Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DIONIGI — DIONIGI 0 DIONISIO (SAN) L'APOSTOLO DELLA FRANCIAun rapido cangiamento di temperatura, un vento gagliardo producono lo stesso effetto. Bosc assicura che la dionea è affatto priva d'irritabilità in autunno, cioè quando è compita la fecondazione. Bruce osservò che portando il foco della lente ustoria o qualunque altra irritazione sui picciuoli, si ottiene la contrazione delle foglie, mentre il foco della lente portato sulla lamina, l'abbrucia senza farla muovere ; onde questo fisico pensa che la lamina sia passiva e che la contrattilità risieda nel picciuolo. Secondo A. Richard, l'irritabilità della dionea risiede esclusivamente nei due o tre piccoli punti ghiandolosi che vedonsi sulla faccia superiore della foglia.
      Questa pianta è stata scoperta da Solander nei luoghi palustri della Carolina, e venne introdotta in Europa nell'anno 1708 da Giovanni Bartram. Si tentò la sua coltivazione in molti giardini, ma per
      10 più senza successo; conviene tenerla nel tepidario in un vaso pieno di terra di torba, immerso colla base nell'acqua; si propaga per via di separazione delle rosette di foglie radicate anziché per seminatura, la quale difficilmente riesce (V. Carnivore piante).
      DIONIGI (stor.). V. Dionisio. DIONIGI o DIONISIO (san) L'AREOPAGITA (biogr.). — Era giudice dell'Areopago d'Atene, allorachè san Paolo apostolo comparve innanzi al famoso tribunale , dove annunziò con tanta eloquenza il Dio ignoto (Act., xvn, 22-32) agli Ateniesi, i quali volevano udire della nuova dottrina. Fra coloro che furono convertiti al cristianesimo, gli Atti mentovano Dionigi l'Areopagita (Dionysius Areopagita, ivi, 34), il quale viene addimandato da Snida il più eminente uomo che s'inalzasse all'altezza della greca erudizione. Narrasi ch'ei studiasse in Atene e poscia in Eliopoli nell'Egitto; dove, osservando l'eclissi del sole avvenuto nella morte di Cristo, sclamasse: Aut Btus, auctor natura, patitur; aut mundi machina dissolvetur. Eusebio afferma ch'ei fu il primo vescovo di Atene, installato in tale officio dallo stesso 6an Paolo (E. E., ni, 4; ìv, 23) verso l'anno 50 dopo Cristo. Ei subì il martirio intorno all'anno 95.
      Egli è incerto se Dionigi abbia mai scritto alcuna cosa ; ma esiste sotto il suo nome buon numero di libri dì mistica cristiana teologia, dall'attenta lettura dei quali emerge chiaramente esser essi fattura di un cristiano neo-platonico, e potere a mala pena essere stati scritti intorno al v o vi secolo dell'era nostra. Sono contenuti in due volumi in-fol. greco-latino; il primo comprende il libro della Gerarchia celeste in quindici capitoli; quello della Gerarchia ecclesiastica in sette capitoli; e finalmente quello Dei nomi divini in tredici. Il secondo ha la Teologia mistica in cinque capi ; dieci lettere a Cajo, monaco, e molte altre a varii personaggi.
      11 Le Nourry, Kester, Baumgarten-Cresius (De Dionysio Areopagita, Jena 1823, in-4°) ed altri molti eruditi hanno variamente pensato di coteste opere, e cui talenti esserne pienamente informato, quei legga il Montet, che ne ha raccolto importanti notizie (Des livres du Pstudo-Benys, Parigi 1848, in-8°), e Bàhr (Gesch. der Bòni. Lit. im Karoling. Zeitalter).
      La prima edizione greca di san Dionigi comparve in Roma nel 1516, cui tennero dietro varie altre, fra le quali quella del Morellio (Parigi 1562), del Corderio (Anversa 1634) e via via, le quali presentano numerose varianti e note. Ne furono pure messe in luce edizioni latine, come quella impressa in Firenze per Marsilio Ficino (senza data, sebbene la dedicatoria al cardinale Giovanni dei Medici sia data nel 149i). Il Darboys, nel 1&44, ne fece una versione francese, preceduta da una introduzione in cui vanamente si sforza di addimostrare l'autenticità dei libri attribuiti a san Dionigi, rejetta dai migliori critici si cattolici che protestanti.
      Dal secolo ix trovasi essere stato confuso, da scrittori ignoranti, con san Dionigi vescovo di Parigi, del quale discorre l'articolo seguente. La Chiesa cattolica ne celebra la festività il 3 di ottobre.
      Vedi: Halloix, De Dionysii Areopagita vita et operibus, qucest. IV (Anversa 1639) — Launoy, Varia de duobus Bionysiis, atheniensi et pari-siensi, opuscula, (te. (Parigi 1659) — Quade, Dissertano de Dionysio Areopagita, scriptisque eid< m suppositis (Gryphis. 1708) — Arend, Lébensbeschrei-bung des ehrwiidigen Dionysius Areopagita (Gòsl. 1725) — Engelhardt, Dissertatio de Dionysio ploti-nieante (Erlang. 1821). Omettiamo di citare i libri che propugnano l'identità deil'Areopagita coH'apo-stolo di Parigi, e quelli parimente che asseriscono la genuinità delle sue opere, e che non reggono alla critica severa ed illuminata.
      DIONIGI o DIONISIO (san) L'APOSTOLO DELLA FRANCIA (biogr.). — In qualità di missionario fu mandato da Roma nelle Gallie per diffondervi la religione di Cristo verso l'anno 250. Dopo essere stato in Arles ed altrove, giunse in Parigi, dove acquistò gran numero di proseliti. Pescennio o Si-cinio Fescennio, governatore pei Romani di questa contrada delle Gallie, ordinò che gli fosse menato innanzi con due suoi compagni, Rustico, prete, ed Eleuterio, diacono; ed avendoli trovati stabili nella lor fede, li fece crudelmente tormentare e poscia decapitare. A san Dionigi e a' suoi discepoli la tradizione attribuisce la fondazione delle chiese di Chartres, Seidis, Meaux, Colonia ed altre. Gregorio di Tours, Fortunato ed i martirologi d'Occidente riferiscono ch'egli aveva sofferto una penosa e lunga carcerazione innanzi di aver mozzo il capo coi due suoi socii; che i loro corpi, gittati nella Senna e di quivi estratti da Catulla, pia femmina, furono sepelliti presso al luogo del martirio, e che i cristiani edificarono una cappella sul loro sepolcro. Le reliquie dei tre martiri, rinchiuse in tre casse d'argento, vennero trasferite nel luogo in che sorse dipoi la celebre badia di Saint-Denis (V.), fondata dal re Dagoberto nel primo quarto del secolo vii. La loro autenticità ha dato luogo a lunghe e curiose polemiche. Secondo il Richard ed il Giraud. molta incertezza regnerebbe intorno al tempo e al luogo del martirio di questi santi; nè gli atti loro, scritti in sul finire del vii secolo o al principio dell'vin, aggiungono fede alle popolari leggende. Una curiosa ma infondata tradizione della Chiesa greca identifica l'Apostolo delle Gallie coli'Areopagita (V.). La Chiesa romana ne celebra la memoria il 9 di ottobre. 11 nome del santo apostolo serviva di grido di guerra
     
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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