Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
DISARMARE
- DISARMO DELLE VOLTE (APPARECCHI DI)
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Disalberare significa inoltre l'operazione di levare con macchine gli alberi d'una nave per disarmarla. Si comincia dal levar quelli de' pappafichi e di gabbia, poi con la macchina i maggiori, e calati in acqua si recano al magazzino.
DISARMARE (sciene. mil. e marin.). — Prima delle guerre occasionate dalla rivoluzione francese, fermata la pace generale, si licenziava una gran parte dell'esercito da ciascuna nazione, e i soldati tornavano alle case loro. Questo licenziamento indicavasi col nome di disarmamento. Oggidì può dirsi che questa voce altro più non significa che disarmare le fortificazioni permanenti e le navi da guerra. Una piazza si disarma col rinchiuderne negli arsenali e magazzini tutto il materiale d'artiglieria, cioè, bocche da fuoco, projetti, casse, vetture, ecc., in una parola, tutto ciò che forma l'armamento delle batterie da piazza e da costa. Dopo le grandi campagne della Rivoluzione, del Consolato e dell'Impero di Napoleone, si può dire che le Potenze europee, quantunque in pace, non abbiano disarmato. I quadri degli eserciti sono rimasti quali furono sul piede di guerra, pensando che giovi a conservar la pace l'assioma volgare: Si vis paeem, para bellum. E così il mondo sedicente civile vive fra le terribili strettoje dell'armamento universale e perenne.
Qualche volta si disarma un corpo di truppe per punizione ; e questo accade ordinariamente per fatti di trasgressione, di rivolta, ecc. In questi casi si ritira al soldato tutto ciò che forma l'armamento;
dannosi che vog'ionsi impedire, cadde presto in disuso, e le biette non si adoperarono più che come mezzi di sicurezza nell'impiego degli altri s'stemi, ovvero a tenere il posto, durante la costruz'one della vòlta, di quei congegni che si applicano solamente all'atto del disarmo.
In seguito si disarmò per mezzo di cunei, e questo sistema è ancora usato oggidì nei casi più ordinarli di vòlte minori, per la grande semplicità e per un certo grado di sicurezza. Impiegansi perciò due cunei C e C (fig. 2122), tagliati in modo che le faccie oblique di contatto presentino all'orizzonte un angolo così piccolo da permettere all'armatura un abbassamento abbastanza lento. Battendo a piccoli colpi la testa meno alta del cuneo C, esso finirà per prendere la posiz:one C" e la trave orizzontale A che sorregge i ritti o tutta l'armatura si abbasserà dell'altezza a c. Questo sistema non è scevro daai cavalieri si toglie inoltre il cavallo, all'artiglieria i suoi pezzi. I prigionieri di guerra si disarmano sul campo di battaglia.
Nella marina dicesi disarmare una nave, una squadra, ecc., toglierle il personale e tutto il materiale che servirono al loro armamento, ecc., lasciandole vuote in un porto. Gli attrazzi, i bozzelli, i pennoni, i cordami, gli alberi, le munizioni da guerra e da bocca, ecc., ogni cosa si ripone nei proprii magazzini per conservarla sino a novello armamento; e l'equipaggio si congeda saldandolo d'ogni suo avere.
DISARMO DELLE VOLTE (apparecchi di) (costr. e mccc.). — I. Primitivi sistemi adoperati nei casi più ordinarii. — In questi ultimi anni si proposero e provarono con buon successo nuovi ingegnosi apparecchi perii disarmo delle grandi vòlte ; alcuni di essi diedero luogo a curiose esperienze, ed è compito nostro l'informarne i lettori, premettendo un rapido cenno degli apparecchi ordinarii e primitivi.
11 più antico fra gli apparecchi ideati per il disarmo delle vòlte era costituito semplicemente da biette B (fig. 2121) interposte fra due travi orizzontali A e D; per disarmare la vòlta ponevansi altre biette meno alte B', poi tagliavansi le prime a forma di cuneo, e si abbattevano semplicemente con un colpo di ascia ; cosi discese le centine sulle biette B', rinnovavasi l'operazione finché l'armatura si fosse di tanto scostata da poterle togliere il manto. Ma questo rozzo sistema, che pare a posta inventato per produrre nella vòlta tutti i movimentiinconvenienti, la cui gravità va crescendo col crescere delle dimensioni delle vòlte. La considerevole pressione dei ritti che reggono le centine si oppone talvolta troppo fortemente allo scorrimento delle superficie a contatto ; e la difficoltà di far abbassare tutte le centine dell'armatura nel medesimo istante può divenire causa di pressioni anormali nei giunti, e di deformazioni pregiudizievoli nella vòlta. E dif-fatti riferisce il Dupuit, ispettore generale di ponti e strade in Francia, che volendo disarmare i quattordici archi del ponte di Ce, col sistema dei cunei, trovò l'operazione difficile per le prime arcate ; arrivato alla terza o quarta tutti i cunei d'un fianco furono slanciati via con forza in un momento, ed il disarmo fu brusco; per l'ineguale assetto tra la muratura di pietra da taglio e quella di pietrame, si ruppero i legami della catena che riuniva le teste del ponte ; l'accidente non ebbe per fortuna gravi
Sistema di disarmo per mezzo di biette.
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