descrizione. Gli avanzi raccoltisi mostrano che,
Fig. 2112. — Dinoterio gigantesco.
quantunque la forma dei denti molari si accosti a quella dei tapiri, tuttavia le zanne poste all'estremità anteriore della mandibola inferiore, e curvate all'ingiù quasi come quelle della mandibola superiore del walro, presentano in questa parte della formola dentale una notabile differenza da qualsiasi altro animale noto così vivente come fossile. Il Buck-land, da alcune sue osservazioni, congettura, ma con poca apparenza di verità, che il diuoterio fosse animale acquatico. In altro scritto quest'autore dice: « Il dinoterio viene considerato come il più grande dei mammiferi terrestri, e presentante nella mandibola inferiore e nelle zanne una disposizione di un genere straordinario, adattata alle abitudini peculiari di un gigantesco quadrupede acquatico ed erbivoro ». Secondo Blainville, il dinoterio costituiva uu genere di mammiferi della famiglia dei dugonghi e dei lamantini. Ma tutte le prove ch'egli adduce per sostenere questa sua classificazione sono deboli anzi che no. Rechiamo la figura che dell'animale ricomposto diede il professore Kaup, provvedendolo di una proboscide assai grande e dandogli forma molto simile a quella del tapiro.
Oltre al dinoterio gigantesco, Kaup riconobbe altre specie, che sono il D. Cuvierii, più piccolo circa d'un terzo, il quale si distingue dal primo non solo per minor mole, ma per diversa conformazione della mascella, il D. medium e il I). secundarium.
DIO (teol. e filos.). — L'Ente supremo, di per se stesso esistente, creatore e conservatore di tutte cose, oggetto dell'adorazione umana.
L'idea di Dio è più o meno definitamente espressa in tutti gli idiomi, come in una forma od in altra è un elemento universale della coscienza umana. Vi
| |
Stivò Nuova Zelanda Owen Owen Voditiformis Owen Inghilterra Megalosauro Ileosauro Iguanodonte Platone Pioclo Menecaro Alessandrino Nicomede Dinotherium Kaup Epplesheim Assia-Darmstadt Lyell Francia Baviera Austria Cuvier Cuvier Kaup Epplesheim Kaup Klipstein Buck-land Blainville Kaup Kaup Cuvierii Ente Dio Pappo Genere Darmstadt
|